BROCCHI: "Osvaldo? Questioni che non vanno risolte in pubblico"

Pubblicato 
lunedì, 27/05/2013
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

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NOTIZIE SS LAZIO - "OSVALDO? Queste questioni non vanno risolte in pubblico". Parola di Christian BROCCHI, intervenuto su RTL 102.5 durante la trasmissione "Password"

SULL'ADDIO ALLA CARRIERA
"E' un momento sicuramente triste perché si chiude un capitolo della tua vita, io ho iniziato a giocare a calcio quando avevo 5 anni e logicamente è una cosa difficile da mandare giù. La cosa più difficile però è stata per me non smettere per mia volontà ma per un problema al piede che ha condizionato il mio ultimo anno e che mi ha costretto a smettere. Poi il fatto di dover smettere è un po’ una prassi che prima o poi capita a tutti. Io sono contento che tutto sia arrivato adesso, se mi fosse capitato 5 o 6 anni fa sarebbe stato peggio però mi sarebbe piaciuto continuare a giocare ancora, almeno un altro annetto".

SUL FUTURO COME ALLENATORE DELLE GIOVANILI DEL MILAN
"È una cosa bella, torno alle origini. Non è ufficiale ma ci sono buonissime probabilità. Io sono partito da lì, è un ambiente che conosco bene perché ho fatto tutta la trafila in società dai 9 ai 19 anni. Dovrei iniziare dai ragazzi intorno quell’età lì, non so se prenderò il posto di Inzaghi, dobbiamo ancora definire alcune cose. Il Dottor Galliani per me è stata una grandissima sorpresa ed emozione perché nel momento in cui mi sono fatto male mi ha chiamato per farmi sentire la sua vicinanza e quando avevo detto che avrei rischiato di non giocare più lui mi ha detto: “Quando sei andato via dal Milan ti avevo promesso che saresti potuto tornare da noi e anche se sei via da cinque anni non mi sono dimenticato, le parole che dico le rispetto e quindi la porta qua è aperta.” Lo dico apertamente perché è un gesto che merita di essere condiviso e qui si spiegano tutti i successi del Milan di questi anni".

SU OSVALDO (CLICCA QUI PER LEGGERE IL TWEET "INCRIMINATO" DEL GIALLOROSSO)

"Io non sono mai d’accordo sulle esternazioni pubbliche. Io nella mia carriera ho avuto a volte delle discussioni con i miei allenatori, pur avendo avuto con tutti un bellissimo rapporto. Però a volte anche se sei dalla parte della ragione puoi evitare di esternare le cose in maniera pubblica e farlo in separata sede".

SUI FISCHI A PSY

"La cosa fa abbastanza ridere, anche se non si dovrebbe ridere perché è stato veramente imbarazzante in quel momento lì e secondo me anche loro non se lo aspettavano, però ieri a Roma si giocava qualcosa di davvero importante, qualcosa che solo i romani possono capire e in quel momento lì loro non avevano voglia di queste cose, volevano il tifo vero. L’inno è un’altra storia, c’è un qualcosa di speciale".

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