Tagliavento, ancora tu? E il ds Tare sbotta per il rigore...

Pubblicato 
lunedì, 09/11/2015
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

Pubblicato l'8/11 alle 19.40

LAZIONEWS.EU - I più cupi presagi della vigilia si sono - purtroppo - materializzati: ancora una volta Paolo Tagliavento è stato protagonista in un derby. E, ancora una volta, lo è stato in chiave negativa per la Lazio. Nella conferenza stampa di sabato Pioli aveva cercato di scacciare via i fantasmi assumendo una posizione neutrale: "So che in passato ci sono state polemiche, ma lo ritengo uno dei migliori". La storia, invece, si è ripetuta di nuovo.

STRADA SPIANATA - L'amarezza in casa Lazio è tanta. Ma è il senso di rabbia a prevalere: al club biancoceleste non è andata giù la decisione presa da Tagliavento che dopo appena nove minuti ha letteralmente regalato un rigore alla Roma. Gentiletti interviene su Dzeko sì in maniera fallosa, ma fuori area. Decisione piuttosto semplice, ma l'arbitro, non aiutato dal guardalinee in posizione ottimale per vedere, opta per il rigore. Dagli undici metri, poi, è lo stesso ariete bosniaco a sbloccare il match, incanalando il match sui binari giusti per la truppa di Garcia. Un episodio, che a detta dello stesso Pioli (CLICCA QUI PER LE SUE PAROLE), ha condizionato il match ed ha mandato su tutte le furie il ds Tare, tanto da farlo scendere nella pancia dell'Olimpico per un confronto col fischietto di Terni. Un colloquio molto acceso nel corso del quale il dirigente laziale ha espresso tutte le proprie rimostranze verso una decisione che ha indubbiamente penalizzato la Lazio. L'ultima di una lunga serie.

TAGLIAVENTO...ANCORA TU - Sei. Tanti sono i rigori fischiati contro la Lazio in 23 precedenti. E con la gara di oggi le sconfitte sotto la sua direzione salgono a quota tredici: solo il Palermo ne vanta così tante. Definire il fischietto di Terni una bestia nera della Lazio è quasi un eufemismo. In un derby, poi, meno che mai: in cinque occasioni i biancocelesti hanno gioito solamente una volta (il 2-1 firmato da Hernanes e Klose), pareggiato una e perso in tre. Bilancio negativo a parte, l'arbitro umbro si sta distinguendo per una tendenza all'errore abbastanza marcata quando incontra i biancocelesti: senza considerare quello odierno, gli episodi negativi sono molteplici. Un degli esempi più recenti è il tocco di braccio di D'Ambrosio in occasione del pareggio di Palacio, nella sfida dello scorso anno tra Inter e Lazio. Senza mettere in evidenza un dato alquanto "curioso": delle 8 vittorie conquistate con lui, 6 risalgono al periodo pre-Calciopoli dove il direttore di gara ternano è stato accusato (e poi assolto, ndr) di aver favorito la stessa Lazio in un match contro il Bologna. Da lì in poi una lunga sequenza di sconfitte con annesse lamentele. Situazione che giustifica, in parte, le rimostranze dei tifosi laziali ogni volta che leggono il suo nome nelle designazioni arbitrali: "Tagliavento...ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?".

Daniele Gargiulo

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