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Senti chi parla…della Lazio. Tecca: “Un plauso alla Nord che ha omaggiato Totti”

SENTI CHI PARLA…DELLA LAZIO – La nuova rubrica di Lazionews.eu. “Senti chi parla…della Lazio” è lo spazio quotidiano…

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SENTI CHI PARLA…DELLA LAZIO – La nuova rubrica di Lazionews.eu. “Senti chi parla…della Lazio” è lo spazio quotidiano dedicato ai commenti, ai pensieri e alle riflessioni dei giornalisti, speaker radiofonici e opinionisti del mondo Lazio.

Massimo Tecca, giornalista di Sky Sport, a Romanews.eu.

SULLA TIFOSERIA LAZIALE – “L’ironia e lo sfottò non fanno male, soprattutto in una città come Roma. Domenica ho commentato quello che è successo a Udine che secondo me non esiste. Muriel non ha fatto niente di provocatorio ed offensivo o che potesse giustificare mani al collo di Danilo o spinte continue di Jankto. Muriel non ha mai reagito, questo per dire che non dobbiamo esagerare nel togliere al calcio le manifestazioni che lo hanno fatto diventare popolare e fatto diventare di facile presa per i ragazzi. Grande plauso ai tifosi della Lazio, anche se in passato hanno avuto dei momenti di scontro, hanno ringraziato un avversario, che ha fatto tanto per il calcio nella città di Roma. I derby li ha vinti, li ha persi,Totti da parte sua è stato vicino alla Lazio nell’episodio riguardante Gabriele Sandri ed ha sempre manifestato rispetto che oggi evidentemente gli è stato restituito”.

Stefano De Grandis, giornalista di Sky, ha parlato a Sky Sport 24.

SU LAZIO-INTER – “E’ difficile pensare che l’Inter abbia la convinzione di fare ancora qualcosa: al Milan basta una vittoria per arrivare in Europa, e l’Inter giocherà oltretutto senza il suo centravanti, che può essere discusso o no, ma è un punto di riferimento assoluto per la squadra e per l’attacco. Possono anche fare una bella partita, ma anche le dichiarazioni di Ausilio non aiutano a creare un clima di serenità”

Giuseppe Cruciani, giornalista e commentatore sportivo, è intervenuto a Radio Incontro Olympia.

20“Ho vissuto la finale senza sussulti. Non ho visto il palo di Keita al primo tempo, sono arrivato tardi a casa. Forse nel secondo tempo su quella palla smanacciata da Neto potevamo riaprire la gara però la Lazio non ha mai dato l’impressione di rientrare. La partita nasce male quando la Juve perde con la Roma. I bianconeri si sono rilassati con i giallorossi e non perdono mai due partite di seguito. Ci serve un pizzico di maturità in più per essere una squadra da prima fascia. Dispiace aver vinto i derby e non la Coppa ma credo che anche con un Napoli in finale la Lazio non avrebbe avuto molte chances. La Lazio ha fatto un ottimo campionato: ha superato la Roma e le ha impedito di vincere un trofeo. La stagione non è finita: se battiamo l’Inter e arriviamo quarti è un’ottima annata. Non dobbiamo arrivare quinti, dobbiamo battere questa Inter disastrata senza nemmeno Icardi. Se la Lazio gioca una partita normale vincerà”.

Mario Sconcerti, il giornalista e commentatore sportivo, a seguito della finale di Coppa Italia, si è espresso in maniera positiva nei confronti di Inzaghi e della Lazio. Queste le parole pronunciate a Rai Sport:

Devo dire di essere stato colpito ulteriormente da Inzaghi questa sera. Sono convinto che il futuro sarà suo. Ragazzo capace, che sa tenere un gruppo unito. Mi è sembrato di rivedere il primo Allegri quello di Cagliari. La Lazio ha disputato una stagione meravigliosa e questa sconfitta non gli leva assolutamente niente”.

Fabio Caressa, commentatore sportivo e giornalista, ha parlato a Sky Sport.

JUVE E TRIPLETE –  “Bisogna rimettere le cose nelle giuste posizioni. La Juve ha avuto un piccolo calo, anche due anni fa contro il Parma di Donadoni. E’ impossibile tenere la concentrazione che ha tenuto la Juventus per sempre. Rischi di arrivare esaurito agli appuntamenti chiave. Che la Lazio non si aspetti un momento di pausa domani sera. La Roma ha fatto un dispetto da derby alla Lazio. Non credo che perdano due partite di fila. Ha il 99,9 periodico di possibilità di vincere il campionato, è favorita contro la Lazio in Coppa Italia, sfavorita contro il Real Madrid. Turn over? Obbligato. Contro la Roma tornando indietro giocherebbero Dybala e Mandzukic. L’applicazione dei giocatori nel secondo tempo è stato il problema, sono andati un po’ giù di testa. Comunque sia la Juve ne ha vinte 32 su 33. Non è un fatto di uomini, ma di testa. Secondo voi si impegna poco con il Crotone quando ha la possibilità di vincere lo scudetto in casa? Ho una massima: le persone più gelose sono quelle che mettono le corna.

