Figc, prendono il via le consultazioni. Ulivieri: "Lotito candidato? La Lega ci proverà"

Pubblicato 
venerdì, 12/01/2018
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

FIGC LEGA SERIE A - Partono le consultazioni fra la commissione ristretta della Lega Serie A e le componenti federali. E' Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, la componente con il peso maggiore (34%) in Figc, il primo a presentarsi davanti ai rappresentanti della Lega Serie A, il commissario Carlo Tavecchio, il presidente del Torino, Urbano Cairo, quello della Lazio, Claudio Lotito, l'ad del Milan, Marco Fassone, e quello della Juventus, Beppe Marotta. In seguito la commissione incontrerà il presidente dell'Associazione degli arbitri, Marcello Nicchi, quello dell'Associazione allenatori, Renzo Ulivieri, quello della Lega B, Mauro Balata, quello dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, al momento l'unico formalmente candidato alla presidenza della Figc, e infine il n.1 della Lega Pro, Gabriele Gravina

ULIVIERI -  Il presidente dell’Associazione Allenatori Renzo Ulivieri a margine degli incontri svolti in mattinata a Milano ha parlato ai cronisti presenti: Noi eravamo contrari a questa crisi al buio, il mondo del calcio non poteva permetterselo e siamo stati l’unica componente a denunciare questo fatto. Spero alla fine siano due i candidati e se ci fosse un profilo di Lega A valuteremmo la persona, la capacità, l’affidabilità, poi faremmo le nostre considerazioni. Ieri ho lanciato delle proposte nell’incontro di Firenze: Veltroni è stato un nome ma sapevo che non sarebbe passato, Matteo Marani un altro ma mi hanno risposto che è troppo tardi e la cosa andava preparata.Noi crediamo che possa funzionare anche un candidato della Lega A, anche se amministrare la Federazione è tutta un’altra cosa”. Cairo e Lotito possibili candidati della Lega A? “Non lo so dipende da loro, ma credo che proveranno ad avere un sostegno più ampio possibile. Noi siamo a disposizione per un altro giorno, giorno e mezzo poi decideremo chi appoggiare. Finora ho notato posizioni rigide da parte di tutti e questo non va bene. Nel confronto politico è necessario ammorbidire le proprie idee, altrimenti diventa solo un voler sostenere la propria persona. Oggi siamo ancora per Tommasi, ma guardiamo intorno quello che succede e i programmi perché vogliamo incidere. La Federazione ha diritto a cercare di risolvere i suoi problemi, in caso contrario l’arrivo del commissario sarebbe necessario, basta che nessuno ci pianga sopra”.

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