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BRASILE 2014. GIRONE B. Spagnoli meno “furiosi”, re-styling Olanda e Cile agguerrito. Australia, squadra materasso

LAZIONEWS.EU – Gli spagnoli puntano sull’entusiasmo di Diego Costa, gli orange sono rivoluzionati. Sudamericani in pensiero per Vidal, nessuna speranza per gli australiani…

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LAZIONEWS.EU – È il momento della kemesse brasiliana, è il momento del Mondiale di calcio. Da oggi in poi non si può parlare d’altro. Trentadue squadre lotteranno nel caldo brasiliano per provare a raggiungere quella Coppa da sogno vinta quattro volte dall’Italia, l’ultima in quel 2006 indimenticabile, meglio hanno fatto solo i padroni di casa. Per l’occasione Lazionews.eu vi porta a scoprire i gruppi in cui è divisa la manifestazione, raccontando le rose delle squadre e le qualità di ogni Nazionale. Oggi è il momento del Gruppo B, quello nel quale è inserita l’ultima vincitrice del Mondiale. Ma non sarà facile per la Spagna avere la meglio su Olanda e Cile. La quarta squadra non fa paura: l’Australia.

SPAGNA
La vincitrice degli ultimi europei e mondiali arriva in Brasile con qualche dubbio di troppo e con una ‘fame’ che non sembra essere quella necessaria a lasciare il segno in questa competizione. Il talento sprizza da tutti i pori, questo è fuori dubbio, ma la testa potrebbe essere un po’ adombrata e la sicurezza dei propri mezzi può diventare un’arma a doppio taglio. Così Del Bosque ha inserito linfa nuova in rosa con l’attaccante dell’Atletico Madrid, Diego Costa, che proverà a contagiare con il suo entusiasmo gli altri compagni. Ma le non perfette condizioni fisiche di molte stelle delle furie rosse, potrebbero renderli più rossi di imbarazzo che non di “furia”. Comunque guai a sottovalutare gli spagnoli che conoscono a occhi chiusi il 4-2-3-1/4-3-3 e sanno come muoversi in campo

La stella
Si potrebbe fare il nome di Iniesta, Xavi, Silva, Ramos o Pique ma in questa situazione pare che la stella sia proprio un oriundo: Diego Costa. L’attaccante dell’Atletico Madrid di Simeone ha disputato un’annata eccezionale, sia per la vena realizzativa, sia per i risultati conseguiti con i suoi compagni. Giocatore completo e fortissimo, si porta indietro solo un dubbio: come si inserirà in una squadra che gioca assieme da anni?

Rosa e probabile formazione
Spagna (4-2-3-1)
: 1 Casillas; 5 Juanfran, 3 Piquè, 15 Ramos, 18 Alba; 16 Busquets, 14 Alonso; 21 Silva, 8 Xavi, 6 Iniesta; 19 Costa
A disp. 12 De Gea, 23 Reina, 2 Albiol, 22 Azpilicueta, 20 Cazorla, 4 Martinez, 17 Koke, 10 Fabregas, 13 Mata, 11 Pedro, 9 Torres, 7 Villa
All. Vicente del Bosque

OLANDA
Rivoluzione ‘Orange’. Un po’ per infortuni, un po’ per scelta tecnica, il commissario tecnico Louis Van Gaal ha abbandonato il classico 4-3-3 per proporre un’Olanda con il 3-4-1-2, modulo apprezzato da molti giocatori. Le qualità sono sempre quelle: velocità e tecnica, ma il ‘santone’ olandese ha preferito impostare una squadra meno rigida tatticamente e che può passare rapidamente in un più offensivo 3-4-3. Di certo la scelta nasce anche dall’infortunio di Van der Vaart, ma è un’idea che ronzava nella sua testa da qualche tempo. Saranno le ultime partite da selezionatore della Nazionale per lui, atteso a luglio sulla panchina del Manchester United. Difesa solida, centrocampo di qualità e attacco letale: queste le caratteristiche della rosa. Il punto debole: la mancanza di equilibrio e la perforabilità sugli esterni.

La stella
Questa volta i galloni da uomo copertina per gli ‘Orange’ non spettano ai classici Sneijder e Robben, che continuano ad essere fondamentali per questa squadra, ma al ‘killer’ Van Persie. La punta del Manchester United ha inevitabilmente risentito della pessima stagione della sua squadra ma ha comunque realizzato 18 reti in 28 partite annuali, mentre l’anno scorso era arrivato addirittura a 30. E ha tutta la voglia di tornare a essere quello dell’anno passato.

