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Alla scoperta di Toma Basic: il gigante con la faccia d’angelo

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LAZIO TOMA BASIC – Se lo guardi, Toma Basic, tutto può sembrare tranne che un calciatore. Sebbene non esista una fisiognomica universale in grado di accertare chi giochi al calcio o meno in base ai tratti somatici, il nuovo centrocampista della Lazio appare lontano dalle fattezze facciali di un Milinkovic-Savic – Sergente di nome e di fatto – di un Ciro Immobile, col suo sguardo da centravanti – o di un Francesco Acerbi, viso rude e poco incline al compromesso. Lui no. Basic sembra più uno studente universitario. O un bibliotecario. O un cantante. Già, ma questo un po’ lo è davvero. Ci torneremo più avanti.

Basic, faccia d’angelo

Il ragazzo di Zagabria, nato il 25 novembre 1996, è la perfetta incarnazione del motto secondo il quale “L’abito non fa il monaco”. In questo il calciatore croato ha un predecessore illustre: quel Ricardo Kakà che arrivato il primo giorno a Milanello scosse il buon Carlo Ancelotti, il tecnico che lo stava aspettando al campo d’allenamento. “Quando lo vidi la prima volta mi misi le mani nei capelli: occhialini, pettinatissimo, faccia da bravo ragazzo, solo non vedevo la cartella con i libri e la merendina. Oddio, abbiamo preso uno studente universitario. Benvenuto all’Erasmus”, le parole dell’allenatore emiliano. Sappiamo tutti cosa abbia poi fatto Kakà nel Milan e per il Milan.
Insomma, Toma Basic non sembrerebbe avere la faccia giusta per lottare nel centrocampo biancoceleste e per affermarsi in Italia, ma la sua storia calcistica dice altro. Toma è uno che quando vuole una cosa, di solito la ottiene. Leggere per credere.

Lazio, ecco le caratteristiche di Basic

Toma Basic è un mediano tuttofare, nel senso che im mezzo al campo pare in ogni dove. Dotato di un gran fisico, e di un sinistro educatissimo, può fare la differenza per tre ragioni: intelligenza, corsa e tecnica. Basic sa anche tirare i calci piazzati, sia di potenza che di precisione. Per caratteristiche fisiche può ricordare Fabiàn Ruiz, lo spagnolo del Napoli: Toma probabilmente paga qualcosa a livello puramente tecnico all’iberico, di cui però è molto più forte fisicamente e, ci spingiamo a dirlo, anche più rapido. Basic è dunque un centrocampista centrale che può occupare indifferentemente sia il ruolo di playmaker basso che di mezzala: il ruolo da incontrista è la specialità della casa, sebbene Toma possa essere impiegato in modo fruttuoso anche in altre posizioni.

La storia di Toma Basic, nuovo centrocampista della Lazio

Il calcio è indubbiamsente una passione di famiglia in casa Basic. Suo fratello gemello Jakov, infatti, gioca nella prima divisione croata. È passato quest’anno al Hrvatski Dragovoljac. Toma ha anche un altro fratello, Luka, istruttore di fitness. La storia personale del nuovo centrocampista della Lazio racconta di un giovane cresciuto calcisticamente tra i settori giovanili del Dubrava e del NK Zagabria, sua città d’origine. Nel 2014 viene acquistato dall’Hajduk Spalato, squadra e città rivale della sua Zagabria ma per la quale Toma fa curiosamente il tifo sin da ragazzino. Il suo sogno è dunque coronato. Viene girato in prestito al Rudes, club militante nella seconda divisione croata, e con i biancoblu, nel suo primo anno da professionista, accumula 25 presenze e 2 reti totali.

Il 10 agosto 2015 debutta con l’Hajduk nella vittoria ottenuta contro la Lokomotiva Zagabria. Nell’ultima giornata di campionato disputatasi il 14 maggio – una data non casuale per ogni tifoso laziale – realizza la sua prima rete per i bianchi contro il suo vecchio club NK Zagabria. Il 2 luglio seguente, nella partita di qualificazione giocata contro il Politehnica Iasi, esordisce in UEFA Europa League. Divenuto, col tempo, un punto fermo per la formazione croata, chiude complessivamente l’esperienza in patria con 11 reti segnate e 12 assist in 75 partite.

Il passaggio al Bordeaux

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LaPresse

L’esperienza francese fa crescere definitivamemte Basic. Che diventa ben presto un punto fermo della squadra. Già convocato, l’anno prima del passaggio ai transalpini, nella Nazionale Under 21 croata, Toma va anche in gol il va in gol il 23 marzo 2017 nella partita d’esordio contro la Slovenia. Nel Bordeaux ne accadono di tutti i colori dal punto di vista organizzativo, al punto tale che la dirigenza (in un periodo di caos dopo le dimissioni inattese dell’allenatore Poyet) si scordò di registrarlo nella lista dell’Europa League. La spiegazione fu: “È stato un errore amministrativo, ma se ci qualifichiamo ai sedicesimi lo inseriremo”. Il Bordeaux verrà poi eliminato: niente Europa League per Basic, che accettò comunque l’episodio con la solita grande profesisonalità. Successivamente, e siamo ai giorni nostri, fornisce uno splendido assist nella seconda di campionato dei Girondini contro il Marsiglia, per poi salutare la truppa ed accasarrsi, ufficialmete da ieri 25 agosto, alla Lazio. Con la maglia del Bordeaux ha segnato 9 gol in 81 presenze: viaggia con una media di un gol ogni 9 partite. Non poco per un centrocampista con le sue caratteristiche.

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Foto di Lazionews.eu

Il ragazzo Basic fuori dal campo

Dicevamo della musica e della sua passione per il canto. Probabilmente se non avesse fatto il calciatore, Basic si sarebbe esibito con successo in qualche locale. O forse avrebbe lanciato qualche singolo alla radio. Protagonista di un’ottima verisone di “Take me Home, Conutry Roads”, capolavoro country di John Denver, Toma ricevette anche l’onore di veder pubblicata la sua esibizione sul canale YouTube del Bordeaux, suo club d’appartenenza fino a due giorni fa. L’altra grande passione sono le freccette. Nella sua casa in Francia aveva anche fatto montare un bersaglio per allenarsi e rilassarsi. Anche in questo caso i risultati sono sorprendenti. Toma sembra ben lontano dalle tentazioni di alcuni suoi colleghi – leggi Ousmane Dembelé del Barcellona – che restano svegli fino alle 5 del mattino per giocare alla Playstation: Basic non si è lasciato “irretire” da questo pericolo, dichiarando candidamente “i videogiochi non mi piacciono, mi tolgono forza”. E proprio di questa ha bisogno la Lazio. E di serietà. Toma Basic sembra il professionista perfetto per Maurizio Sarri: una nuova freccia all’arco del Comandante. Riuscirà il tecnico toscano a scagliarla verso gii avversari con la giusta misura e la giusta traiettoria? Forse sarà lo stesso Basic, dall’alto della sua passione, ad aiutare Sarri per capire, insieme, come si fa…

Alessio Cherubini

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