STADIO OLIMPICO. LAZIO, il Coni abusa di una posizione di potere

Pubblicato 
venerdì, 24/06/2011
Di
Redazione Lazionews.eu
Tempo di lettura: 2 minuti

STADIO OLIMPICO. LAZIO, il Coni abusa di una posizione di potere

Con un comunicato ufficiale sul proprio sito internet la Lazio risponde al Coni...

(foto Getty Images)

 

COMUNICATO STAMPA

Il Prefetto di Roma ha convocato oggi 24 giugno 2011, alle ore 13, la Lazio ed il Coni (Coni Servizi s.p.a.) allo scopo di indurre le parti alla ripresa di un dialogo che possa porre fine all’attuale situazione di conflittualità, che penalizza la tifoseria laziale e l’intera città di Roma, con evidenti possibili ripercussioni anche sull’ordine pubblico.

Il Presidente della Lazio si è presentato puntualmente, esprimendo al Prefetto il proprio apprezzamento per la tempestiva sensibilità dimostrata; alle ore 14 la riunione si è sciolta perché il Coni non si è presentato, senza neppure inviare una parvenza di giustificazione, confermando la sua insofferenza per gli interventi delle istituzioni, già manifestata nella giornata di ieri, e la sua paura per il confronto con l’interlocutore.

Il Presidente dott. Lotito ha manifestato al Prefetto le ragioni che hanno determinato la situazione attuale, illustrando documentalmente le ragioni della Lazio, che il Coni pretende di ignorare, ritenendo di potere abusare della sua posizione di potere derivante dall’essere proprietario dell’unico stadio di calcio esistente a Roma.

Il Coni è ente pubblico, di appartenenza al 100% del Ministero dell’Economia, e non può, quindi, non rispondere agli interventi delle istituzioni, che invece considera addirittura “mancanza di rispetto”.

Il Coni è ente preposto alla tutela dello sport, e non può far correre alla Lazio - una delle due squadre romane, classificatasi nei migliori posti ed impegnata in tornei internazionali - il rischio di essere esclusa dal massimo campionato di calcio per realizzare, con il nuovo contratto per la stagione sportiva 2011-2012, pretese giuridicamente infondate, economicamente vessatorie, gestite con metodi contrari alle regole del mercato europeo ed internazionale.

 

La Lazio ringrazia il Prefetto di Roma ed invita tutte le istituzioni, locali e dello Stato, ad intervenire nella vicenda per indurre il Coni ad abbandonare un comportamento i cui aspetti sono divenuti preoccupanti e rischiano di provocare una profonda frattura nello sport nazionale.

 

S.S. Lazio S.p.A.

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