Ballotta non ha dubbi: "Strakosha è il portiere del futuro"

Pubblicato 
martedì, 28/03/2017
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

BALLOTTA LAZIO - "Strakosha ha i numeri per fare il titolare". Marco Ballotta, che di portieri se ne intende, non ha dubbi circa il futuro del portiere albanese. L'ex numero 1 della Lazio - intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air - si sofferma anche su altri temi:

Si parla di una Serie A che potrebbe iniziare il prossimo 13 agosto. E' un'idea giusta?

"Purtroppo i tifosi non contano più come una volta, nel calcio prevalgono gli interessi televisivi. Si gioca un po' a tutti gli orari e questo penalizza proprio i tifosi che sono quelli che mandano avanti in calcio. Non è una scelta che mi trova molto d'accordo ma non credo ci si possa opporre a questi meccanismi più di tanto."

Parlando invece di Lazio, i biancazzurri sono attesi da una settimana cruciale. Come ci arriva la squadra di Inzaghi?

"Per la Lazio parlano i numeri, è chiaro che dopo aver fatto tanto tutto l'anno si arriva a questi momenti decisivi per un'intera stagione. La Lazio non può sbagliare dal punto di vista mentale e da questi appuntamenti cruciali si potrà valutare la crescita effettiva di una squadra che finora ha fatto più che bene."

Simone Inzaghi è la più bella sorpresa della Serie A?

"Sinceramente non mi aspettavo potesse fare subito così bene, ma lui è uno che vive di calcio e ha saputo riversare nel lavoro questa sua grande passione. Ha subito compreso le necessità della squadra, della società e della città, e sta esprimendo tutto il suo valore, anche se non credevo riuscisse a farlo così velocemente."

Strakosha può essere il portiere del futuro per la Lazio?

"Nel calcio di oggi in ogni rosa ci vogliono due, se non addirittura tre, portieri di livello. Non c'è più un titolare inamovibile e la sua riserva, servono due elementi alla stessa altezza. Il prossimo anno Strakosha ha i numeri per fare il titolare, ma gli serve un'alternativa di valore per permettere alla Lazio di restare ai piani alti della Serie A, dove si è reinsediata quest'anno."

Parolo, Immobile e Hoedt saranno impegnati in Nazionale questa sera. Come giudichi la loro stagione alla Lazio?

"Credo che al di là dei meriti dei singoli sia la forza del gruppo che sta portando lontano la Lazio. Il contesto giusto permette ai singoli di dare il massimo, non si passa da brocchi a fenomeni nel giro di una stagione. Anche nel rendimento migliorato di questi elementi sono grandi i meriti di Simone Inzaghi."

Prima il Sassuolo, poi il derby: quale sarà il giusto approccio per questi impegni?

"Da qui alla fine tutte le partite saranno cruciali, la squadra dimostrerà se è davvero o no preparata per gli appuntamenti importanti. Non si può puntare su una singola partita, se si sbaglia col Sassuolo si dovrà poi rincorrere, ogni match andrà giocato come una finale. Il derby non può condizionare un'intera stagione per la quale si lavora da un anno intero."

Da qui alla fine del campionato ci saranno stravolgimenti nella classifica di Serie A?

"Vedo gerarchie abbastanza definite, con le prime tre ormai con un altro passo e Lazio, Inter, Atalanta e Milan a giocarsi un posto in Europa League."

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