Una squadra senza identità

Pubblicato 
sabato, 09/11/2013
Di
Redazione
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RADU CANDREVA LAZIO GENOA

 

IL CORRIERE DELLO SPORT (F. Patania) - La gestione della Lazio 2013/14 appare essere confusa, insicura e inspiegabile. Gli infortuni e il mancato arrivo di YILMAZ non giustificano la partenza biancoceleste. Come riporta l'edizione odierna de "Il Corriere dello Sport", la Lazio non ha un’identità tattica, non si vede l’impronta e la mano dell’allenatore, non c’è una fisionomia di gioco e di squadra. Un conto è ricorrere al turnover, un altro è stravolgere la squadra ogni tre giorni. Basterebbe analizzare i novanta minuti di giovedì con l’Apollon Limassol. Petkovic ha iniziato in un modo (4-2-3-1 e tutti all’assalto) e ha finito in un altro (3-5-2 e tutti in difesa con la tremarella). Non c'è partita in cui la Lazio non cambi tre o quattro moduli finendo così in confusione. Lascia qualche dubbio anche la scelta di far giocare il non al meglio KONKO, ma soprattutto di sostituirlo con NOVARETTI, passando a tre dietro e costringendo al sacrificio CANDREVA sulla fascia, quando GONZALEZ e CRECCO sedevano in panchina. Solo due volte (Trabzonspor e Fiorentina) Petkovic ha giocato con la stessa formazione. Forse sono state le due partite migliori della stagione. Aveva iniziato con tre registi (Biglia, Ledesma, Hernanes) nella finale di Supercoppa, ha provato Candreva trequartista dietro a Klose, è tornato al 4-2-3-1 dopo aver sperimentato il 4-3-3 e persino il 4-4-2 a San Siro con il Milan.

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