ESCLUSIVA. Cardoselli, la gioia del papà: "È laziale, per lui è un sogno". E con Di Canio..

Pubblicato 
martedì, 11/04/2017
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

ESCLUSIVA LAZIO CARDOSELLI PAPÀ - Sembra un weekend normale. Un classico sabato di aprile. C'è il sole, fa caldo e a Formello gioca la Lazio Primavera. Gli aquilotti affrontano il Latina e archiviano la pratica già nel primo tempo, mettendo il risultato al sicuro sul 2-0 (finirà poi 3-0). Vanno negli spogliatoi, sono soddisfatti. Tra di loro c'è Cardoselli, che viene sostituito durante l'intervallo. "Cassio, devi andare con la prima squadra - gli spiega mister Bonatti - Ti ha chiamato Inzaghi". Gli brillano gli occhi. Il cuore comincia a pulsare. Rimane in ritiro a Formello, dorme con tutti gli altri, con chi di solito osserva la domenica in televisione. "Sono contento perchè l'hanno accolto tutti bene - ci racconta in esclusiva il padre Guido, laziale dalla nascita anche lui - Inzaghi già lo conosceva, così come molti altri giocatori. Spesso li affrontava nelle partitelle d'allenamento a Formello". Poi la colazione, la rifinitura, la riunione tecnica e il viaggio in pullman verso l'Olimpico. Con 30mila tifosi sugli spalti e uno in più in panchina. E poi la partita. Sfortunata per la Lazio, che ha dovuto fare i conti con un grande Napoli. Peccato, il giovane classe '98 avrebbe sperato in un esito diverso. Ma per una volta il risultato passa in secondo piano.

SOGNO - Peccato, il giovane classe '98 avrebbe sperato in un esito diverso. Ma per una volta il risultato passa in secondo piano. "Era il suo sogno fin da bambino - continua Guido - Non si aspettava la convocazione. E pensare che martedì scorso ha visto il derby di Coppa in Distinti". Latte, biscotti e lazialità. Tra valori e idoli. Come un certo Paolo, che di cognome fa Di Canio: "Cassio stava sulle mie spalle a Formello, alla presentazione di Di Canio". Un giorno speciale. Per lui ma anche per tutta la famiglia: "Ieri eravamo allo stadio anche noi. È stata un'emozione immensa, che ripaga i tanti sacrifici fatti in questi 10 anni. Ma si è meritato tutto da solo, con impegno, disponibilità voglia di lavorare. E da domani continuerà a fare lo stesso, sempre mantenendo i piedi per terra".

PRIMAVERA - Ora quindi testa al campo. Con un obiettivo chiaro e ben preciso: le Final Eight. Un traguardo già raggiunto dalla Lazio, che comanda il proprio girone (A) nel campionato Primavera. Merito di tutti. A partire da mister Bonatti: "Mio figlio me ne parla sempre bene, è bravo a tenere alta la tensione all'interno dello spogliatoio". Ma anche grazie allo stesso Cassio, che dopo un inizio di stagione difficile si è imposto nelle gerarchie biancocelesti: "Ha pagato l'infortunio al collaterale. È stato tre mesi fermo e ha dovuto aspettare per riprendere la forma migliore. Poi è cresciuto e Bonatti l'ha messo subito dentro". Da fine gennaio non è più uscito dal campo. E 4 sono le reti messe a segno finora. Duttilità al servizio della squadra. Tecnica, corsa e generosità per i suoi compagni. Per un simbolo, che spera di difendere il più a lungo possibile. "Lui è nato laziale e vuole continuare a indossare questa maglia", la chiusura di Guido Cardoselli, che noi ringraziamo per la disponibilità.

Riccardo Caponetti

Non perdiamoci di vista, seguici!
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram