FUSER: tutta colpa degli infortuni

Pubblicato 
sabato, 09/11/2013
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti
(Getty Images)

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IL TEMPO (G. Baldinacci) - Alla vigilia di PARMA-LAZIO, due doppi ex dell'incontro come DIEGO FUSER e DINO BAGGIO si sono raccontati in un'intervista sull'edizione odierna de "Il Tempo".

Ecco le loro parole:

DIEGO FUSER

SUL MATCH - «La partita è delicata la Lazio è sotto osservazione e vive un momento particolare. Il Parma dopo la vittoria col Milan ha preso fiducia. Ai biancocelesti mancano i risultati, non gira bene e senza i gol di Klose è difficile, ma è solo un momento no. Petkovic? Continuerei con lui, lo scorso anno ha fatto benissimo, ora sta vivendo un momento delicato tra infortuni e l’assenza di Mauri. Ha cambiato spesso modulo forse perché non ha gli interpreti giusti per quello che in mente».

SU HERNANES - «È un giocatore di grandissima qualità e ha fatto gol straordinari, vive un momento difficile magari perché non sente più la fiducia dell’allenatore. E ne risentono le sue prestazioni in campo. Lo schiererei trequartista, libero di giocare dietro le punte senza un compito tattico. Candreva invece è quello che ha fatto meglio in questo inizio stagione, in molte partite è stato decisivo».

DINO BAGGIO

SUL MATCH - «Sono due squadre che possono arrivare in zona Uefa, ma non vivono un momento positivo. Sarà sicuramente una partita molto studiata, entrambe vogliono vincere. La Champions è molto lontana per la Lazio, le avversarie sono più forti».

SULLA CRISI- «È una questione mentale, basterebbero due risultati utili per sbloccarsi e rientrare nelle prime cinque. Potrebbe esserci qualche problema di spogliatoio, qualcuno magari deluso, spetta al presidente tenere tutti in riga. Manca comunque alla rosa un difensore forte e un attaccante che faccia gol».

SU PETKOVIC - «Io continuerei con Petkovic, non vedo neanche altri allenatori alla sua altezza».

SU HERNANES-«Le sue qualità non vengono messe in dubbio, spesso però nell’anno del Mondiale i giocatori tendono a risparmiarsi un po’».

I PROMOSSI - «Marchetti, è secondo solo a Buffon e ne sarà il successore. I giovani come Perea, Keita e Felipe Anderson sono molto promettenti. Il brasiliano mi sembra il più talentuoso».

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