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Alla scoperta della Turchia: tra calcio e paure, una passione chiamata Galatasaray

IN GIRO PER L’EUROPA – Conosciamo il Paese che ospita la Lazio e la sua storia calcistica…

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Pubblicato il 17/02 alle ore 10:30

IL PAESE – Dopo la Francia, ecco la Turchia. La Lazio torna in Europa dopo la trasferta con il Saint Etienne e fa visita ad un altro Paese recentemente sconvolto dagli attacchi terroristici dell’Isis. Istanbul, 12 gennaio 2016, alle ore 10.20 del mattino presso l’obelisco di Teodosio un uomo armato di cintura esplosiva e detonatore si avvicina ad un gruppo di turisti e si fa esplodere, uccidendo sul colpo 10 turisti e ferendone altri 15. E’ il momento in cui la tensione internazionale giunge al picco più alto, dopo l’abbattimento del caccia russo ai confini della Siria, dove è in corso una guerra civile che dura dal 2011. Erdogan è al centro del dibattito mondiale per la sua politica giudicata da molti “antidemocratica” e a farne le spese sono stati anche diversi giornalisti: dai 7 arrestati nel 2014 il numero è salito a 14 nell’anno appena concluso, con il 149° posto su 180 nel mondo nella classifica della libertà di stampa. La Turchia però è anche un paese ricco di cultura e storia: è il ponte verso l’Oriente, erede dell‘impero romano, poi conquistata dagli Ottomani, fino ad arrivare al Paese moderno creato da Ataturk, eroe nazionale e padre della Turchia come la conosciamo oggi. Istanbul, a metà tra l’Europa e l’Asia ne è il crocevia più affascinante.

IL CALCIO IN TURCHIA – Il calcio è lo sport nazionale turco e parlare di pallone nella penisola anatolica vuol dire parlare la lingua di Istanbul, con i suoi tre club che da soli totalizzano 51 titoli nazionali su 58 campionati giocati: Galatasaray, Fenerbahce e Besiktas, mai retrocesse dalla Super Liga. Mustafa Denizli, attuale allenatore del Galatasaray ha allenato e vinto in tutte e 3 le squadre ed è alla terza parentesi con i giallorossi; la prima volta, nel 1989 li ha portati ad un passo dalla finale di coppa dei campioni. La nazionale non brilla per risultati, con due sole partecipazioni ai mondiali e due podi conquistati in tutte le manifestazioni giocate (uno europeo e uno mondiale), entrambi sul gradino più basso. Accadde tutto negli anni 2000, quelli della generazione d’oro di Emre, Hakan Sukur (recordman di reti, 51 in 112 presenze), Basturk, Okan Buruk e Hasan Sas, guidati da Gunes, ora allenatore del Besiktas in lotta per il titolo della Super Liga con i concittadini del Fenerbahce. Sotto la bandiera turca un record tutto particolare: il difensore Sait Altınordu ha giocato nell’Altınordu Spor Kulübü, squadra di Smirne, dal 1926 al 1953 per 27 stagioni. E’ il giocatore che ha militato più anni nella stessa squadra nella storia del calcio.

IL GALATASARAY – 1 ottobre 1905. Gli studenti del Liceo imperiale ottomano di Galatasaray fondarono il Galatasaray Spor Kulubu, il cui motto, onorato 95 anni dopo la conquista del primo trofeo internazionale nella storia del calcio turco fu “Giocare assieme come gli inglesi, con un nome e dei colori da difendere, per battere club non turchi”. I colori sociali, il giallo e il rosso derivano dalla leggenda del colore delle rose coltivate dall’eremita Gul Baba nel giardino del sultano, mentre il primo emblema fu un’aquila con un pallone nel becco, poi bocciato nel 1923 a favore del logo attuale. Il club di Istanbul ha diversi record: è stato il primo club turco a vincere una gara all’estero (nel 1911 in Ungheria), il primo a conquistare il double (1963), a finire una stagione imbattuto (1985-86) e a vincere un titolo europeo, la coppa Uefa del 2000 con mister Terim, dopo aver eliminato ai sedicesimi proprio una squadra italiana, il Bologna di Signori. 20 titoli nazionali, 16 coppe di Turchia, 14 supercoppe, una coppa Uefa e una supercoppa europea: il Galatasaray è il club più vincente del Paese e non perde in casa contro squadre italiane dal gennaio 1963, quando il Milan vinse 3-1 a Istanbul. Sono passati 53 anni, ma il destino della Lazio sembra chiaro: per arrivare in paradiso bisogna passare dall’inferno. Un inferno giallorosso chiamato Turk Telekom Arena.

Dal nostro inviato a Istanbul
Giorgio Marota
@GiorgioMarota

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