INZAGHI SPALLETTI E TOTTIInzaghi? E’ consapevole, non umile. La consapevolezza è sempre vincente. Da allenatore Spalletti pensa di aver fatto un miracolo. Arrivato alla CL l’anno scorso, questanno secondo posto e migliorato avendo perso Pjanic e Gervinho. Qualcuno me lo vuole riconoscere a parole? Questo è il suo punto di vista. Però un capo deve essere in grado di gestire la cosa in maniera più serena. Si fa prendere dalla sua rabbia. E’ vero che Totti non ha mai dichiarato che avrebbe smesso, ma non ha neanche mai fatot una dichiarazione pro Roma. Mi è sembrato ripiegato su se stesso. Hanno sbagliato tutti e due. Tutti i tifosi di calcio amano Totti alla follia. La grandezza è non ripiegarsi su se stesso. Non è che posso aspettare sei anni che Totti dica che smette con il calcio. E’ il capitano della Roma da sempre, doveva parlare per la Roma. Avrebbe meritato un altro comportamento. Da dirigente penserei che è meglio cambiare: Spalletti affronta con troppa emotività le questioni. Totti rimarrà come dirigente e farà grandi cose. Le vie del calcio sono infinite. La Roma vince a Verona con il Chievo. Spalletti corona con il secondo posto un lavoro straordinario. Ha valorizzato Emerson, Rudiger è diventato ancor di più un giocatore internazionale, El Shaarawy è maturato, vogliamo parlare di cosa è diventato Nainggolan? Spalletti qualche milione alla Roma ha dato. Sono anche gli allenatori che valorizzano i giocatori. La Roma andrà su altri allenatori, Emery è un buon indizio ma serve qualcuno che vada al PSG. Credo meno ad un allenatore italiano, uno solo sarebbe (Sarri), ma non lo lasciano libero. Potrebbe uscire un nome a sorpresa, Ernesto Valverde dell’Atletico Bilbao.

Stefano Ferretti, ex centrocampista biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio.

12 MAGGIO 1974 – “Ricordo con grande emozione il 12 maggio 1974, ero allo stadio Olimpico, nel settore Distinti. L’impianto era pieno non solo dentro, ma anche tutto intorno.

COPPA ITALIA – “La Coppa Italia si è molto rivalutata ultimamente, è un trofeo importante; la Prima Squadra della Capitale si è guadagnata il pass per la finale, nella quale sfiderà una delle formazioni più in forma del mondo. In gara secca, però, tutto può succedere: guai a sentirsi battuti, la Lazio dovrà giocare con rispetto ma senza senso di inferiorità. I biancocelesti devono puntare a vincere il trofeo per suggellare un anno fantastico. Rispetto ai due precedenti stagionali con la Juventus, la squadra di Inzaghi ora è più spavalda, ha maggiore autostima ed è convinta di poter giocare per l’impresa. Lo stato d’animo è ideale: Lulic in questo periodo è straripante fisicamente, stesso dicasi per Biglia. I giovani sono cresciuti, maturati, hanno qualità tecnica e personalità. La Lazio ha giocato quattro derby con il piglio giusto, con la mentalità di una squadra che prova a imporre il proprio gioco e a vincere la partita.”

FIORENTINA – LAZIO – “Storicamente, la Lazio ha sempre disputato buone partite a Firenze, inoltre deve mantenere il quarto posto in campionato per dimostrare ulteriormente il lavoro di mister Inzaghi, di tutta la rosa e della Società. L’obiettivo di questo gruppo è quello di puntare sempre al massimo. La Fiorentina è squadra di spessore, sa giocare al calcio e, se in giornata, può mettere in difficoltà qualsiasi avversaria. Inzaghi è la persona che conosce meglio la situazione della squadra. Il gruppo è rodato, tutti sanno cosa fare”.

Vincenzo Mirra, ex difensore biancoceleste, è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Radio, queste le sue dichiarazioni:

INZAGHI/ALLEGRI – “Inzaghi e Allegri sono due allenatori pratici, che badano alla sostanza e poco allo spettacolo ma i risultati stanno arrivando per entrambi. Mercoledì prossimo mi aspetto una partita a scacchi all’inizio, ma spero in un bel confronto.”

LA SQUADRA – “La coppia Kieta-Immobile, con l’aggiunta di Felipe Anderson, va bene da tutto l’anno. Ora si stanno esaltando. Mi piace il senegalese nel ruolo di attaccante, non tutti credevano potesse fare bene anche in questa posizione. Ora è determinante in zona centrale, non solo sugli esterni. In vista della finale di TIM Cup, credo sia meglio schierare un centrocampo folto. I recenti risultati sono arrivati grazie a zona mediana di quantità e qualità. Parolo e Biglia hanno bene entrambe le fasi, di Milinkovic è inutile anche parlarne! È forte, ha qualità, gli serviva solo un po’ di tempo per crescere, è un classe 1995 ma ha anche grande personalità. La difesa della Juventus è tra le migliori d’Europa, per sorprenderla servirà riuscire ad attaccare in campo aperto: Keita e Felipe Anderson possono essere devastanti. Per la corsia sinistra, in un eventuale 3-5-2, credo che Lulic possa dare maggiori più garanzie rispetto a Lukaku. L’esperienza del bosniaco può essere importante, sta bene fisicamente, fa bene sia da mezzala sia da esterno.”

