Figc, Tommasi: "Vogliamo capire i possibili scenari futuri", Malagò: "Pronti a dare un contributo"

Pubblicato 
venerdì, 19/01/2018
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

FIGC DAMIANO TOMMASI - In programma oggi c'era l'incontro tra i due candidati alla presidenza della Figc, Damiano Tommasi e Cosimo Sibilia ed incontro è stato. Due ore di chiacchierata il cui obiettivo era schiarirsi un pò le idee in vista delle prossime elezioni. Queste le dichiarazioni dell'ex calciatore, ora candidato alla presidenza della FIGC, rilasciate all'ANSA.

SCENARI FUTURI - "Oggi abbiamo chiacchierato del futuro della Figc: con me presidente la Federcalcio avrebbe determinate caratteristiche, vogliamo capire cosa accadrebbe con gli altri candidati alla guida. Al momento non stiamo facendo calcoli, ma vogliamo capire i possibili scenari futuri. Per questo ci confrontiamo in modo corretto per trovare dei punti in comune. Lunedì abbiamo un consiglio direttivo all'Aic, quindi ci interessava avere un quadro completo dell'attuale situazione, che mi sembra permanga quella dei giorni scorsi. Io più vicino a Gravina? Noi abbiamo un candidato, che sono io, e non vogliamo dimenticarlo."

L'INTERVENTO DI MALAGÒ - Intanto sull'argomento, in particolare sulle difficoltà nel raggiungere un accordo sul nome del prossimo presidente della Figc, si è espresso anche il Presidente del Coni che ai microfoni di Sky ha detto: "Sono mesi che sostengo che la situazione avrebbe portato a questo tipo di problemi. Chi conosce il sistema non si può stupire. Commissariamento della Figc? Ancora non si è trovata una soluzione alla governance. Non solo, la serie A non si è espressa per un candidato alla presidenza della Figc. Se ci sono dei problemi che internamente non si risolvono, noi siamo felici di poter dare un contributo. Ma questo non significa prevaricare, significa solo voler dare il proprio aiuto. Si sta discutendo per risolvere i problemi all'interno del mondo del calcio: devi tenere conto sia della Juventus, che è un grande club di fama mondiale, sia delle piccole realtà regionali. In mezzo ci sono i giocatori, gli arbitri e gli allenatori. È quello che fa il Coni, abbiamo centinaia di migliaia di tesserati".

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