Rosa e probabile formazione
Olanda (3-4-1-2)
: 1 Cillessen; 3 De Vrij, 2 Vlaar, 4 Martins Indi; 7 Janmaat, 6 De Jong, 8 De Guzman, 5 Blind; 10 Sneijder; 11 Robben, 9 Van Persie
A disp. 22 Krul, 23 Vorm, 4 Kongolo, 13 Veltman, 12 Verhaegh, 16 Clasie, 18 Fer, 20 Wijnaldum, 21 Depay , 19 Huntelaar, 15 Kuyt, 17 Lens
All. Louis Van Gaal

CILE
Giunto terzo nel girone di qualificazione sudamericano, il Cile arriva in Brasile con la voglia di fare bene. Le qualità della rosa sono tutte dal centrocampo a salire, ma è l’attacco che fa davvero paura: Vargas (ex Napoli) e Sanchez del Barcellona sono due frecce che hanno una facilità spaventosa nell’inquadrare la porta. Se poi alle spalle c’è anche un cecchino come Vidal è facile capire perché questa squadra può impensierire l’Olanda e provare a passare il turno. Il 3-5-2 di Sampaoli diventa spesso un 4-3-3 o un 3-4-3 perché in rosa ci sono tanti giocatori duttili in primis lo juventino Isla. L’unico problema è proprio Vidal che ancora non ha recuperato dopo l’operazione al ginocchio e rischia di essere tagliato l’ultimo giorno utile. E se non c’è Vidal la qualità della squadra cade fortemente verso il basso anche perché la difesa è tutt’altro che irresistibile.

La stella
Dovrebbe essere Arturo Vidal ma, come spiegato poco fa, si restringono sempre più le possibilità di vederlo in campo. In caso di un suo addio forzato, i galloni di stella passeranno a Sanchez e Vargas. Il primo, ex Udinese e ora nel mirino della Juventus, non riesce a trovare molto spazio nel Barcellona causa concorrenza, ma ha sempre lasciato il segno quando è stato chiamato in causa. Il secondo ha dimostrato a Valencia che può far male con la sua velocità e il suo tiro preciso. Ora a Napoli si mangiano le mani…

Rosa e probabile formazione
Cile (3-5-2):
1 Bravo; 17 Medel, 3 Albornoz, 18 Jara; 4 Isla, 8 Vidal, 6 Carmona, 10 Valdivia, 15 Beausejour; 7 Sánchez, 11 Vargas
A disp. 23 Herrera, 12 Toselli, 2 Mena, 13 Rojas, 20 Aránguiz, 21 Díaz, 19 Fuenzalida, 16 Gutiérrez, 5 Silva, 14 Orellana, 22 Paredes, 9 Pinilla
All. Jorge Sampaoli

AUSTRALIA
Il destino ha voluto che nel girone B si ritrovassero la squadra campione del mondo in carica e quella più ‘scarsa’ delle qualificate. L’Australia è 59esima nel ranking Fifa e le possibilità che possa passare il turno sono molto vicine allo zero. Anche in patria si ironizza sui giocatori in rosa e ci si domanda se riusciranno almeno a segnare una rete. I motivi di tanto scoramento sono evidenti: l’Australia, rispetto le ultime edizioni del Mondiale, ha perso tanti giocatori importanti che si sono ritirati dall’attività agonistica e anche qualche infortunio dell’ultima ora ha messo in difficoltà il tecnico Postecoglu, dubbioso anche sul modulo. Sarà una squadra arroccata nella propria metà campo che proverà a rendere la vita difficile a tutti.

La stella
Sciorinando i nomi della rosa, solo quello di Tim Cahill rievoca qualcosa di importante, oltre a quello dell’ex Parma Mark Bresciano che non sarà titolare. Invece il 34enne Cahill ha fatto bene in Inghilterra dove si è dipanata la sua carriera calcistica. Solo sulle sue spalle si può poggiare questa squadra.

Rosa e probabile formazione
Australia (4-5-1): 1 Ryan; 2 Franjic, 6 Spiranovic, 19 McGowan, 3 Davidson; 7 Leckie, 5 Milligan, 4 Cahill, 15 Jedinak, 11 Oar; 14 Troisi
A disp.
18 Galekovic, 12 Langerak, , 22 Wilkinson, 8 Wright, 13 Bozanic , 23 Bresciano, 16 Holland, 21 Luongo, 17 McKay, 20 Vidosic, 10 Halloran, 9 Taggart
All.
Ange Postecoglu

Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico

 

 

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