Milinkovic-Savic da primato, imbattibile nei contrasti aerei

Pubblicato 
giovedì, 03/03/2016
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

NEWS DEL GIORNO - Estate 2015, il prospetto è di quelli importanti, la foto che circola in rete con più frequenza è quella di un Milinkovic-Savic felice e sorridente, appena laureatosi Campione del Mondo Under 20 con la sua Serbia. Subito dopo, un tira e molla infinito tra Lazio e Fiorentina, che interessatissime al giocatore hanno messo a scena un duro braccio di ferro per accaparrarsi il centrocampista ormai ex Genk. "Ho scelto la Lazio, qui sogno di diventare grande", ha ammesso alla fine lo stesso Sergej, che a suon di prestazioni solide sta entrando nel cuore dei tifosi laziali.

Milinkovic-Savic è il calciatore più impiegato da Pioli tra quelli acquistati in estate, quello che sta garantendo maggiore solidità e almeno da un paio di mesi è diventato uno dei titolari di questa squadra. I numeri gli stanno dando ragione: ad Istanbul ha tenuto in piedi la qualificazione biancoceleste siglando il gol del pareggio, rischiando di segnare anche la seconda rete a pochi minuti dal termine. Nelle ultime uscite il tecnico emiliano fatica a fare a meno di lui, quando non scende in campo è soltanto perché il giudice sportivo si è visto obbligato a fermarlo per squalifica.

Nella altalenante Serie A che la Lazio sta disputando questa stagione Sergej è una delle novità che strappano il sorriso. Impressionante la sua prestanza fisica, ma il ragazzo fa vedere ottime cose anche palla al piede. Non scontato per un gigante di 1 metro e 92 centimetri. Proprio stazza da gigante gli sta valendo un importante primato in campionato: Milinkovic-Savic, sottolinea Opta Sports, è il calciatore che ha vinto più duelli aerei rispetto all'intera Serie A, 88 per la precisione. Non solo colpi di testa però, Sergej sta dimostrando di poter giocare in qualsiasi ruolo del centrocampo con alti profitti, da interno nella mediana a tre fino ad atipico trequartista nel 4-2-3-1. Un centrocampista che può soltanto crescere, e se queste sono le premesse in futuro ci sarà da leccarsi i baffi.

Gian Marco Torre

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