Esclusiva. Il caso di Keita: segna ma non firma, via a gennaio?

Pubblicato 
mercoledì, 09/11/2016
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

Pubblicato il 6/11

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU -  Un gol per ammutolire il 'San Paolo'. Un destro secco per far gioire il popolo biancoceleste. Una giocata che vale più di un punto. Keita non è più un bambino. È cresciuto, sia mentalmente che tatticamente. Sa interpretare le partite: soffre quando c'è da soffrire, punta l'uomo quando c'è la possibilità. Sta attraversando un importante processo di maturazione, la condizione necessaria per diventare un top player a livello europeo. "Continuo a lavorare giorno dopo giorno - spiega nel post gara di Napoli - Voglio migliorare sempre". Mentalità, voglia e talento. Non sembra mancare nulla. Da jolly da usare per spaccare le partite a elemento imprescindibile. Il passo è stato breve, Inzaghi l'ha sempre saputo. L'errore più grande ora sarebbe quello di fermarsi, di adagiarsi sui tanti elogi. Serve continuità, servono gol ed assist per la causa.

VIA A GENNAIO? - Il rovescio della medaglia. Keita incanta in campo e impressiona gli addetti ai lavori. Le pretendenti aumentano. Il telefono del suo agente squilla in continuazione. La tregua, sancita dopo il caso scoppiato in estate, sembrerebbe aver vita breve. Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, il senegalese non avrebbe infatti intenzione di rinnovare il proprio contratto con la Lazio, in scadenza nel 2018. A gennaio, quando partirà per la Coppa d'Africa, si  tornerà a parlare del suo trasferimento, con il procuratore Calenda pronto a portare a Lotito offerte da 20 milioni di euro. A quel punto toccherà al presidente (che lo valuta 30 milioni) scegliere la linea da seguire. In estate ne aveva rifiutati 25 dal Monaco, ma il tempo passa e il 21enne il prossimo giugno potrebbe sfruttare l'articolo 17 e liberarsi ad una cifra irrisoria. La società biancoceleste proverà in tutti i modi ad ottenere la firma dell'ex Barcelona, anche aumentando l'offerta. La situazione però rimane molto delicata. Non bisogna forzare la mano, non bisogna arrivare allo scontro. Bisogna fare il bene della Lazio.

Riccardo Caponetti

 

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