KEITA VS IMMOBILE, le sorprese della Serie A puntano l'Europa

Pubblicato 
venerdì, 18/04/2014
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

LAZIO-TORINO, IL FACCIA A FACCIA - In condizioni ‘normali’ verrebbe da dire che la sfida tra il Toro e le Aquile capitoline potrebbe essere decisa da Klose e da Cerci, di sicuro i giocatori teoricamente più importanti delle due squadre. Ma il destino fa brutti scherzi e così saranno assenti causa infortunio e squalifica, proprio in una sfida che deciderà le sorti europee delle due compagini. Leggendo le rose delle due squadre balzano all’occhio altri due nomi: Immobile e Keita. Saranno sulle loro spalle le responsabilità maggiori, spalle robuste nonostante la giovane età. Chi a inizio stagione avrebbe mai pensato che il futuro europeo di Lazio e Torino potesse essere deciso da loro due? Probabilmente nessuno, ma è un dato di fatto che sono le più belle sorprese non solo delle rispettiva squadre, ma di tutta la Serie A. Due talenti che stanno sbocciando e che, anzi, sono già decisivi seppur in modo diverso.

KEITA VS IMMOBILE, LE SORPRESE DELLA SERIE A
Uno potente e fisico, svelto anche di gamba, lesto nel dribbling stretto e nel calciare con rapidità verso la porta; l’altro estro, tecnica e fantasia allo stato puro, abbinata a una congenita qualità eccelsa nell’ultimo passaggio. Immobile e Cerci saranno i riferimenti degli attacchi di Lazio e Torino costrette a fare a meno dei loro due attaccanti di riferimento: Cerci e Klose. L’esterno di origine senegalese torna in campo dal primo minuto dopo il forfait di Napoli causa botta al ginocchio per riprendere da dove aveva lasciato: assist a Candreva per il gol del 2-0 contro la Sampdoria, assist per il clamoroso 3-2 contro il Parma. La sua voglia e la sua qualità sono determinanti per la LAZIO, che ormai non può più fare a meno delle sue giocate ‘spacca-partita’. Quello che gli manca è il gol: troppi pochi quelli realizzati fino ad ora. Gol che non mancano all’attaccante granata. Immobile è esploso quest’anno e al momento è il principe dei goleador della Serie A con i suoi 19 centri, uno in più anche dell’Apache Tevez. Sembra essere imprendibile e nelle ultime 4 gare disputate ne ha messi a segno ben sei. Un corazziere che fa reparto che da solo, un attaccante dotato di buona tecnica di base, di un grande senso del gol e di ottima coordinazione. Pericolo numero uno per la LAZIO, come lo sarà l’imprendibile Keita per il Toro.

KEITA BALDE DIAO
Nato in Catalogna da genitori senegalesi l’8 marzo del 1995, Keita muove i suoi primi passi nelle giovanili del Barcellona, mettendo in mostra sin da subito eccellenti doti tecniche e di realizzazione. Passa in prestito ‘punitivo’ a causa di uno scherzo ad un compagno al Cornelia dove mette a segno 47 gol in una singola stagione. Al rientro dal prestito decide di non accettare il contratto del Barcellona e firma per la LAZIO nell’estate del 2011. Dopo un anno di attesa per il passaporto spagnolo, in arrivo a breve, viene tesserato come extracomunitario e trascina i compagni della Primavera alla storica vittoria del campionato. Entra a far parte della rosa della prima squadra in questa stagione in cui fa il suo esordio in A nella vittoria casalinga contro il Chievo Verona. Il 10 novembre 2013 sigla il suo primo gol da professionista nella partita di campionato contro il Parma, convince prima Petkovic e poi Reja a puntare su di lui. Vince la Coppa Italia Primavera non giocando la finale, ma realizzando due gol nella semifinale contro l’Inter. Ormai è un titolare inamovibile della Lazio. Per lui in stagione 30 presenze, 5 gol e 7 assist.

CIRO IMMOBILE
Nato a Torre Annunziata il 20 febbraio del 1990, Ciro Immobile muove i suoi primi passi nelle giovanili del Sorrento per poi approdare alla Juve nel 2008. Esordisce in Serie A il 14 marzo del 2009 in Juventus-Bologna. Il 1º luglio 2010 passa in prestito al Siena dove gioca solo 6 partite in sei mesi realizzando due gol, uno in Coppa Italia e l’atro in campionato. A gennaio Grosseto: esperienza non memorabile, solo un gol per lui in 16 gare. La svolta arriva nell’estate del 2011 quanto la Juve lo cede in prestito al Pescara: in 37 partite realizza 28 gol e 7 assist, diventando il cannoniere della Serie B. Nel 2012 passa al Genoa, stagione che lui stesso ha definito “da incubo” impreziosita solo da 5 gol in 33 presenze. Dall’estate scorsa è al Torino, in comproprietà con la Juventus, e la sua annata è eccezionale: 20 gol in 30 presenze (un gol e una presenza anche in Coppa Italia) e un Mondiale con la nazionale italiana che è qualcosa in più di un semplice sogno.

Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico

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