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EUROPA LEAGUE. La Lazio sfida l’incompiuta dell’Est, la più titolata di Francia e la storica norvegese

LAZIONEWS.EU – Andiamo a scoprire le avversarie dei biancocelesti nella fase a gironi dell’Uefa Europa League…

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Pubblicato il 28/08 alle ore 16.00

LAZIONEWS.EU – Dopo l’eliminazione dal preliminare di Champions League per mano del Bayer Leverkusen la Lazio ha conosciuto finalmente le avversarie di Europa League: nel girone G i biancocelesti se la vedranno con gli ucraini del Dnipro, i francesi del Saint-Etienne e i norvegesi del Rosenborg. Andiamo ad analizzare queste formazioni.

DNIPRO – Società fondata nel 1918 e che ha attualmente sede nella città ucraina di Dnipropetrovsk, il Dnipro ha conosciuto il grande calcio molto tardi. Dopo aver raggiunto un solo successo nel campionato sovietico (1983), è divenuto uno dei fondatori del campionato ucraino dopo la scomparsa dell’URSS. L’ascesa non si è mai completata del tutto, soprattutto vedendo le tante finali perse negli ultimi anni dal Dnipro che quindi rimane una grande incompiuta dell’Est. Negli ultimissimi anni però c’è stato l’apice della scorsa stagione e la finale raggiunta proprio in Europa League, dopo un percorso iniziato dai preliminari per effetto del terzo posto in campionato. La sconfitta contro il Siviglia (dopo aver eliminato anche il Napoli in semifinale) è stata seguita dalla rivoluzione nella rosa, con le cessioni molto dolorose di Konoplyanka (al Siviglia) e Kalinic (Fiorentina), i veri top player della squadra, mentre sono arrivati Danilo, John Jairo Ruiz e Babatunde. Rimane una squadra molto ostica, soprattutto in casa alla ‘Dnipro Arena’, ma sicuramente non è più la stessa dello scorso anno. La squadra di Miron Markevich può contare comunque su buone individualità, anche d’esperienza, come Leo Matos e Fedetskiy sulle fasce, Rotan (il capitano), Bezus, Shakov e Fedorchuk a centrocampo ma anche sul centravanti Seleznyov (o Zozulya). Dopo cinque giornate in questo campionato il Dnipro è quinto a quota 8 punti ma ad appena due lunghezze dal secondo posto che vale la Champions, mentre in testa c’è la Dinamo Kyev a 15 punti.

SAINT-ETIENNE – L‘ASSE (Association Sportive de Saint-Etienne Loire) è una delle squadre più gloriose della Francia, addirittura la più titolata, con ben 10 campionati, 6 Coppe di Francia, 1 Coppa di Lega e 5 Supercoppe di Francia. Fondata nel 1919, gioca le sue partite casalinghe allo Geoffroy-Guichard, può vantare come massimo risultato europeo una finale di Coppa dei Campioni, persa contro il Bayern Monaco nel 1976. Il periodo d’oro dei ‘Verts’ è quello degli anni ’60, in particolar modo tra il 1967 e il 1970, quando arrivarono ben 4 scudetti di fila conditi da due Coppe di Francia e tre Supercoppe. Successi che continuarono anche negli anni ’70 e l’ultimo campionato l’ASSE lo portò a casa nel 1981, per poi tornare a vincere un trofeo (la Coppa di Francia) dopo 32 anni a causa di alcuni scandali che ne avevano fatto iniziare il declino. Lo scorso anno, inserito nello stesso gruppo dell’Inter e anche del Dnipro, venne eliminata dai nerazzurri primi e dagli ucraini. Lo scorso anno i francesi sono arrivati al quinto posto a 69 punti appaiati al Marsiglia quarto e a soli due punti dal Monaco e dall’ultimo posto che valeva la Champions League. I francesi sono una squadra pericolosa, stanno tornando competitivi guidati dal confermato Galtier, e quest’anno sono arrivati soprattutto tre giocatori di grande valore: l’ex Tottenham Assou-Ekotto, Neal Maupay e il talento del PSG Bahebeck; mentre sono andati via Saint-Maximin, Gradel, Tabanou e Erdinc. Sono numerosi, oltre ai nuovi acquisti, i giocatori di qualità: il portiere Ruffier, Perrin, Teophile-Caterine, Celement e Diomandè. Da segnalare anche la presenza in rosa del fratello di Pogba, Florentin (difensore classe ’90). In questa stagione però c’è stata una falsa partenza dell’ASSE, che si ritrova con 4 punti in 3 partite.

ROSENBORG – Per ultima, la squadra norvegese che è la squadra più vincente della nazione e la quarta squadra al mondo per campionati nazionali conquistati. Può vantare 22 scudetti e 9 coppe nazionali oltre a molte partecipazioni europee. Il periodo d’oro è sicuramente quello tra il 1991 e il 2004, in cui il Rosenborg ha vinto ben tredici campionati consecutivi (dieci con la guida di Nils Arne Eggen, il tecnico più vincente della storia norvegese). Prima del 1988 i norvegesi hanno vissuto di molti alti e bassi, poi negli anni ’90 sono arrivati la maggior parte dei sette double conquistati nella loro storia (la coppia scudetto-coppa nazionale). Tra il ’95 e il 2007 il Rosenborg ha sempre giocato in Champions League aumentando di prestigio e tradizione soprattutto grazie al record di otto partecipazioni consecutive ai gironi (poi superato dallo United) con alcune qualificazioni agli ottavi e vittorie memorabili come quella sul Real Madrid nel 1995. Tuttavia, dal 2005 il Rosenborg vive un periodo molto difficile in cui spesso ha anche lottato per non retrocedere, a causa di alcuni problemi economici ma soprattutto per un rinnovamento che mai è riuscito a completarsi lasciando la squadra in una sorta di libo rivelatosi poi letale con un digiuno di scudetti dalle parti del Lerkendal Stadion di Trondheim che dura dal 2010. Digiuno che sta per terminare però, vista la prima posizione dopo già 21 giornate e i 7 punti di vantaggio sullo Stabaek. Il pericolo numero uno non può che essere Soderlund, autore di 19 gol in 21 presenze, ma occhio anche all’esterno Helland, che in 15 match ha bucato la rete in 12 occasioni. Sarà senz’altro d’aiuto anche il veterano Morten Gamst Pedersen, ex Blackburn, ma anche Viljhamsson e Janssen. 

Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca

 

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