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LAZIO-HELLAS VERONA DALLA A ALLA… Z

La partita di lunedì presentata dalla lettere dell’alfabeto: dalla ‘A’ di ‘Abbondanza’ alla ‘Z’ di ‘ZERO’ come l’influenza che avrà la qualificazione all’Europa League sul prossimo mercato biancoceleste…

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LA PARTITA DALLA A ALLA Z – Lunedì 5 maggio alle ore 19.00 ritorna la Serie A. In occasione della sfida tra LAZIO e HELLAS VERONA, partita valida per la 36esima giornata del campionato italiano, ritorna la  rubrica di LAZIONEWS.EU LA PARTITA DALLA A ALLA… Z. ‘Dalla A alla… Z’, l’alfabeto della partita per raccontare tutte le curiosità legate al match dei biancocelesti, decisivo per l’accesso all’Europa League.

A come ABBONDANZA, contro l’HELLAS il tecnico biancoceleste potrà contare su quasi tutti gli effettivi della rosa. Una condizione che non si vedeva da un po’ di tempo a Formello, oltre un mese praticamente. In campo si vedrà la miglior formazione possibile, al netto della condizione, e di certo non dovrà fare i conti con le assenze come nelle ultime settimane. L’allenatore potrà compiere le sue scelte in piena autonomia anche se ancora una volta, all’ultima ora, non sono rientrati nella lista convocati Marchetti, Postiga e Cavanda.

B come BERIHA, ancora out Marchetti, toccherà a Berisha scendere in campo dal primo minuti e dovrà stringere i denti. La speranza per Reja è che l’albanese non sia costretto a dare forfait all’ultimo momento, altrimenti a soppressa ci sarebbe l’esordio di Strakosha. Il rischio, però, c’è. “Berisha non è al 100%, ma è nelle condizioni di scendere in campo. Per ora è Berisha il candidato a scendere in campo titolare. Ho detto a Grigioni di stare attento e di non forzare al massimo. Poi abbiamo ancora domani mattina”: queste le preoccupate parole di Reja in conferenza stampa.

C come CANNONIERI, in vetta alla classifica dei cannonieri di Lazio e Verona si trovano due nomi sorprendenti, seppur per motivi diversi: Toni e Candreva. Sulle loro spalle l’onere e l’onore di guidare le rispettive squadre  verso il traguardo europeo.

D come DECISIVA, mancano 270 minuti al termine del campionato, ogni partita assume i caratteri della decisività e spesso anche quelli dell’ultima spiaggia. Non la vede così Reja che in conferenza stampa ha sottolineato: “Siamo cinque squadre in lotta, abbiamo il destino nelle nostre mani, ci siamo preparati bene. È “solo” decisiva non da ultima spiaggia”.

E come EUROPA LEAGUE, la volata si fa sempre più affascinante e allo stesso tempo pericolosa per la Lazio: il Toro, che ha battuto il Chievo, è a più tre, il Parma vincitore a Genova contro la Sampdoria ha scavalcato la compagine biancoceleste portandosi a più due. In attesa di Lazio-Hellas, sarà da guardare con attenzione anche il “derby della Madonnina”. Se vince il Milan anche l’Inter può essere risucchiato in questa spirale e il prossimo turno ci sarà Inter-Lazio.

F come FISCHIETTO, è il sig. Mazzoleni l’arbitro designato per dirigere il match. Con i biancocelesti il bilancio è positivo: in 16 incontri, tutti in campionato (ben 11 in casa, il primo il 18 agosto 2005), 9 vittorie, 3 sconfitte e 4 pareggi. L‘ultimo precedente (l’unico in questa stagione) risale al 16 febbraio scorso e corrisponde al tonfo di Catania per 3-1, prima sconfitta del Reja-bis.

G come GOL, gli ultimi cinque precedenti tra le due formazioni hanno sempre regalato gol ed emozioni agli spettatori dell’impianto capitolino…

H come HELLAS, squadra rivelazione del campionato, il Verona giustamente cova sogni europei.  Nessuno a inizio stagione avrebbe mai pensato che a 270 minuti dal termine sarebbe stata in piena corsa per questo obiettivo.

I come ITURBE, il gioiellino veronese non si è praticamente mai allenato con la squadra ma il tecnico Mandorlini ha deciso comunque di convocarlo per la delicata trasferta romana. 

