Biglia vs Paredes, l'Argentina del presente e del futuro a confronto

Pubblicato 
venerdì, 15/04/2016
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

FACCIA A FACCIA - Due eclettici registi, nati e cresciuti in Argentina. Un viaggio, quello in Italia, che prima ha percorso l'uno poi, l'anno successivo, l'altro. Si ritroveranno nell'ennesima battaglia all'Olimpico, lo stadio che entrambi conoscono bene: si tratta di Lucas Biglia e Leandro Paredes, i due "cervelli" di Lazio ed Empoli, squadre che si affrontano domenica alle ore 18.00. I capitolini vogliono ancora salvare l'onore, con mister Inzaghi che non spegne l'entusiasmo e la speranza per il sesto posto. Al presente ed il possibile futuro dell'Albiceleste tocca l'arduo compito di dare qualità, velocità e personalità ai compagni e al gioco.

ARGENTINA/ITALIA SOLO ANDATA - Lucas nasce a Mercedes nel 1986, cresce calcisticamente nell'Argentinos Juniors per poi approdare nell'Independiente. La svolta verso l'Europa avviene quando viene acquistato dall'Anderlecht, club con cui giocherà fino al 2013, vincendo quattro volte il campionato belga ed una Coppa. Nel 2013, infine, arriva alla Lazio. Il "fratellino" Leandro Paredes nasce otto anni dopo a San Justo nel 1994. Inizia con le giovanili della Justina de San Justo, poi la Brisas del Sur, infine il Boca Juniors in cui resterà fino al 2014. L'anno della volta: il Chievo lo scopre e lo prende in prestito. In Italia, è la Roma a notarlo: Sabatini se ne innamora e nasce l'idillio. Oggi ad Empoli per crescere: Giampaolo punta tutto su di lui che, però, non nasconde il desiderio di tornare nella capitale con una maglia da titolare.

GENERAZIONI A CONFRONTO - "E’ un regista straordinario, un onore affrontarlo per me, spero di poter imparare tanto da lui”, le parole di Leandro Paredes su Lucas Biglia qualche mese fa. Affetto e devozione: il biancoceleste rappresenta per lui un esempio da seguire, un maestro da cui imparare i segreti del mestiere. Quest'anno, con il club toscano, il centrocampista 21enne ha collezionato 2.091 minuti di gioco segnando 2 reti e un assist: con la Roma aveva giocato solo 424'. Destro naturale, è molto veloce e rapido. È abile anche nelle giocate in poco spazio e possiede un ottimo controllo di palla. Anche Biglia di mestiere fa il regista: dotato di notevole tecnica e visione di gioco, è apprezzato soprattuto per la rapidità di pensiero. Di minuti alla Lazio ne ha giocati 2678 segnando 6 reti e fornendo 6 assist. Il vice di Giampaolo, Martusciello, il mese scorso aveva accostato l'azzurro al numero 6 dell'Albiceleste: "Paredes può diventare il nuovo Biglia, ovvero il regista della 'Selecciòn'. Ha bisogno solo del giusto tempo per crescere". 

UN DERBY IN DIFFERITA - Sarà diverso, per Lucas e Leandro. "Affrontare la Lazio sarà un po' un derby": il gioiellino di proprietà della Roma all'andata si era espresso così. Ad Empoli il risultato diede ragione ai toscani che si imposero per 1-0 con il gol di Tonelli (nemmeno a farlo apposta obiettivo biancoceleste). Stavolta i due connazionali sentiranno ancora più forte il clima da "stracittadina", perché domenica si gioca all'Olimpico. Che sia la destinazione prossima per l'uno, o un probabile addio per l'altro poco importa: presente e futuro prendono per mano la propria sorte che, forse, come è già stato, è destinata ancora ad incrociarsi.

Michela Santoboni

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