LOTITO: "Questo ambiente spinge i giocatori ad andar via". La Nord: "Curva vuota fino alla fine" e Reja fa la conta

Pubblicato 
giovedì, 27/03/2014
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

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LOTITO: "AMBIENTE CHE SPINGE I GIOCATORI AD ANDAR VIA" - Il patron biancoceleste Claudio Lotito ha partecipato al convegno “Etica, sport, deontologia. Profili mediatici, economici e formativi”  presso l’Università della LUMSA di Roma. Il presidente ha affrontato molti argomenti fuori e dentro l'Università (CLICCA QUI PER LEGGERE LE SUE PAROLE) tra cui la conseguenze della contestazione dei tifosi: «Questo clima condiziona la squadra. Alcuni giocatori non ne possono più, è questa la frase giusta: non è che i giocatori non vogliono venire alla Lazio, è che se ne vogliono andare. Non perché c’è un rapporto brutto con la società, tutt’altro. Qualcuno mi ha detto ‘Presidente, qui non mi diverto più, sta diventando un problema’. Immaginate anche per loro vivere in un certo contesto non è piacevole. Se questi sono i tifosi che vogliono il bene della Lazio, fate voi. I giocatori se ne vanno per colpa dei tifosi? Nessuno ha parlato di tifosi, ma di situazione ambientale. I tifosi sono corretti, gli altri no. La Lega su questo prenderà una posizione a breve». 

LA RISPOSTA DELLA NORD: "CURVA VUOTA FINO AL TERMINE DELLA STAGIONE" - Quasi a risposta delle parole di Lotito arriva il comunicato ufficiale della  Nord (CLICCA QUI PER LEGGERLO INTEGRALMENTE) che ufficializza la scelta di non entrare più in Curva fino al termine della stagione. Dure le parole: "Vi spieghiamo cosa ci ha portato a questa sofferta, soffertissima decisione: noi amiamo la Lazio, la poniamo al centro della nostra vita, per lei diamo tutto noi stessi ma allo stesso tempo abbiamo un compito e un dovere importante: far rispettare ed onorare la Lazio e i tifosi della Lazio stessi". Poi l'attacco diretto a Lotito: " Noi non tolleriamo più la presenza di questo personaggio. Noi non tolleriamo più di dividere lo stadio con chi, con arroganza e prepotenza inaudita, sta sgretolando non solo la Lazio ma la lazialità". Accuse anche a Reja: "Subiamo le continue provocazioni di un mister che vorrebbe ricondurre gli scarsi risultati della squadra alla contestazione e non ad un mercato indegno ed una rosa inadeguata". Infine una stoccata a tutta la società: "Abbiamo mandato giù l’ennesima promessa di fare una grande Lazio, ascoltata e vista da tutti a Piazza San Silvestro, quando poi i risultati sono quelli che vediamo. Abbiamo sopportato anche l’assenteismo della società nel tragico periodo di Varsavia".

QUI FORMELLO Reja oggi ha potuto tirare un sospiro di sollievo: Klose, Dias e Ciani sono tornati ad allenarsi in gruppo. La loro disponibilità in tempo utile per domenica è più di un auspicio e, nei reparti di attacco e difesa, si dovrebbe finalmente tornare alla normalità. Rimane in dubbio la presenza di Marchetti e Biava, molto difficile, quasi impossibile, quella di Biglia. La conferma arriva dalle parole del medico sociale della Lazio dott. Salvatori: «Ciani ha fatto tutto il lavoro evitando solo i contrasti più duri ed è rientrato completamente. Sarà in gruppo domani, così come anche Marchetti. L’unico che non ha fatto niente è Biglia, così come Pereirinha; per entrambi le probabilità di disponibilità per domenica sono bassissime». Ad oggi, la formazione anti-Parma, è un rebus con pochissime soluzioni, soprattutto a centrocampo e nell‘eventualità di un ritorno al 4-3-3, dove si potrebbe comporre una linea mediana con i soli Gonzalez, Onazi e Lulic. Il modulo potrebbe nuovamente cambiare. Il risultato da raggiungere non può che essere la vittoria, un pareggio (solo uno negli ultimi 7 incroci tra le due compagni all'Olimpico) servirebbe a poco.

 VERSO LAZIO-PARMA PER L'EUROPA LEAGUE - Domenica non ci sono appelli: la Lazio deve battere il Parma se vuole ancora credere l'Europa League (CLICCA QUI PER L'APPROFONDIMENTO). Due dei protagonisti del match saranno Biabiany e Candreva: gli uomini più i forma delle due squadre. Poi il calendario darà una mano ai biancocelesti che hanno un calendario più difficile di quello biancoceleste. Ma nella corsa al sesto posto si devono iscrivere di diritto anche la Sampdoria e soprattutto l'Atalanta che ieri ha scavalcato la Lazio in classifica. L'ex tecnico dei bergamaschi Emiliano Mondonico crede che sia un obiettivo raggiungibile: «Vedo una squadra che può puntare alla qualificazione alle coppe europee ma questo già dall’inizio del campionato, una mano è poi arrivata dal flop di due big come Lazio e Milan».

Carmine Errico
Twitter:@carmineerrico


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