L come LULIC, provate a domandare a Lulic quale sia stato il giorno più bello della sua carriera professionistica: la risposta sarebbe il 26 maggio 2013. La stessa che darebbe Marquinho se la domanda fosse: quale è stato il giorno peggiore della tua carriera. L’attuale esterno scaligero vestiva la maglia della Roma quel giorno e dalla sua fascia di competenza nacque l’assist di Candreva per il gol del bosniaco. Ora cerca vendetta, questa volta vorrebbe essere lui l’uomo decisivo non Lulic. (CLICCA QUI PER IL FACCIA A FACCIA).

M come MANDORLINI, l’allenatore scaligero, passato dai record negativi con l’Atalanta a quelli positivi con l’Hellas, ha incontrato tre volte la Lazio in passato e il suo score è in perfetta parità. Con Reja solo un precedente: una sconfitta in Coppa Italia…

N come NOVE, c’è poco da dire e poco da ragionare: servono tre vittorie nelle prossime tre gare. Servono nove punti e sperare che il Torino non faccia lo stesso per accedere all’Europa League.

O come OTTO, sono le reti che Luca Toni ha segnato in carriera alla Lazio. Se lunedì dovesse trovare la via del gol la Lazio diverrebbe la sua preda favorita accodandosi a Livorno, Parma e al Cagliari. Nelle precedenti partite in cui le ha segnato contro la sua squadra non ha mai perso.

P come PANZER, fresco di rinnovo, messo da parte dall’infortunio, Miro Klose torna nella lista dei convocati e si candida a partire dal primo minuto e mette nel mirino un altro tabù con la maglia biancoceleste: nelle precedenti due stagioni il tedesco non è mai riuscito ad andare a segno negli ultimi 270 minuti di gioco del campionato.

Q come QUARANTASEIESIMO, da questo minuto la Lazio si trasforma in un team che va in difficoltà: la compagine biancoceleste è, con la Sampdoria, una delle due squadre più fragili della Serie A in avvio di ripresa: 12 i gol subiti dal 46’ al 60’.

R come RECORD, a 3 giornate dal termine del campionato i gialloblù hanno già stabilito vari record: 16 vittorie assolute, 10 successi interni, 56 gol segnati, 23 gol in trasferta e Toni, con 19 reti, miglior marcatore in un singolo campionato gialloblù di Serie A. Inoltre, contro la Lazio, può centrare anche il maggior numero di vittorie esterne in assoluto, al momento condivide il primato a quota 6.

S come SOFFERENZA, squadra rivelazione della Serie A, l’Hellas Verona costituisce un difficile scoglio da superare per la Lazio. Ma la squadra scaligera fuori casa va spesso in sofferenza soprattuto nel reparto arretrato: è la terza peggiore difesa della Serie A fuori dalle mura amiche.

T come TRECENTO, traguardo di prestigio per Ledesma che contro l’Hellas raggiungerà le trecento presenze con la casacca biancoceleste. Settimo nella graduatoria dei recordmen biancocelesti, l’argentino mette nel mirino Vincenzo D’AMICO, fermo a quota 336. Un traguardo non impossibile per chi, come lui, non è mai sceso sotto le trenta presenze stagionali, eccezion fatta per la stagione 2009/2010 dove scese in campo solamente in 13 occasioni,. E anche MARCHEGIANI (339) e PUCCINELLI (342) iniziano a tremare.

U come UNO, uno solo il risultato accettabile: la vittoria. Per nessuna della due squadre può essere utile un altro punteggio finale, il pareggio servirebbe solo ad allontanare le due squadre dall’Europa.

V come VUOTO, sono poco più di tremila i tagliandi venduti per la sfida di domenica, nonostante le agevolazioni promosse della società. Tra Lazio e Hellas c’è già una vincitrice: la contestazione.

Z come ZERO come l’influenza che avrà la qualificazione della Lazio all’Europa League sul prossimo mercato. Lo ha detto il diesse Tare a più riprese sottolineando che il programma di costruzione della rosa biancoceleste andrà avanti a prescindere. La dimostrazione è il rinnovo di Klose e Keita. La rifondazione Lazio è già partita, i progetti sono sul taccuino del diesse.

Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico

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