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PIOLI: “Sarà la gara più difficile della stagione, ma con i nostri tifosi saremo in 13!”

NOTIZIE LAZIO – Rivivi la conferenza di mister Pioli prima della gara con la Juventus…

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NOTIZIE LAZIO – Una vittoria per ripartire, per dimenticare la brutta sconfitta contro l’EMPOLI e tornare a sognare un piazzamento in Champions League. Un’occasione da non sprecare la gara contro la JUVENTUS per la truppa di PIOLI che, in un Olimpico esaurito, proverà a fermare l’avanzata dei Campioni d’Italia. Alle 14.30, il tecnico biancoceleste ha preso la parola nella consueta conferenza prepartita.

Klose in settimana ha detto “non abbiamo niente da perdere”. Scenderete in campo con tranquillità?

“Sono d’accordo al 60% con queste parole. Giochiamocela facendo la nostra miglior prestazione, abbiamo la nostra identità di gioco e vogliamo far si che domani riusciamo a giocare al top. Mi piacciono le dichiarazioni dei miei giocatori. Ricordo anche quella di Parolo dove disse che se giochiamo tutti siamo 12. Sono sicuro che con i nostri tifosi domani non saremo 12 ma 13”.

 Juve distratta dalla Champions?

“No, loro sono abituati a queste situazioni. Sono la squadra in testa la classifica, sono una squadra che vuole vincere. Non credo ci snobberanno”

La Lazio non ha niente da perdere?

“Noi affrontiamo ogni partita con la stessa mentalità. Non giocare per cercare di non perdere o giocare per cercare di vincere è differente. Noi vogliamo provare a fare questo. Non dobbiamo avere paura di perdere ma dobbiamo avere voglia di vincere. C’ bisogno di uno sforzo esagerato. Entreremo in campo con convinzione, usciremo consapevoli di aver dato tutto”.

Su Keita

“Tutti i giocatori hanno chiaro i nostri principi di gioco, e domani siamo chiamati a mettere in campo tutte le nostre qualità. Durante la sosta abbiamo fatto riassunto di queste giornate, analizzando le cose positive e quelle negative. Se Keita verrà scelto è perché sono convinto che possa fare bene”.

E’ la partita più difficile?

“E’ la partita più difficile, perché giochiamo contro la miglior squadra del campionato Dobbiamo ridurre il gap dell’anno scorso. E’ un’opportunità per vedere a che livello siamo, per mettere in campo nostre qualità. Noi crediamo, io e la squadra, che abbiamo tante qualità. Siamo una buona squadra: lo saremo prima e dopo la partita, a prescindere dal risultato”.

Condizione dei Nazionali

“Non è stata una settimana semplice, mai come oggi sfrutterò fino alla fine tutto il tempo per scegliere i giocatori. C’è grande motivazione e spesso questa ti fa andare contro le tue reali condizioni. Non ho visto problemi da chi è entrato, e chi è rimasto si è allenato bene. Solo domani sceglierò la formazione”.

Cosa significa per lei giocare contro la Juve

“Ho solamente il ricordo della prima grande esperienza da calciatore. Fu una palestra di vita importante, ho avuto modo di lavorare in  un grande ambiente, sono cresciuto con dei valori importanti. Ero il più giovane della squadra e tutti mi davano molte attenzioni. Purtroppo ho giocato poco e ho deciso di andare via. In questo momento è solamente una delle mie ex squadre”.

Sulla sconfitta con l’Empoli

“E’ un inciampo, è capitato. E’ stato semplice analizzarlo. E’ stata una partita dove non abbiamo concesso nulla agli avversari, come quella con il Cesena. Sono bastate due distrazioni per perdere. Questo ci fa capire che non possiamo mai mollare. E quando abbiamo la possibilità di passare in vantaggio dobbiamo avere più determinazione e cattiveria che ci possono far diventare una grande squadra”.

Sulle parole di Conte

“Per giudicare le sue parole bisogna essere dentro le situazioni che ha analizzato. Io non ci sono visto che sono allenatore di un club. In questo momento sociale e calcistico troppa gente si piange addosso, e alle difficoltà non reagisce. Bisogna tirarsi su le maniche e fare qualcosa per cambiare. Lui di sicuro ha parlato con questo spirito, con questa volontà”.

Lei è cresccuto nella Juve. Avendola vissuta da dentro, sa spiegare lo stile Juventus?

“Io posso parlare della mia esperienza che risale a 30anni fa. In quegli anni lo stile erano la professionalità e la determinazione nel cercare di migliorare e crescere, e raggiungere gli obiettivi. Sono passati tanti anni quindi diventa difficile dare giudizi sulla situazione di adesso”.

Nella tifoseria ci sono due pensiero: la vittoria e la sconfitta

“Abbiamo chiaro il nostro obiettivo: tornare in Europa. La squadra è all’altezza. Non siamo più forti o più deboli dei nostri concorrenti, sarà una lotta dura, un traguardo difficile da raggiungere. Domani sarà un’occasione per migliorare la nostra classifica e in quanto tale va sfruttata”

 

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