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Esclusiva. Ledesma: “Candreva? Non è come lo descrivono. Con Klose c’è stata poca chiarezza”

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Il centrocampista rivela: “A mezzanotte ho festeggiato il 26 maggio…”

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ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Il 26 maggio non è una data qualsiasi a Roma. Esattamente tre anni fa (2013, ndr), la Lazio di Petkovic vinceva la Finale di Coppa Italia contro i giallorossi, in una partita che è entrata di diritto nella storia del calcio e dei laziali. Uno dei protagonisti di quella gara è stato Cristian Ledesma, che, in esclusiva dalla redazione di Lazionews.eu, ha raccontato i suoi ricordi legati a quel trionfo: “Mi ricordo benissimo che giorno è oggi, ieri ho aspettato la mezzanotte al Lazio Club Terracina e festeggiato con i tifosi. Non potrà mai dimenticare la settimana prima, è stata molto intensa. Qualche aneddoto? Il più importante è che la società aveva organizzato un pranzo con tutte le famiglie il giorno prima della sfida. E’ stato fondamentale per noi, ci ha dato una carica incredibile. Eravamo tutti uniti e questo ci ha dato la convinzione giusta. I tifosi della Lazio sono importantissimi, sono stati sempre presenti anche nei momenti più difficili, sono contento per avergli regalato quella vittoria”.

Il centrocampista, poi, si sofferma sulla Lazio attuale e su alcuni temi caldi:

Spero Candreva rimanga. Sento dire che è un tipo isolato, ma non è così, sono solo fesserie. Nei momenti di difficoltà purtroppo si è sempre puntato il dito contro di lui. Antonio, però, ha sempre fatto la differenze, è sempre propositivo in campo. E’ un ragazzo molto simpatico e solare. – un altro giocatore con le valigie in mano è BigliaDa tifoso spero che neanche lui vada via. Un suo possibile sostituto? Dipende da cosa ha in mente la società, anche in riferimento all’allenatore. Prima di parlare di questo ci deve essere un progetto, ovviamente a lunga scadenza e non a breve termine”.

L’italo-argentino è stato allenato in Nazionale da Prandelli:

Lo conosco poco, l’ho avuto in Nazionale. Il suo curriculum parla chiaro, ha lavorato bene in Nazionale e soprattutto alla Fiorentina. Ha cambiato spesso modo di giocare, questo dipende dai giocatori a disposizione”.

Sulla vicenda Klose:

“Se si sono parlati non sono stati chiari. Parlo per esperienza personale, io già mesi prima sapevo quale fosse la mia situazione e avevo già deciso che fare. Bisogna sapere la propria condizione, che non cambia da un giorno all’altro. Secondo me non sono stati chiari e lo dimostrano queste esternazioni fatte“.

Conclude parlando del suo futuro, magari alla Lazio da dirigente

Io penso a giocare, mi sento un giocatore. Io vorrei tanto allenare i bambini piccoli quando smetterò. Un futuro da dirigente alla Lazio? Dipende dal progetto e da cosa andrei a fare. La Lazio sarebbe l’ideale per me, ci tengo tantissimo. Sarei felice, poi, di ricambiare qualcosa al di fuori dal campo, perchè mi ha dato tanto. Però non tanto per, solo se c’è un’idea precisa e un ruolo preciso”.

Riccardo Caponetti

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