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Lazio, è VARgogna: la lista dei torti arbitrali contro i biancocelesti

LAZIO DOSSIER ERRORI ARBITRALI – La Lazio è stufa, c’è un limite a tutto. E questo è stato superato ieri sera nella gara (alla fine persa) col Torino…

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LAZIO DOSSIER ERRORI ARBITRALI – La Lazio è stufa, c’è un limite a tutto. E questo è stato superato ieri sera nella gara (alla fine persa) col Torino. Succede tutto in un minuto, quando il match è ancora fermo sullo 0-0 ed ha del rocambolesco: da un possibile vantaggio (il rigore a favore), i biancocelesti si ritrovano con una doppia beffa (il non rigore e l’espulsione di Immobile per un “non contatto”). Il tutto firmato Giacomelli, che si era reso già protagonista (in negativo se ve lo state chiedendo) una settimana fa quando era l’assistente alla VAR in Sampdoria-Lazio.

Il ds Tare non è stato mai visto così furibondo: “E’ uno scandalo, siamo stati danneggiati questa sera”). Ma anche i giocatori hanno fatto fatica a trattenersi: “Stiamo giocando contro 12 uomini”, il commento di Parolo. Ancora più diretto Luis Alberto: “La Lazio al quarto posto dà fastidio”. Un dilemma che sta iniziando ad insinuarsi anche nella testa di mister Inzaghi: “E’ la quarta domenica di fila che succede questo…”. Andiamo a ripercorrere nello specifico tutti i casi arbitrali che hanno fin qui svantaggiato i biancocelesti:

LAZIO-TORINO 3-1, 16a giornata

E’ il caso più recente, l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso in casa Lazio. Minuto 45, Lazio e Torino sono ancora sullo 0-0: dalla sinistra Immobile si accentra e tenta il cross in meno. Il suo traversone, però, viene contenuto da Iago Falque che colpisce il pallone col braccio largo ad aumentare notevolmente la dimensione del proprio corpo. Poco dopo, sul proseguo dell’azione, Milinkovic libera Immobile a tu per tu con Sirigu: l’attaccante colpisce di controbalzo me vede la conclusione stamparsi sul palo. Visibilmente nervoso (per il mancato penalty concesso e l’occasione fallita), si dirige fuori dall’area per recuperare la posizione. Davanti a lui, però, si frappone Burdisso che lo “carica” a testa bassa provocandolo: l’attaccante biancoceleste prima indietreggia con la testa, per evitare lo scontro, poi lo scansa con una spallata energetica (che manca lo stesso argentino il quale si butta a terra). Giacomelli decide di consultare la VAR solo per quest’ultimo episodio, ignorando totalmente il primo. Risultato? Nessun rigore (netto) per la Lazio e cartellino rosso ad Immobile nonostante Burdisso avesse confermato al direttore di gioco l’assenza di contatto tra i due.

SAMPDORIA-LAZIO 1-2, 15a giornata

Trasferta ostica per la Lazio che fa visita ad una Sampdoria (fino ad allora) imbattuta in casa. Al minuto 85, sul risultato di 1-1, Immobile stoppa un pallone un area ma viene subito affrontato da Bereszynski che gli toglie il controllo della sfera allontanandola con la mano. Con lo zoom sul replay è possibile notare le dita piegate del difensore blucerchiato poco prima che la palla cambi direzione. Giacomelli (sempre lui) effettua un ‘silent check’ con la VAR ma non ravvisa gli estremi per la massima punizione.

LAZIO-FIORENTINA 1-1, 14a giornata

Reduce dalla sconfitta nel derby, la Lazio cerca riscatto contro la Fiorentina. La partita si mette subito bene con la rete al 25esimo di de Vrij. Al 40esimo la Lazio si riaffaccia in area: Parolo si inserisce dalle retrovie ma Veretout lo contrasta da dietro in maniera fallosa non facendolo calciare verso la porta. Per Massa è tutto regolare. Non è dello stesso parere quando, a tempo scaduto (92esimo), Caicedo anticipa Pezzella in area (spalle alla porte e con nessuna possibilità di calciare a rete) spazzando l’area di rigore. Il fischietto di Imperia consulta la VAR e concede il penalty agli ospiti.

ROMA-LAZIO 2-1, 13a giornata

Nell’accesa stracittadina romana, il sig.Rocchi è autore di una prestazione molto “casalinga”: grazia spesso e volentieri i giallorossi fornendo una distribuzione dei cartellini piuttosto iniqua. Molti dubbi sull’episodio che sblocca il match: minuto 46, c’è un contatto Kolarov-Bastos in area. L’entrata dell’angolano è sicuramente scomposta, ma il serbo era già in caduta prima di entrare in collisione col giocatore della Lazio. La sensazione è che non aspettasse altro.

LAZIO-SASSUOLO 6-1, 7a giornata

La Lazio annichilisce il Sassuolo all’Olimpico regalando spettacolo ai propri tifosi. Prima della goleada, però, sono gli emiliani a passare in vantaggio con un rigore quantomeno generoso: al 25esimo de Vrij va in scivolata su Matri, c’è un minimo contatto tra le punte degli scarpini dei due ma la punta neroverde si rende protagonista di un tuffo plateale che trae in inganno Maresca.

LAZIO-NAPOLI 1-4, 5a giornata

Gara fortemente condizionata dagli infortuni patiti dalla Lazio, che ha chiuso il match senza difensori. Sul punteggio di 1-0 per i biancocelesti, però, Milinkovic lancia Immobile in profondità: Reina lo stende fuori area ma viene solamente ammonito. Dietro l’attaccante c’era Koulibaly in recupero e questo deve aver spinto Damato a non sanzionare lo spagnolo col rosso. Ma potevano esserci gli estremi in quanto chiara occasione da gol: col portiere fuori dall’area, nessuno può prendere il pallone con le mani, quindi le occasioni da gol aumentano.

LAZIO-MILAN, 3a giornata

La Lazio stende il Milan nel primo big match della stagione. Prima dello show di Immobile, però, Rocchi non vede due rigori a favore dei biancocelesti: al 15esimo Calabria atterra in area lo stesso attaccante partenopeo, dieci minuti dopo è Musacchio a fermare in maniera irregolare Luis Alberto che se n’era andato via con un tunnel ai suoi danni.

D.G.

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