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Lazio, gennaio per ripartire: tra riflessioni, fattore Olimpico ed il mercato

LAZIO RISCATTO GENNAIO CALCIOMERCATO – Il day after. L’analisi a freddo di una prima parte di stagione…

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Pubblicato il 23/12

LAZIO RISCATTO GENNAIO CALCIOMERCATO – L’obbligo di ripartire. Di riscattarsi quanto prima. Per i tifosi, per la storia e per lei stessa. Con umiltà ed intelligenza. La Lazio deve rialzare al più presto la testa, dopo la pesante sconfitta contro l’Inter (3-0).

NIENTE DRAMMI – Non è tutto da buttare. Guai a pensare il contrario. La Lazio arriva al giro di boa a 34 punti, con la possibilità di girare a 37 (se dovesse battere il Crotone). Numeri importanti, dati che nessuno avrebbe mai previsto. La banda Inzaghi ha lavorato molto. É nata lo scorso anno a Norcia. È ripartita da Auronzo, tra lo scetticismo generale dell’ambiente, passando per la Germania fino ad arrivare a Formello. I biancocelesti stanno raccogliendo quando seminato. Nessuno gli ha mai regalato nulla. Immobile e compagni hanno combattuto per ottenere le 10 vittorie in campionato. Non sono state frutto del caso. Hanno sudato per conquistare i 34 punti attuali in classifica. Incassando critiche e rispondendo sul campo. Una dopo l’altra. Da veri atleti, da grandi uomini.

BESTIE NERE – Milan, Juventus, Roma ed Inter. La Lazio doveva vincere almeno una di queste gare. O quantomeno fare punti. E invece è sempre tornata a casa con le tasche vuote. Per sfortuna, poca personalità, forza degli avversari e tanti errori individuali. In campo però nessuna di queste bis si è dimostrata più forte: “Non siamo stati inferiori a nessuno”, ha tuonato capitan Biglia qualche settimana fa. Solo ieri, nel secondo tempo (non è un caso) contro i nerazzurri, i biancocelesti hanno subito la manovra avversaria. Il Milan passò in vantaggio al termine del primo tempo su un errore, abbastanza grossolano ed inusuale, di Parolo. Raddoppiò su rigore. La Juventus sfruttò uno stop non riuscito di Biglia per passare in vantaggio a metà ripresa. E nel derby? Inutile ripeterlo, se n’è parlato già abbastanza. Bisogna fare mea culpa in primis. Poi fare un bel respiro, tirare il petto in fuori e ricordarsi la maglia che si indossa. Il resto verrà da sè.

TRA MERCATO E OLIMPICO – Gennaio sarà un mese decisivo. Difficile, intenso e suggestivo. La rinascita dell’Aquila passa dal primo mese dell’anno. Crotone e Atalanta in casa, Juventus a Torino e Chievo di nuovo in casa. I biancocelesti giocheranno tre delle prossime quattro gare di A (nei primi 31 giorni del 2017) all’Olimpico, davanti alla propria gente. Tre sfide da non sbagliare. Tre incontri a cui potrebbero partecipare dei nuovi acquisti. Uno sicuro, magari anche un paio: tutto dipenderà dalle cessioni. La società si muoverà per completare l’attacco, con Djordjevic e Keita (in Coppa d’Africa) in uscita. Gabbiadini è il sogno, Muriel e Depay le suggestioni. Cerci e Ntep, come sostituti del senegalese, le piste più facilmente percorribili. Con Paloschi che sembrerebbe essersi tirato fuori. Tanti nomi, tutti con caratteristiche diverse. A seconda della cessione che si effettuerà, Tare deciderà il profilo su cui puntare. Che magari il torrone porti consiglio?

Riccardo Caponetti

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