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Lazio-Palermo dalla A alla… Z

DALLA A ALLA Z – Torna la rubrica che racconta la partita con le lettere dell’alfabeto…

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LA PARTITA DALLA A ALLA…Z – Dopo la sosta delle Nazionali la Lazio riparte dall’Olimpico: alle ore 15 arriva il Palermo di Ballardini che, dopo l’esonero di Iachini, vorrà dimostrare di fare una bella figura anche davanti al suo ex pubblico biancocelesti. Una gara amarcord, tra il vecchio ed il nuovo, tra chi poteva arrivare ad indossare la maglia dell’aquila e chi ha scelto di metterci la faccia, dopo un derby deludente per risultato e prestazioni. Lazionews.eu ripropone la rubrica “La partita dalla A alla Z” per raccontarvi il match, in tutte le sue sfaccettature, con le lettere dell’alfabeto.

A di Arrivano i rosanero.  Arriva il Palermo, una squadra non semplice da affrontare, ricca di ottime individualità e scossa dall’avvento di un nuovo allenatore. Davanti a lui una Lazio che, nelle ultime tre uscite, ha portato a casa 0 punti. E’, forse, il peggior momento della gestione Pioli, che proprio con i rosanero dovrà esser bravo a ricompattare l’ambiente e far ritrovare ai giocatori la voglia di vestire la maglia biancoceleste.

B di Bella gioventù. Keita si scalda, che sulla corsia offensiva mancina spazio: lo spagnolo non ci sarà nella gara di Europa League del 26 novembre con il Dnipro poiché squalificato, e quindi Pioli vuole sfruttare il suo momento d’oro. A farne le spese dovrebbe essere Candreva. In difesa Mauricio e Gentiletti sembrano in vantaggio sulla concorrenza, Lulic ancora terzino. Djordjevic ha vinto il ballottaggio con Matri e sarà di nuovo lui il titolare viste le prestazioni positive delle precedenti giornate.

C di Calciomercato invernale. Tanti i nomi che hanno ruotato intorno al mondo Lazio durante la sosta: da Douglas a N’Koulou, fino a Terziev che però aspetta un rinnovo dal Ludogorets. Da pochi giorni spunta anche la pista Dijmsiti, l’albanese che potrebbe sostituire De Vrij. L’assenza dell’olandese ha cominciato a farsi sentire: senza di lui la difesa della Lazio è una delle peggiori di serie A, e sembra aver perso l’identità dell’anno scorso.

D di Duello in panchina. La sfida fra Lazio e Palermo di domenica prossima assume un significato particolare, non soltanto per il ritorno sulla panchina rosanero di Davide Ballardini, che proprio nel 2009 lasciò la Sicilia per accettare la richiesta del presidente Lotito di allenare i biancocelesti. Per Ballardini, da un paio di settimane di nuovo in sella al Palermo dopo l’esonero di Beppe Iachini, il calendario ha riservato infatti un buffo incrocio proprio con quella Lazio per la quale l’allenatore diede le dimissioni ben sette stagioni fa. Ballardini torna a Palermo per raddrizzare le sorti di una stagione, mentre Pioli prova a ripetere la straordinaria annata precedente non senza difficoltà dettate dai molteplici infortuni degli uomini chiave della sua rosa.

E di Eurogol. Una prodezza di Candreva che fissa al 33’ della ripresa la rimonta vincente della Lazio sul Palermo. Quando il numero 87 faceva la differenza: fu una spettacolare serpentina in area ad inventare la parabola vincente. Poi, l’uomo-partita va a festeggiare sotto la curva Nord: fu una Lazio che non mollò, portandosi a casa i tre punti grazie al condottiero amato dalla folla. Oggi il condottiero somiglia ad un “figliol prodigo” e la Curva non c’è.

F di Fischietto.  Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali e degli Arbitri Addizionali d’area che dirigeranno la gara Lazio-Palermo valida per la tredicesima giornata di andata del Campionato di Serie A 2015/16 in programma domenica 22 novembre alle ore 15.00. Per Lazio-Palermo: Arbitro: CELI, DI FIORE – PERETTI, IV: POSADO, ADD1: CALVARESE, ADD2: GHERSINI.

G di Goldaniga. Il tecnico romagnolo ha provato la coppia centrale Goldaniga-Andelkovic, con Struna e Lazaar terzini di fascia.  Il giovane difensore milanese che ha appena compiuto 22 anni potrebbe essere la soluzione d’emergenza. Già Iachini lo considerava il ricambio naturale per Gonzalez nella difesa a 3, adesso Ballardini potrebbe promuoverlo, indipendentemente dalla scelta sul costaricano. Perchè Goldaniga è in grado di occupare entrambe le posizioni di centrale e in talune occasioni ha fatto anche l’esterno destro. Per Goldaniga sarebbe la prima da titolare, dopo le tre presenze messe fin qui assieme, anche in momenti delicati dei match.

