ATTACCO. Reparto promosso a pieni voti, KLOSE e KEITA da rivedere nel 2015

APPROFONDIMENTO LAZIONEWS.EU – La LAZIO arriva alla sosta natalizia della stagione 2014-2015 con il secondo miglior attacco della Serie A, frutto di 28 reti messe a segno. Davanti ai biancocelesti, che dividono la seconda piazza con Roma e Napoli, solo la Juventus (34 gol fatti). Il mercato estivo non ha stravolto la rosa rispetto allo scorso anno, ma con l’arrivo di Djordjevic ci si è mossi con decisione verso la dogmatica applicazione del 4-3-3. Fino a questo momento, tra i migliori marcatori figura proprio il serbo, in coabitazione con capitan Stefano Mauri, baciato da un’apparente seconda giovinezza. La recente esplosione di Anderson e la conferma del sempre ottimo Candreva, rendono il reparto avanzato uno dei più attrezzati nel panorama italiano.

DJORDJEVIC – Arrivato a Roma in estate come un oggetto misterioso, il bomber serbo è entrato nel cuore dei tifosi a suon di gol. 59 reti siglate con il Nantes tra Ligue 1 e Ligue 2 francese lo hanno posto all’attenzione della dirigenza biancoceleste. L’attaccante ha risposto subito presente e si è guadagnato la stima di Pioli, tanto da essere considerato il terminale offensivo per eccellenza nel 4-3-3 del tecnico emiliano. Il dualismo con Klose non è facile da gestire, ma il numero 9 preferisce i fatti alle parole, 6 gol in 16 presenze lo rendono uno degli innesti più azzeccati per una Lazio che vuole tornare a pensare in grande.

KLOSE – ‘Mito’ Klose ha ricominciato la stagione biancoceleste da Campione del Mondo e con il più importante dei record in tasca: miglior marcatore di sempre nei Mondiali. Finora Pioli ha scelto con molta decisione le sue gerarchie, preferendogli regolarmente Djordevic per poi lanciare il tedesco a partita in corso. Questa strategia può vantare uno score di 3 reti in 14 presenze, e tante polemiche. Infatti, il ‘Panzer’ ha fatto la voce grossa e ha reclamato più spazio; lo screzio con la società si è ricucito in fretta, ma le voci di mercato non accennano a placarsi. Per raggiungere l’obiettivo terzo posto la Lazio ha bisogno di tutte le forze a sua disposizione, e chissà che nella seconda parte di campionato questa spinta non arrivi proprio da lui, ‘IL’ monumento del calcio mondiale.

CANDREVA – 13 presenze, 2 gol, 7 assist. Antonio Candreva ha ricominciato la stagione alla grande, confermandosi a livelli strabilianti. Tanta corsa abbinata ad una qualità eccelsa lo spingono sempre più nel cuore dei laziali. Fino alla 13° giornata, momento in cui si è infortunato alla coscia sinistra, è stato tra i migliori, in coabitazione con il compagno di reparto Djordjevic. Tuttora, nonostante l’assenza da diverse partite, guida la classifica dei passaggi da gol della Serie A. Col nuovo anno dovrebbe tornare ad arare la fascia e regalare perle ai suoi colleghi: un giocatore così è indispensabile per ogni squadra, nella Lazio ancor di più.

MAURI – Stefano Mauri, un giovanotto di 34 anni. Come ogni anno, il fantasista biancoceleste è partito nell’immaginario di tutto l’ambiente da riserva e si è conquistato, a suon di gol e ottime giocate, un posto da titolare. In questa stagione sembra aver trovato una seconda giovinezza, infatti al momento comanda la classifica dei marcatori biancocelesti con 6 gol, al pari di Djordjevic. Una rete ogni 114 minuti ed equilibri fondamentali nello scacchiere di Pioli: queste le due caratteristiche principali del brianzolo, che finora è stato uno degli ingredienti segreti per la ricetta chiamata ‘rincorsa all’Europa’.

ANDERSON – 2 dicembre 2014. Bisogna tenere a mente questa data per analizzare la prima parte di stagione di Felipe Anderson. Quel martedì, infatti, è arrivata la prima rete del brasiliano all’Olimpico e seconda in assoluto in biancoceleste. Fino a quel momento, il numero 7 aveva mostrato le stesse lacune dello scorso anno: scarsa personalità e troppa timidezza in campo. Poi il gol e la rinascita; ‘Pipe’ sembra ora un nuovo giocatore, convinto dei suoi mezzi e letale nei dintorni della porta avversaria. 3 gol e 2 assist nelle ultime 3 gare stanno facendo strabuzzare gli occhi a tutta la Serie A. Pioli se lo coccola e sa che può migliorare ancora, continuare su questa strada significa avere una freccia letale a disposizione per il proprio arco.

KEITA – Questo doveva essere l’anno della consacrazione per Keita Balde Diao. Finora gli ottimi presupposti della scorsa stagione non stanno trovando riscontri: si parla di lui più per discorsi extra-campo che per le sue prestazioni. 277 minuti in campionato spalmati in 7 presenze e nessuna rete. Solo qualche guizzo sfuggente ha mostrato il vero talento del giovane esterno, ma l’intesa tattica con le idee del tecnico non sembra essere delle migliori. Durante la  scorsa stagione il numero 14 ha trascinato la Lazio, ora la società ha l’obbligo di tornare a credere in lui. Diverse sirene di mercato potrebbero averlo disturbato, ma in caso di ritrovata continuità i biancocelesti potrebbero avere tra le mani un concentrato di estro e classe pronto ad esplodere. In questo caso potrebbe essere proprio lui l’innesto offensivo utile a completare un reparto di altissimo livello.

TOUNKARA – Mamadou Tounkara, la giovane speranza. Lo spagnolo, proveniente dalla Primavera, aveva impressionato tutti nel ritiro estivo. Le sue doti sono note, così come il suo posto nella gerarchia: terza scelta per crescere alle spalle di Klose e Djordjevic. Ad un certo punto qualcosa deve essersi inceppato, infatti, finora il classe ’96 non ha trovato spazio in prima squadra ed è tornato a giocare stabilmente con i baby aquilotti di Inzaghi. Il suo destino è ancora tutto da scrivere, con tanto lavoro e sacrificio la Lazio del futuro potrà contare su un ottimo attaccante.

Gian Marco Torre