Felipe Anderson, da un'estate da protagonista alla richiesta di cessione: la cronistoria

Pubblicato 
giovedì, 08/02/2018
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

Pubblicato il 07/02/2018

FORMELLO ANDERSON - La Lazio si sta allenando, ma Felipe Anderson non c'è. Una normale seduta di scarico in palestra per lui. Tutto lecito, ma con riserva, specie se da quasi 48 ore si susseguono voci circa una rissa sfiorata col tecnico Simone Inzaghi, con frasi come "Con me non giochi più" da parte del tecnico o "Tanto te la prendi sempre con me", firmata Anderson.

ESTATE - La scorsa estate la Lazio ha rifiutato numerose offerte per il fantasista brasiliano, decisa a puntare ciecamente sulle sue qualità. Poi, dopo l'amichevole col Bayer Leverkusen, la pubalgia priva i campi di calcio del talento di Anderson per quasi cinque mesi. Nel frattempo, esplode Luis Alberto, diventando l'epicentro del nuovo 3-5-1-1 di Inzaghi.

IL RIENTRO - Avendo comunicato a società e tecnico, a chiare lettere, di non avere più alcuna intenzione di giocare esterno destro a tutto campo come nella seconda parte della scorsa stagione, gli spazi per Felipe Anderson si riducono considerevolmente. Concorrenza con Nani, per il ruolo di vice-Luis Alberto: troppo poco per un giocatore della sua caratura. Il rientro del brasiliano, però, è col botto. Subito gol, assist, spettacolo e giocate di alto profilo. La pubalgia sembra alle spalle e qualcuno già si domanda come si possa tenerlo fuori.

LA FLESSIONE - Poi, come spesso accade, calano le tenebre. Cinque mesi lontano dai campi non sono uno scherzo per nessuno, neanche per uno come Felipe. Le prestazioni al di là di ogni più rosea aspettativa lasciano via via spazio a prove incolori: un normalissimo scotto da pagare dopo una lunga assenza. Così, Inzaghi si trova costretto, in un paio di occasioni, a rimetterlo esterno di centrocampo. Malumori. Nel frattempo, si vocifera anche di qualche parolina di troppo e di una richiesta di cessione avanzata già in questo gennaio, con tanto di offerte consegnate a Lotito Tare (giudicate dal duo dirigenziale biancoceleste, però, troppo poco vantaggiose).

IL TRACOLLO - Si arriva a Milan-Lazio di campionato: Inzaghi vuole provare a vincerla e getta nella mischia Anderson per quasi tutto il secondo tempo, ma il brasiliano stecca alla grande. Segue poi la gara fotocopia di Coppa ItaliaAnderson parte addirittura dall'inizio, ma non incide ed il tecnico piacentino è costretto a sostituirlo. Trapela intanto qualche spiffero: raccontano di un Felipe nervoso, triste, amareggiato, che non si sta vivendo affatto bene questa situazione. I tifosi provano a spronarlo, ma è la goccia che fa traboccare il vaso.

LAZIO-GENOA - Al minuto 70 della gara col GenoaInzaghi getta nella mischia ancora una volta Felipe Anderson. Largo a destra, però, perché nel frattempo entra anche Nani (e in campo c'è anche Luis Alberto). Il brasiliano, che verrà spostato poi a sinistra nei minuti finali dopo l'avvicendamento Lukaku-Patric, appare sin da subito svogliato. I timidi fischi al momento del suo ingresso in campo si trasformano ben presto in una fragorosa prassi che accompagna ogni suo tocco di palla. Anderson perde la lucidità, non cerca più l'uno-due, ma tenta solo ed esclusivamente incursioni personali, finendo col perdere pressoché sempre il controllo della sfera.

POST-GARA - Entriamo quindi in "epoca recente", e cioè il post-gara di Lazio-Genoa, raccontato da TV e giornali nazionali tra ieri sera e stamattina. Concordano un po' tutti: Anderson corre scuro in volto negli spogliatoi. Inzaghi lo raggiunge, e lo apostrofa: "Tu con me non giochi più". Il brasiliano risponde stizzito: "Tanto te la prendi sempre solo con me". Qualche insulto, tanto nervosismo, si parla di uno scontro verbale che quasi si trasforma in contatto fisico. Intervengono alcuni componenti dello staff e Lucas Leiva, col mister che si rivolge all'ex Liverpool: "Vedi di farlo ragionare".

LA GIORNATA ODIERNA - La bomba ad orologeria non poteva non esplodere. Ci aveva provato Arturo Diaconale a limitare l'accaduto ad un normale episodio di spogliatoio come infiniti altri. Nessuna tensione, nessuna problematica, solo l'amarezza per la sconfitta interna e per un'occasione d'oro gettata al vento. Allarme rientrato? Macché. Alle 15.00 inizia l'allenamento della Lazio e Felipe Anderson non è presente sui campi di Formello, suscitando così la preoccupazione dei tifosi biancocelesti. Neppure al pranzo di mezzogiorno il brasiliano era presente. È arrivato però in un secondo momento, ha fatto delle cure e poi è andato in palestra.

RICHIESTA DI CESSIONE - Nel campo delle notizie dalla non comprovata veridicità, si è fatta spazio anche quella di una richiesta di cessione, nel prossimo giugno, avanzata da Felipe Anderson alla dirigenza biancoceleste. Gli esperti di mercato lo accostano con una certa insistenza ad Inter Napoli, mentre sembrano aver perso quota le piste inglesi e spagnole. Diaconale ha parlato, tuttavia, di un Anderson al centro del progetto Lazio. Anche qui, qualcosa non torna.

Giordano Grassi

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