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AVVERSARIA. La Lazio vola in Romania per i Sedicesimi di andata d’Europa League

AVVERSARIA FCSB LAZIO – Dimenticare il campionato e voltare pagina con l’Europa League: deve essere questo il mantra per la Lazio di Simone Inzaghi che non conosce vittoria dal 21 gennaio scorso…

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AVVERSARIA FCSB LAZIO – Dimenticare il campionato e voltare pagina con l’Europa League: deve essere questo il mantra per la Lazio di Simone Inzaghi che non conosce vittoria dal 21 gennaio scorso (Lazio-Chievo 5-1). I capitolini arrivano all’appuntamento con i Sedicesimi di Finale in un momento di forma tutt’altro che brillante ma in Europa i biancocelesti hanno fatto vedere grandi cose sino a qui. L’avversaria è tuttavia temibile e per questo da non sottovalutare: parliamo del Futbal Club FCSB, fino al 31 marzo dello anno scorso nota come Steaua Bucarest, ed allenata dall’ex giocatore Nicolae Dică.

CAMBIO DI DENOMINAZIONE – Storicamente legato all’esercito rumeno, il club viene privatizzato nel 1998 assumendo il nome di FC Steaua București; cinque anni dopo, nel 2003, esso passa nelle mani del politico e uomo d’affari George Becali, che lo gestisce in modo patriarcale. Le ragioni della mutata denominazione sono frutto dei fatti avvenuti tra il 2014 e il 2017, quando il Ministero della Difesa rumeno ha contestato la legittimità della privatizzazione sopra detta, riottenendo la proprietà esclusiva sui marchi e sul nome “Steaua” ed obbligando così la società a cambiare ufficialmente nome in FCSB. Nel 2017 l’esercito ha rifondato la sezione calcistica della propria sportiva, avvalendosi di nome e marchio originari e facendola ripartire dalla Liga IV, quarta serie del campionato rumeno, proponendosi come legittima detentrice della vecchia tradizione sportiva. Sia la UEFA che la FRF, però, non condividono quest’ultimo punto e – a dispetto della perdita di nome e marchio – riconoscono l’FCSB come legittima depositaria del palmarès e della storia calcistica della Steaua.

IL CAMMINO IN EUROPA – La stagione dell’FCSB è iniziata quest’estate col doppio turno preliminare di Champions League: favorevole il primo col Viktoria Plzen (2-2 in casa, vittoria per 4-1 in Repubblica Ceca), avverso il secondo con lo Sporting Lisbona (0-0 in Portogallo, clamoroso crollo in casa, 1-5!), che ha sancito la retrocessione in Europa League. Nella kermesse continentale di Serie B, il cammino è stato positivo: subito tre vittorie di fila (3-0 di nuovo col Viktoria Plzen, 2-1 a Lugano e in casa del Hapoel Be’er Sheva), poi un 1-1 casalingo con gli israeliani e due sconfitte finali (2-0 in Repubblica Ceca e 2-1 in casa con gli svizzeri). Con 10 punti, l’FCSB si è piazzato al secondo posto del girone G, due punti sotto i cechi di Plzen.

LA SITUAZIONE IN CAMPIONATO – Se può essere considerato positivo il bilancio europeo, non di meno può essere detto per quanto riguarda la situazione nel campionato nazionale. L’ FCSB è attualmente secondo, a quota 51 punti, a -2 dalla capolista Cluj. In Romania mancano solo due giornate alla fine della competizione e la squadra di mister Dică può ancora dire la sua per la vittoria finale: molto si deciderà, probabilmente, nel turno successivo alla partita contro la Lazio, in programma domenica 18 febbraio: da un lato, infatti, ci sarà il derby tra l’ex Steaua e la Dinamo Bucarest e, dall’altro la sfida tra Cluj ed Astra, ad oggi quarta forza del campionato. Difficilmente, poi, le cose potranno cambiare nell’ultima giornata, con l’attuale capolista e l’FCSB impegnate rispettivamente con la Juventus Bucarest e la Sepsi, relegate entrambe agli estremi della graduatoria.

L’ALLENATORE – Nicolae Dică nasce a Pitesti nel 1980: ex giocatore e di ruolo centrocampista centrale, esordisce nel massimo campionato rumeno proprio con la maglia della Steaua. A Bucarest dal 2004 al 2008, colleziona 125 presenze e 54 gol, prima di passare a giocare nel campionato italiano, precisamente al Catania. Qui incontra un allenatore focoso come Walter Zenga che gli concede solo 3 presenze nell’arco di tutta la stagione; Nicolae perde il posto in Nazionale e così ha un’accesa discussione con il suo mister che però lo umilia pubblicamente davanti a tutti i suoi compagni. La situazione diventa insopportabile e per questo Dică accetta il trasferimento al Salonicco: in terra greca riesce a siglare 12 presenze e 3 gol, poi, dopo un solo campionato, decide di tornare in patria accettando l’offerta del Cluj. Con i rumeni vince uno scudetto e una coppa nazionale, poi, nel 2011, il centrocampista ricomincia lì dove tutto era iniziato, ovvero alla Steaua. Dopo una stagione di alti e bassi, Nicolae passa al Mioveni, in Turchia, per poi vestire dal 2012 al 2014 la maglia del Vitorul Costanza, ultima squadra della sua carriera da giocatore. Oggi è alla sua prima esperienza da allenatore con l’FCSB.

I GIOCATORI CHIAVE – L’FCSB, nonostante le tanti vicissitudini, è la squadra più tifata nel panorama calcistico rumeno. Proprio per questo la rosa è tra le più competitive ed interessanti dell’Europa League: il pericolo numero uno nella formazione di mister Dică è certamente Harlem Gnohéré, rapido attaccante francese, autore di 16 gol in stagione, di cui 12 in campionato. Altri giocatori da non sottovalutare sono Tanase, dotato di grande tecnica e freddezza negli ultimi venti metri, ed il difensore Mihai Balasa, esperto centrale anche della Nazionale rumena. Occhio infine a Dennis Man, velocissima ala 18enne in passato seguita con parecchio interesse da Manchester City, Blackburn, Bologna.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Nicolae Dică ha scelto il 4-2-3-1 come schema di gioco per la sua squadra: il tecnico rumeno potrebbe optare per qualche cambio, visto l’impegno in campionato probante contro la Dinamo tre giorni dopo la sfida con la Lazio. Non sarà della partita Budescu squalificato, al suo posto possibile l’impiego di Coman. Per quanto riguarda l’attacco, invece, ancora vivo il ballottaggio tra Gnoherè ed Alibec, con quest’ultimo attualmente in vantaggio per un posto da titolare.

PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): 1 Niga; 44 Enache, 3 Larie, 4 Balasa, 15 Momcilovic; 8 Filip, 5 Pintilii; 98 Man, 17 Coman, 10 Tanase; 7 Alibec.

Marco Barbaliscia

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