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Saponara vs Milinkovic-Savic: la qualità per tornare a volare in alto

Al Castellani andrà in scena il duello che vedrà protagonisti i due trequartisti di Empoli e Lazio…

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FACCIA A FACCIA – Ad Empoli passa la strada che porta ad una nuova rinascita. Non può bastare l’Europa: la Lazio di Pioli per uscire dalla crisi ha bisogno di tre punti in campionato, ma sul proprio cammino incrocerà i temibili toscani di Giampaolo, reduci dall’incoraggiante pareggio in casa della Fiorentina nell’ultimo turno. Tra le stelle di una squadra giovane brilla Saponara, trequartista tecnico e concreto. Un alter ego del laziale Milinkovic-Savic

UOMO MERCATO, MA FEDELE – Alla fine è rimasto ad Empoli, ma non controvoglia. E a dimostrarlo sono i 4 gol che ha già messo a segno da inizio stagione. Riccardo Saponara ha sognato Napoli, ha sentito il profumo del mare e del golfo, però l’Empoli ha deciso di tenerlo e di cucirgli addosso un abito da protagonista in una squadra giovane ed affamata. Nato a Forlì nel ’91, cresce nel Ravenna, ma a 18 anni si veste già di azzurro e si trasferisce in Toscana. Al Castellani cresce, al Castellani esplode e nel 2013, dopo una stagione di Serie B con 40 presenze e 13 reti (con l’Empoli che perde la finale play off contro il Livorno) il Milan gli regala la possibilità di giocare con la squadra del proprio cuore. In rossonero non arriva mai l’occasione giusta e il ritorno a casa avviene nel gennaio 2015 con l’Empoli già in Serie A. Alla guida di Sarri Saponara giocherà una seconda parte di stagione fenomenale, con 17 presenze, 7 gol e 4 assist. Puntuali a fine stagione le avanches di mercato: il Napoli sembra in pole, ma tra i nomi spunta anche la Lazio, in cerca di un trequartista per far fronte alla probabile partenza di Mauri…

LA SCELTA – Tare ci pensa, parla con il ds dell’Empoli Carli, poi decide di defilarsi e non partecipare ad un’asta al rialzo. L’obiettivo prende i contorni di un giovane campione, un serbo classe ’95 che è appena esploso nel mondiale U20. Milinkovic-Savic è la scelta e la Lazio investe su di lui gran parte del budget a disposizione per il calciomercato: 10 milioni di euro e tanti saluti alla Fiorentina, la concorrente più agguerrita. Il ragazzo arriva in una piazza che ha tante aspettative, ma entra in un gruppo già in crisi ad inizio stagione con la sconfitta in Supercoppa Italiana e l’eliminazione dalla Champions League. Con carattere e personalità, allenamento dopo allenamento, Milinkovic-Savic conquista Pioli e da spezzoni di partita si guadagna la maglia da titolare, fino al gol che lo consacra: quello messo a segno in Dnipro-Lazio, all’esordio in Europa League. L’ex Genk è un impasto di fisico e tecnica, con i suoi 193 centimetri d’altezza e piedi molto educati, degni del miglior fantasista. Insuperabile di testa, costante presenza in area, è una torre in grado di giocare con e per la squadra, senza dimenticare mai la copertura e il gran sacrificio in fase difensiva.

IL CONFRONTO – Tre anni più giovane, il serbo vuole trascinare la Lazio ad un successo fuori casa che manca dal 27 settembre, da Hellas Verona-Lazio. Dal canto suo il giocatore dell’Empoli ha in testa un chiaro obiettivo: riportare la sua squadra in alto, concedendo il bis dopo lo scorso campionato. I loro destini si sono incrociati nell’ultima finestra di mercato, con Milinkovic-Savic arrivato a Roma proprio dopo l’ipotesi Saponara. In campo agiranno nello stesso ruolo e proprio dal loro genio potrebbe risolversi la partita a scacchi tra Giampaolo e Pioli.

Giorgio Marota
TWITTER: @GiorgioMarota

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