ESCLUSIVA. Guerrieri: "Tifo Lazio, sogno quella maglia. Marchetti? Giusto scegliere lui"

Pubblicato 
giovedì, 15/09/2016
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU - Una vita in biancoceleste. Dai primi calci al 'Dabliù', il vecchio centro sportivo della Scuola Calcio della Lazio, agli allenamenti a Formello. Sempre con lo stesso sorriso, sempre con la stessa faccia da bravo ragazzo: cresciuto a pane e lazialità. Guido Guerrieri ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile della prima squadra della Capitale. Con la Primavera si è poi consacrato, tanto da essere eletto come il miglior portiere U19 d'Italia. Lui è l'erede designato di Marchetti: in molti lo sanno, in tanti ci sperano. Dopo una stagione come terzo portiere con Pioli ed Inzaghi, la società l'ha mandato a farsi le ossa in Serie B, a Trapani. Ci vogliono spalle larghe per difendere i pali dell'Olimpico, il classe '96 ne è consapevole ed è pronto a sudare per conquistarsi il posto. La redazione di Lazionews.eu l'ha contattato in esclusiva. Ecco la sua intervista:

Sull'esperienza al Trapani:

"Mi sto trovando bene, sono contento. Sto trovando molto spazio (5 presenze da titolare su altrettante gare, ndr) e ho la fiducia di tutti: di mister Cosmi e della società. Voglio ripagare questa fiducia dando il massimo tutti i giorni".

A Roma ti considerano l'erede di Marchetti...

"Adesso penso a far bene qui. Io poi sono laziale e quindi giocare nella Lazio sarebbe un sogno, ma non devo soffermarmi sul futuro. Prima devo fare bene a Trapani, quando arriverà il momento giusto penserò ai biancocelesti".

La Lazio ha gestito bene la situazione tra Marchetti e Berisha?

"Entrambi avrebbero voluto giocare, come è giusto che sia. Probabilmente Berisha non avrebbe mai giocato con Marchetti e credo che la Lazio abbia fatto benissimo a tenersi Federico (Marchetti, ndr). Lui è il numero uno ed è un grandissimo portiere".

Su Inzaghi:

"Il mister lo conosco da un po' di anni e ha tanta voglia di fare. Conosce bene la Lazio, è un tifoso doc e penso possa fare solo bene quest'anno. Ha anche la fiducia dell'ambiente, ha tutto per fare un buon campionato. La squadra? È molto giovane e forte, spero arrivi più in alto possibile. Ha tutte le capacità per farlo. Anche da qui seguo sempre i miei compagni e faccio il tifo per loro e per la maglia".

Sui giovani in rosa:

"Sono giovani e hanno bisogno di tempo. Cataldi e Alessandro (Murgia, ndr) sono bravissimi e si faranno valere. Se stanno in prima squadra con la Lazio significa che hanno tante qualità. Bisogna avere pazienza".

Il caso Cardelli:

"Ho sentito questa notizia. Ognuno la pensa come vuole, ma è normale che da giovane si trovino molte difficoltà. L'importante è non mollare mai e di pensare a se stessi. Bisogna sempre lavorare bene, perchè prima o poi il lavoro paga. Lui ha deciso di andare via e avrà le sue motivazioni, io non posso dirgli nulla perchè non sono nessuno per farlo".

La FIGC dovrebbe fare qualcosa? Ad esempio mettere dei vincoli...

"Secondo me si. Siamo in Italia e credo sia giusto che siano dei vincoli in favori dei giovani italiani, in modo tale da permetterlo loro di crescere maggiormente. Ben vengano gli stranieri bravi che lavorano bene, ma si deve cercare di dar più fiducia agli italiani".

Riccardo Caponetti

 

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