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ESCLUSIVA. Diaconale: “Stadio? A breve incontro col Comune. Prima pietra Roma non sarà marzo. Inzaghi? Impegno serio”

DIACONALE STADIO LAZIO – La redazione de ‘lazionews.eu’ ha contattato in esclusiva il responsabile della comunicazione della Lazio Arturo Diaconale…

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pubblicato il 7/12

DIACONALE STADIO LAZIO – La redazione de ‘lazionews.eu‘ ha contattato in esclusiva il responsabile della comunicazione della Lazio Arturo Diaconale, nel”day after” dell’ok dato alla Roma, per far chiarezza sul progetto dello “Stadio delle Aquile”, bocciato nel 2005 e tornato in voga di recente. Ecco l’intervista integrale:

La Roma ha ottenuto il sì. Quanto questo può influire e, perché no, velocizzare l’iter della Lazio? 
“Per l’iter, la Lazio adesso chiederà un incontro ufficiale al Comune, nel corso del quale ripresenterà e ribadirà il progetto che era già stato presentato nel 2005 e a quel punto si aspetterà dal Comune la reciprocità, cioè un trattamento analogo a quello ricevuto dalla Roma. Quindi, il fatto che la Roma possa avviare le procedure per la formazione del suo stadio dovrebbe favorire anche la formazione dello stadio della Lazio”.

Quali saranno le prossime mosse? La nota congiunta dei consiglieri comunali di ieri può mettere pressione al Comune?
“Sicuramente è un’iniziativa lodevole e mi auguro che possa contribuire a spingere il Comune ad accelerare tutte quante le procedure”.

Nel 2005, sotto la giunta Veltroni, il progetto di Lotito sulla via Tiberina venne bocciato per problemi idrogeologici. Cosa è stato fatto o anche solo pensato per risolverli?
“Noi dobbiamo verificare l’esattezza di questi vincoli e se continuano ad esserci o meno. Dobbiamo cioè rifare la stessa procedura e siccome vincoli analoghi c’erano per lo stadio della Roma, vogliamo capire come sono stati superati, quei vincoli e gli altri, e come si possa adottare la stessa procedura per superare i vincoli che ci sono per lo stadio della Lazio. Serve riconsiderare, riaprire il discorso sullo stadio della Lazio”.

La tifoseria avrebbe voluto la ristrutturazione del Flaminio, mentre la società, giustamente, vorrebbe garantire un’ampia area per i parcheggi, cosa possibile solo in periferia. Ma la necessità di creare, inoltre, una stazione ferroviaria, non rischia di rallentare drasticamente l’intera realizzazione?
“Vengono riconfermate tutte quante le indicazioni contenute su quel progetto”.

Se la Roma porrà la prima pietra a marzo, quando è sensato ipotizzare la prima pietra biancoceleste?
“Questo è difficilissimo poterlo stabilire, così come è difficile stabilire che la Roma possa porre la prima pietra a marzo. Mi sembra che siamo sul piano delle speranze, più che sul piano delle certezze. Quindi dipende tutto quanto dall’iter procedurale che verrà realizzato. Mi auguro che tutto quanto avvenga al più presto e che la costruzione dei due stadi possa essere all’unisono”.

La capienza dello Stadio delle Aquile sarà di 45-50 mila posti. Il prezzo dei biglietti resterà alla portata di tutti o lieviterà come accaduto nel caso della Juventus?
“Questa è una domanda a cui non sono in grado di rispondere, perché poi nel frattempo sono passati degli anni, è cambiato il tempo… Quindi non saprei dare una risposta sulla faccenda del prezzo dei biglietti del futuro Stadio delle Aquile. Non ho la palla di vetro e non sono in grado di fare previsioni”.

Quando il progetto stadio decollerà, sarà accompagnato da attività parallele di marketing e di potenziamento e sviluppo internazionale del brand Lazio? Penso soprattutto a mercati in espansione come quelli del Sudamerica, Cina, India, Sudafrica o Europa dell’Est.
“Certamente lo sviluppo internazionale è un’attività ed un impegno che è preso dalla società, tanto più che la Lazio è impegnata su tornei internazionali, adesso l’Europa League, speriamo il prossimo anno di saltare anche di categoria, e quindi ci sarà un impegno sicuramente sul potenziamento del brand a livello internazionale. I modi e le forme verranno decisi di volta in volta”.

Inzaghi ha detto di voler essere il primo allenatore del nuovo stadio. E’ una dichiarazione d’amore a vita o ha fiducia nella rapidità di realizzazione del progetto?
(ride, ndr) “Io mi auguro che sia comunque una dichiarazione di fedeltà a dei colori, ad una squadra e ad una società. È una dichiarazione che conta, che pesa, che vale. È un impegno serio”.

Giordano Grassi

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