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BIGLIA: “I tifosi sono la nostra arma: con loro la Champions è possibile!”

A pochi giorni dall’attesissimo match contro il Genoa, Lucas Biglia ha deciso di caricare la squadra…

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NOTIZIE LAZIO – Quel bacio alla maglia della Lazio dopo il gol contro il Torino resterà per sempre nei cuori dei tifosi biancocelesti. Come le sue giocate, sempre utili e mai banali. Dopo un ambientamento difficile, Lucas BIGLIA si è preso in mano la squadra capitolina, mettendo al servizio una qualità davvero sopraffina. Contro il Cesena, la truppa di Pioli ha sofferto moltissimo l’assenza dell’argentino che contro il Genoa si riprenderà il suo ruolo al centro del centrocampo. A pochi giorni dall’attesissimo match, l’ex Anderlecht è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio.

Ha piovuto tantissimo questa mattina…

“Abbiamo lavorato molto, volevamo farlo anche nel pomeriggio ma non  è possibile per la pioggia”.

Sul tabù Genoa

“Non dobbiamo guardare questa statistica ma dobbiamo pensare che veniamo da una sconfitta brutta e voltare pagina”.

Ti senti fondamentale per questa squadra?

“No, l’ho detto dopo la partita contro il Milan, se tutti facciamo quello che dobbiamo fare la squadra diventa forte. Se uno perde fiducia c’è bisogno che intervenga il suo compagno. Dobbiamo lavorare, continuare a crescere e tornare a fare bene come fatto contro il Milan”.

Sul carattere della Lazio

“Se vogliamo essere una squadra forte dobbiamo fare il salto di qualità soprattutto in partite come quella di lunedì in cui abbiamo sempre fatto fatica”.

Sulla Maglia Bandiera

“E’ un onore portare questa maglia storica. A noi piace molto, sarebbe bello indossarla ad ogni partita”.

Sulla gara contro il Milan

“Era una partita speciale perché  contro una squadra forte e perché importante per il terzo posto. Dobbiamo capire che ogni partita è difficile, che giochiamo sempre contro squadre forte. Solamente così possiamo crescere”.

Tornare in Champions League…

“Noi vogliamo tornare in Europa e lotteremo fino alla fine per il terzo posto. La Champions ti dà un prestigio più alto rispetto all’Europa League, ma non sarà facile visto che ci sono concorrenti forti come il Napoli e la Sampdoria”.

Sul tuo momento

“Mi sento bene, penso che ho l’età giusta per un’esperienza importante come questa. Mi trovo in una squadra con cui mi trovo bene con tutti, dallo staff ai compagni. Questo mi dà fiducia e mi fa giocare come ho sempre fatto in Belgio”

Sul compleanno di De Vrij

“Gli abbiamo fatto gli auguri, non possiamo festeggiare perché siamo concentrati su fare bene lunedì”.

Cosa significherebbe vincere contro il Genoa

“Prima di tutto ci permetterebbe di lasciarci dietro la sconfitta di domenica e non distaccarci dal Napoli. Vogliamo arrivare al terzo posto ma manca ancora tanto”.

Sulla semifinale di Coppa con il napoli

“Quando arrivi così avanti nella competizione incontri le migliori squadre. Noi dobbiamo guardare solamente a quello che dobbiamo fare noi, senza pensare a chi incontreremo”.

Che pensi dei ragazzi della Primavera?

“Vedo ragazzi forti ma soprattutto che sanno bene quello che vogliono fare. Mi ha impressionato Palombi per come segna ma anche Murgia mi piace molto”.

Sul vostro rapporto con il mister Pioli

“Lui vuole tenere sempre un dialogo con noi, sentire quello che noi pensiamo. E’ il primo a dirci quello che sbagliamo o quello che facciamo bene. Ci dice di non accontentarci e noi abbiamo voglia di fare sempre meglio”.

Quanto ti hanno fatto piacere i complimenti di Sabella e del Tata Martino

“Sento un oroglio immenso. Sabella mi ha dato la fiducia, mi ha tenuto in squadra anche quando era nel campionato belga. Tutto questo che ora mi sta capitando è grazie a lui”.

Perché non è considerato molto il calcio belga?

“Perché si pensa sempre che il calcio inglese, spagnolo, tedesco e italiano siano i più importanti mentre gli altri campionati hanno un livello più basso e quindi c’è bisogno di giocare in un campionato importante per stare in Nazionale. Lo penso anche io. Quando sono venuto qui ho avuto un momento difficile, perché la Serie A ti forma per la Nazionale”.

Su Gentiletti

“E’ un giocatore con carattere, subito dopo l’infortunio ha pensato a recuperare al meglio. Sono sicuro che tornerà più forte. Lo hanno chiamato anche in Nazionale, senza l’infortunio avrebbe giocato qualche amichevole. Speriamo che torni presto così aiuta noi e poi torna in Nazionale”.

Sui tuoi figli

“Stanno entrambi bene, vanno a scuola e nel pomeriggio studiano molto. Si trovano benissimo a Roma”.

Parli tantissime lingue, ti manca solo l’inglese

“Io e mia moglie stiamo imparando l’inglese visto che mia figlia va in una scuola britannica. Lei ci corregge quando sbagliamo. Quando andiamo allo stadio visto che mia moglie non parla bene italiano, Alegria le dice: “Mamma fammi parlare a me”.

Un saluto ai tifosi

“Dobbiamo essere dodici in campo e quando giochiamo in casa, grazie a loro, lo siamo sempre. Abbiamo bisogno dei tifosi fino alla fine”.

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