GARA SECCA – “Se i biancocelesti riuscissero a ripetere la prestazione tattica e atletica fatta contro la Roma, avrebbero grandi possibilità di giocarsi la partita. Su gara secca, i risultati possono anche essere anche inattesi.”

LUIS ALBERTO – “Luis Alberto è un giocatore molto abile tecnicamente ma oggi di difficile collocazione tattica: credo che la sua posizione ideale sia dietro alle punte, da trequartista. Forzandolo un po’, potrebbe agire anche da mezzala, come alternativa a Milinkovic, con tanta qualità ma meno quantità rispetto al serbo”.

Carlo Regalia, ex direttore sportivo biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio.

STAGIONE CORRENTE – “Questa stagione è stata positiva per la Lazio sotto tutti gli aspetti, sia in campionato che in Coppa Italia. La finale di TIM Cup si disputerà contro una grande squadra, ma i biancocelesti hanno le loro possibilità di vincere il trofeo. La finale è tutta da giocare, in una partita secca la Lazio ha possibilità di vincere. In Serie A, invece, la squadra di Simone Inzaghi ha fatto molto bene soprattutto sotto il punto di vista del gioco espresso.”

BILANCI – “Quando si fanno bilanci si è sempre portati a dire che qualche punto per strada si è perso. Io dico che è normale pensare che ci siano state partite che potevano essere vinte, è un discorso che interessa un po’ tutti. In 38 partite in genere la classifica è quella che si merita, i tifosi della Lazio devono essere felici di quello che è stato fatto. Il gap con le grandi si può colmare, devono arrivare però giocatori adatti al gioco e più forti di quelli che già si hanno.”

KEITA – “La Lazio può sicuramente migliorarsi, ma sarà difficile fare un salto di qualità importante. Ho sempre pensato che Keita avesse grandi qualità, sia tecniche che atletiche. Il senegalese deve trovare però la continuità nel rendimento. Inzaghi, nell’esplosione del classe ’95, ha sicuramente meriti: ha trasmesso al suo giocatore le motivazioni giuste per svolgere due mesi di calcio ad altissimi livelli. Ci sono pochi giocatori forti quanto Keita; quest’ultimo in questo momento di forma può giocare in qualsiasi ruolo offensivo.”

IL MISTER E LA SQUADRA – “Inzaghi era un attaccante e conosce quali sono le difficoltà del mestiere: in tal senso, l’attaccante senegalese ha assorbito dal tecnico piacentino i dettami migliori. La squadra biancoceleste ora conosce i propri mezzi e ha manifestato una mentalità vincente che prima non c’era. Si vede che il gruppo non è appagato, vuole sempre raggiungere la vittoria. Questa voglia di raggiungere sempre il massimo è stata sicuramente trasmessa dall’allenatore. Quest’anno nella squadra biancoceleste sono emersi tanti giovani; quest’ultimi dovranno confermarsi nella prossima stagione senza accontentarsi di quanto fatto nell’annata precedente”.

IL FUTURO – “La squadra si è resa conto delle proprie potenzialità, qualcuno deve aver trasmesso la giusta mentalità, decisivi in questo Peruzzi e Inzaghi. Peruzzi ha giocato ad alti livelli per tanti anni, bisogna avere carattere per farlo. Stessa cosa per Inzaghi, da giocatore era uno che non mollava mai. La rosa ha vantaggi fisici enormi grazie alla giovane età ma l’esperienza è importante, serve a crescere. I giovani possono migliorare ancora di più, se si adagiano evidentemente non sono dei campioni: il campione è sempre sotto esame, è un professionista. Ricordo Liedholm nel Milan, quando gli altri si facevano la doccia lui ancora stava calciando il pallone, così come Ruben Sosa alla Lazio, lo faceva tutti i giorni.”

Giuseppe Cruciani, conduttore de La Zanzara, ma tifoso laziale, ai microfoni di Radio Bruno ha dichiarato:

INZAGHI – Inzaghi ha dimostrato di avere le palle ma anche il polso della squadra, è entrato in empatia con i giocatori facendo un bel gruppo.”

COPPA ITALIA – “In vista della Coppa Italia non so se sia meglio avere qualche giorno di riposo, correrebbe il rischio di non essere sul pezzo.”

FIORENTINA-LAZIO – “Alla Lazio non importa niente della gara contro la Fiorentina, in caso di sconfitta non ne farà un dramma. I viola sono una squadra che può vincere e perdere contro chiunque. È un’incompiuta.”

PIOLI – “Pioli mi piace molto, però viene da esoneri e deve ricostruirsi, fossi in lui non avrei mai accettato l’Inter.” 

DELLA VALLE – “Giudico da quello che vedo, gli si può rimproverare poco. La Fiorentina è una delle prime sette squadre d’Italia e che ogni tanto può competere per la Champions, altrimenti è da quarto posto in giù. Senza i DV i viola dove vanno?”.

 

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