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ACCADDE OGGI. Dal gol di Inzaghi a quello di Calori: la Lazio è Campione d’Italia

ACCADDE OGGI LAZIO – 17 anni fa i biancocelesti vincevano dopo 26 anni il secondo scudetto della loro storia…

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ACCADDE OGGI LAZIO – “Sono le 18.04 del 14 maggio del 2000: la Lazio è Campione d’Italia”. Queste le parole che Riccardo Cucchi usa al termine di una giornata al cardiopalma, dopo la quale gli uomini di Eriksson alzano al cielo il titolo della Serie A. I biancocelesti scendono in campo contro la Reggina, che non ha più nulla da chiedere al campionato. Nonostante ciò, i tifosi granata si presentano in 2500 all’Olimpico sventolando bandiere a favore dell’altra squadra della Capitale. La situazione è delicata. La testa dei giocatori in campo e dei sostenitori sugli spalti va a Perugia dove si stanno sfidando la compagine umbra e la Juventus, attualmente prima in classifica con due punti in più rispetto ai capitolini.

LA GARA – Il match si sblocca al 33′, quando la Lazio va in vantaggio grazie al rigore realizzato da Simone Inzaghi. Quattro minuti più tardi arriva il raddoppio: Pancaro si procura un secondo penalty realizzato da Veron. E se a Roma la partita sembrerebbe essere chiusa, il risultato a Perugia è ancora bloccato sullo 0-0.

IL TEMPORALE A PERUGIA – Improvvisamente a 200 km di distanza dalla Capitale si scatena un violentissimo temporale che rende il campo di gioco impraticabile. Intanto al 59′ Simeone sigla la terza marcature laziale. A Roma, la partita si appresta alla sua conclusione senza ulteriori emozioni, ad eccezion fatta per la sostituzione di Mancini al 74′ che vuol dire il suo addio al calcio giocato. Da Perugia arriva la notizia che dopo 45 minuti di sospensione si può riprendere la gara: le condizioni del manto erboso appaiono migliori rispetto a prima.

IL BOATO17.17. Un boato scuote l’Olimpico. I tifosi della Lazio, entrati in campo, esultano al gol di Calori. La Juventus sta perdendo. In questo momento i capitolini sarebbero Campioni d’Italia, ma la partita non è ancora finita e la paura del pareggio non fa proferire parola ai biancocelesti.

L’APOTEOSI – Alle 18.04 dagli altoparlanti dell’Olimpico che trasmettono la partita della Vecchia Signora, il radiocronista sancisce la fine del match. La Lazio vince lo Scudetto, dopo 26 anni è nuovamente sul tetto d‘Italia. La gioia è indescrivibile. Sia alcuni giocatori che il Presidente Cragnotti sono sommersi dagli abbracci dei presenti.

LA FESTA – Le partite sono finite, ma non è ancora tempo di andare a casa. La festa si sposta al Circo Massimo dove oltre 300.000 tifosi attendono la squadra che non riuscirà a scendere dal bus causa l’oceano di gente presente. Delirio biancazzurro, il sogno è realtà.

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