I di Incredibili retroscena. Prima di Matri c’era Giardino. Il presidente Lotito aveva provato a fare un estremo tentativo per un vecchio pupillo di Pioli come Alberto Gilardino. A distanza di quasi tre mesi arriva la conferma del suo ex compagno di squadra Diamanti. Gilardino ha rifiutato Inter e Lazio per sposare il progetto del Palermo. Io l’ho sentito e mi ha detto che sta molto bene, si trova splendidamente in rosanero, ha firmato un triennale ed è contento. Secondo me ha fatto una scelta giusta e condivisibile, perché lui sa di dover giocare, solo così può decidere le partite. E’ meglio essere protagonista nel Palermo piuttosto che fare panchina all’Inter o alla Lazio. Lui è un ragazzo che ama curare ogni dettaglio, migliorarsi sempre e mantenersi in forma”.

L di Lettera di un palermitano. “Quando ero piccolino, mio padre lavorava a Roma come ferroviere; ogni 3 giorni partiva da Palermo con il treno e alloggiava proprio dai laziali. La prima volta che andai a Roma (avevo circa 11 anni), rimasi stregato dalla bellezza della Capitale. Nella mattinata ho visitato Roma da turista, ma di pomeriggio (era il febbraio del 98) decisi di andare a guardare una partita della Lazio. Era in programma un match di Campionato tra Lazio e Inter (pochi mesi dopo disputarono la finale di Coppa Uefa); volevo andare a vedere l’Olimpico e, per la prima volta, volevo gustarmi la Serie A dal vivo. Ho avvertito l’atmosfera speciale in quello stadio maestoso, con quella gente passionale, osservando quella Lazio Super che “asfaltava” l’Inter di Ronaldo con i goal di Fuser, Boksic e Casiraghi: finì 3-0 (22 febbraio 1998).   Tutto cio’ non può passare inosservato davanti agli occhi di un bambino che ama il calcio e deve scegliere la sua squadra del cuore. Da quel giorno non ebbi dubbi, Per sempre SS Lazio 1900 “. Quando il tifo supera qualsiasi barriera.

M di Miro. Miroslav Klose ha risolto il problema alla caviglia ed è convocabile per la sfida di domenica con il Palermo. Ne ha dato notizia il medico della Lazio Stefano Salvatori. “Ha svolto l’allenamento completo, c’è stato un piccolo rallentamento in settimana, ma ora è tornato in gruppo; poi valuterà il mister”. Un Klose che molto probabilmente lascerà la Lazio, ormai al tramonto della sua folgorante carriera, ma che non disdegna di togliersi ancora qualche soddisfazione.

N di Note dolenti. La speranza è ritrovare una squadra che sappia almeno reagire alle difficoltà che ci si pongono davanti. Si respira un’aria decisamente poco rilassata in casa Lazio, dove tutti rischiano di finire in campo agitati e con le idee poco chiare: l’idea è che, dopo la fascia da capitano contesa e la Supercoppa persa, questa squadra abbia cominciato a smembrarsi, insomma, a non essere più un vero e proprio gruppo. La nota dolente è che un’ennesima sconfitta sarebbe deleteria per i biancocelesti, mentre una vittoria rilancerebbe la squadra in classifica e con l’umore.

O di Obbligo vincere. Il derby è andato come è andato. Anche la sosta delle Nazionali ha lasciato i suoi strascichi, tra qualche infortunio e qualche malessere interno che invece fuori dimostra di poter fare di più: non c’è tempo per capricci, discussioni, malumori. E’ arrivato il momento di imparare a gestire la rabbia per renderla produttiva, di farla fruttare, di darle sfogo in campo, a livello agonistico. E’ questa la partita per rilanciarsi, prima della sosta delle feste natalizie: Pioli ed i suoi hanno un compito che non possono saltare, un obiettivo da raggiungere. Tutti vogliono vincere, specialmente loro.

P di Precedenti. 24 i precedenti all’Olimpico di Roma tra i biancocelesti e i rosanero in archivio, con un bilancio favorevolissimo ai padroni di casa: 16 vittorie, 3 sconfitte e 5 pareggi. Il penultimo precedente risale alla giornata numero 2 della stagione 2012/2013 con il tabellone finale che si fermò sul 3-0 per la Lazio, mentre per quanto riguarda l’ultimo scontro diretto tra Lazio e Palermo, Dybala illuse gli ospiti portando in vantaggio i rosanero, che vennero però rimontati dalle reti di Mauri e Candreva, una per tempo.

