RASSEGNA STAMPA SS LAZIO - Tutto è cominciato dalle indagini sull'omicidio di Antonio BOCCHINO, avvenuto nel febbraio scorso. Come si legge sull'edizione odierna de Il Tempo, dopo numerose ricerche, i carabinieri di Roma hanno accertato che la vittima aveva contatti con un albanese, il quale gestirebbe, insieme a due fratelli napoletani (probabilmente esponenti di spicco della camorra) e ad altri connazionali, lo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di Roma Nord, precisamente in piazzale di Ponte Milvio. L'omicidio, secondo gli inquirenti, ha collegamenti con queste attività malavitose. Ulteriori indagini, poi, hanno portato alla luce l'appartenenza, da parte degli albanesi, a gruppi di tifoseria laziale. Oltre al traffico di droga, poi, sarebbe da imputare a questi individui anche la gestione delle slot machine nei quartieri bene della città.