Il 'mai esonerato' MAZZARRI, vuole allungare l'imbattibilità nelle sfide casalinghe contro la LAZIO...

Pubblicato 
sabato, 10/05/2014
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

L’ALTRA PANCHINA – La rubrica di Lazionews.eu torna in occasione della sfida tra Inter e Lazio, match che potrebbe regalare alla squadra biancoceleste le ultime piccole speranze europee.  L’altra panchina analizza l’allenatore avversario, raccontando carriera, peculiarità tattiche, curiosità e precedenti con la Lazio. Oggi è il turno di Walter Mazzarri, tecnico dell’Inter, pronto a guidare i suoi contro Reja sabato  sera alle ore 20.45 allo stadio ‘Meazza-San Siro’ di Milano.

LA CARRIERA - Nato a San Vincenzo in provincia di Livorno il 1° ottobre 1961, Mazzarri inizia la sua carriera da allenatore come vice di Ulivieri a Bologna nel 1996 e poi al Napoli. Le sua prima esperienza da allenatore la vive in C1 e C2 con Acireale e Pistoiese. Esordisce in B con il Livorno nel 2003 e porta la squadra in serie A e l’anno successivo guida la Reggina nella massima serie. Il trienno in Calabria sa di miracolo: due facile salvezze e una terza insperata, raggiunta nonostante 15 punti (poi diventati) 11 di penalizzazione. Dal 2007 al 2009 guida la Sampdoria portandola in Europa League e perdendo la finale di Coppa Italia proprio contro la Lazio.  Il 6 ottobre 2009 dopo le prime 7 giornate di campionato, viene ingaggiato come allenatore del Napoli in sostituzione di Roberto Donadoni. Comincia così la sua felice esperienza sotto il Vesuvio: il primo anno agguanta l’Europa League, il secondo arriva il terzo posto in campionato, l’approdo in Champions e poi la vittoria della Coppa Italia nel 2012. Nella stagione successiva ecco arrivare il secondo posto e l’addio per approdare all’Inter. Una carriera piena di soddisfazioni e con un primato non di poco conto: non è mai stato esonerato.

LA TATTICA - Sono pochi gli allenatori che hanno certezze tattiche che non possono essere scalfite e Mazzarri rientra in questa stretta cerchia. Il 3-5-2 non è semplicemente il suo modulo preferito ma un dogma, anche se ha provato a schierare i suoi con la difesa a quattro senza mai avere riscontri particolarmente positivi. Infatti i suoi successi da allenatore di Sampdoria e Napoli, sono sempre nati con questo schieramento, al massimo modificabile con le sue varianti del 3-4-2-1 e più spesso del 3-4-1-2. L’idea tattica è chiara alla pari delle caratteristiche dei suoi: i tre difensori devono essere bravi in marcatura e quello centrale funge spesso da libero, non da costruttore di manovra come Bonucci alla Juve. A centrocampo c’è sempre un uomo di qualità, come Hernanes all’Inter o Hamsik a Napoli, che viene supportato da uno di quantità e da una mezzala brava anche negli inserimenti. I due esterni sono coloro i quali devono fare la differenza con la  loro corsa e essere bravi a ricoprire tutta la fascia, serve quindi gente con forti polmoni. In attacco spazio alla velocità, a giocatori che sappiano sfruttare al massimo le ripartenze.

I PRECEDENTI - Sono in totale venti i precedenti tra Walter Mazzarri e la Lazio: lo score parla di otto sconfitte, sette pareggi e cinque vittorie per l’allenatore toscano. La sconfitta più pesante è datata 13 maggio 2009: era la finale di Coppa Italia e dopo l‘1-1 dei tempi regolamentari e dei supplementari fu un rigore di Dabo, il settimo della lotteria, a regalare la manifestazione nazionale ai biancocelesti. Tuttavia queste statistiche non confortano appieno la compagine guidata da Reja perché nelle nove gare in cui la squadra di Mazzarri ha ospitato la Lazio in casa ha subito solo una sconfitta: era l’11 maggio 2007 e allenava la Reggina. Contro il tecnico goriziano invece due vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte, l’ultima nella gara di andata, partita di esordio del Reja-bis.

Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico

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