Q di quattro quattro tre. Con tutta probabilità Ballardini abbandonerà la difesa a 3 tanto cara a Iachini. I rosanero, quindi, dovrebbero affrontare i biancocelesti con un 4-3-1-2, che durante la gara potrebbe trasformarsi in un 4-3-2-1. Davanti a Sorrentino, la linea a quattro che scenderà in campo sarà composta da Rispoli, Gonzalez, Andelkovic e Laazar. A centrocampo Hiljemark e Rigoni sono sicuri del posto, con l’ultimo che sembrerebbe aver smaltito la frattura allo zigomo. In cabina di regia, invece, potrebbe tornare titolare Jajalo, in vantaggio su Maresca e Chocev. I tre d’attacco saranno Quaison, Vazquez e Gilardino, che agirà da terminale offensivo.

R di Rientro. La Lazio è una squadra che pareggia molto poco, come stanno a dimostrare le 6 vittorie e le 6 sconfitte nelle prime 12 giornate di questa Serie A. Prima delle altre due soste il risultato è stato l’esatto opposto rispetto al rientro: dopo la sconfitta la vittoria, e viceversa. Nel calcio le statistiche contano relativamente, ma in due anni il trend sorride a Pioli e il segnale non può che essere positivo.

S di Statistiche. Divario netto anche per quanto riguarda i gol fatti e subiti. Nei 24 scontri diretti tra Lazio e Palermo, infatti, i biancocelesti hanno realizzato 52 reti, mentre i rosanero hanno potuto esultare soltanto in 18 occasioni. Entrambe le squadre hanno mostrato la propensione a essere più prolifiche nei secondi tempi, rispetto ai primi 45 minuti. Il miglior marcatore della Lazio sino a questo momento della stagione è Felipe Anderson, fermo a quota 4 reti in campionato, mentre per i rosanero sono Oscar Hiljemark e Alberto Gilardino i giocatori più prolifici (3 gol). Nessuna delle due squadre è in un buon momento, la differenza potrebbe farla il fattore casa: quindi consigliamo l’1 e la rete di Felipe Anderson.

T di Terrore negli stadi. Domani torna il campionato di serie A, ma c’è un nemico in più: la paura. Nessuna partita rinviata, misure rafforzate negli stadi ma nemmeno i fatti di Parigi spingono le due curve romane a rivedere lo sciopero proclamato contro il prefetto Gabrielli. Il responsabile della biglietteria Cragnotti spiega:Sono stati venduti meno di 3.000 biglietti, non so se arriveremo a 15.000 presenze effettive”. Oltre a teppisti e violenti c’è anche la psicosi attentato a penalizzare quello che una volta era considerato il divertimento preferito da tutti gli italiani. 

U di Ultimi due incontri. L’anno scorso il 29 settembre 2014 il 4 a della Lazio rifilato ai rosanero, poi al ritorno il 22 febbraio 2015 un’altra vittoria per 2-1. Dallo scorso campionato emerge dunque un dato confortante: la Lazio sembra essere sulla carta la favorita, ma questo è un periodo di confusione in casa biancoceleste, tra chi va, chi resta ma senza voglia, la Curva assente, il presidente contestato e l’allenatore criticato. Il Palermo saprà sfruttare questo momento degli avversari per trarne dei punti preziosi?

 V di Vitiello ko. Un grave infortunio ha turbato il gruppo ed il tecnico: Vitiello dovrà restare fermo per almeno due mesi per una lesione completa del retto femorale destro. Uno degli elementi più esperti ed affidabili della retroguardia non ci sarà contro i biancocelesti.

Z di Zamparini e Lotito. Lazio e Palermo, due destini che si uniscono. Giuseppe Papadopulo ha parlato del match e dei due presidenti, così lontani, così vicini:“Devo dire che sono due presidenti diversi con i quali ho avuto, e ho tutt’ora, un ottimo rapporto. Sono personaggi che portano avanti con forza le loro idee: in alcune occasioni possono essere condivisibili, in altre meno. Sono due presidenti molto attaccati alle loro società per le quali hanno fatto molto e molto faranno ancora”. Sugli obiettivi dei biancocelesti: “Se ritorna umile e si rende conto che non bisogna mai appagarsi nel mondo del calcio, può recuperare parecchio terreno. I giocatori disputano grandi prestazioni in nazionale, ma dovrebbero cercare di dare qualcosa di più in campionato. Se giocano in nazionale vuol dire che fanno bene in campionato: se così non fosse anche la strada per la selezione nazionale diventa difficile. Io credo che sia più abbordabile il campionato. La qualità non è altissima, soprattutto quella espressa in questa prima parte di stagione, quindi secondo me la Lazio farebbe bene a concentrarsi sulla Serie A”. 

 Michela Santoboni

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