PLATINI: “Il fair play finanziario insegna la strada ai club”

Pubblicato 
mercoledì, 19/06/2013
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti
(Getty Images)

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RASSEGNA STAMPA SS LAZIO -Il quotidiano "La Repubblica" propone un'intervista al presidente della Uefa Michel Platini in merito al Fair Play Finanziario.

LE SPESE DI MONACO E CITY - «Il Monaco non partecipa alle coppe e quindi non è sotto la nostra giurisdizione. E sul City non posso dire niente, aspettiamo di verificare i bilanci. La scadenza è la prossima primavera, una commissione valuterà i conti. Ci sono delle regole e le società lo sanno. E sanno anche cosa rischiano. Ma sia chiara una cosa, il fair play finanziario non è stato introdotto per tagliare le gambe alle società, ma per insegnar loro a non sbagliare strada».

GLI EUROPEI IN ISRAELE - «E' normale che i palestinesi protestino, lo fanno anche a Londra. Pure in Ucraina dicevano che ci sarebbero stati dei problemi. Io sono fuori dalla politica, a me interessa solo il calcio e vorrei che in Israele, Siria o Afghanistan si giocasse a pallone come in Italia o in Francia».

L'USCITA DI PIRLO DAL MARACANA' - «Purtroppo per lui gli attaccanti hanno più visibilità perché le tv trasmettono in continuazione i gol. Lui in tv ci va poco, da questo punto di vista è sfortunato. Della Juve si ricorderanno molto più di Del Piero. Però Pirlo è straordinario, fantastico, un valore per la sua squadra e per la Nazionale. Chapeau ».

LA JUVE IN CHAMPIONS - «Certo. Ha dominato il campionato italiano, ha tutto per fare bene anche in Europa. Tutto è possibile».

IL CALCIO ITALIANO - «Tutti dicono che adesso il modello è il calcio tedesco, ma da quando sono presidente Uefa ho premiato una sola volta le squadre tedesche e di più quelle italiane. Non credo che il calcio italiano sia in crisi d'identità».

 

 

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