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CALCIOMERCATO. La Lazio ci riprova per la Champions. Quello che (non) c’è e quello che servirebbe

LAZIO CALCIOMERCATO DIFESA – Tra circa tre settimane si aprirà ufficialmente la sessione estiva di calciomercato e la società biancoceleste è già a lavoro per costruire una squadra ancor più competitiva della scorsa stagione, per riprovare a centrare l’ingresso in Champions League…

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LAZIO CALCIOMERCATO DIFESA – Tra circa tre settimane si aprirà ufficialmente la sessione estiva di calciomercato e la società biancoceleste è già a lavoro per costruire una squadra ancor più competitiva della scorsa stagione per riprovare a centrare l’ingresso in Champions League sfumato a pochi minuti dalla fine dello scorso campionato. Inzaghi, che resterà sulla panchina della Lazio, ha chiesto dei rinforzi soprattutto nel reparto difensivo, vero tallone d’Achille della rosa. La squadra del tecnico piacentino ha infatti subito ben 49 gol in campionato; decisamente troppi se si vuole davvero sperare di centrare obiettivi importanti come  la Champions. Inoltre bisogna trovare il sostituto del partente De Vrij, il difensore più forte della rosa al quale la società non è stata in grado di rinnovare il contratto. Perdere De Vrij a zero è un danno economico oltre che tecnico, e per sostituirlo la dirigenza capitolina dovrà contare esclusivamente sulla propria disponibilità finanziaria, non avendo tratto alcun profitto dalla partenza dell’olandese.

OBIETTIVO ACERBI – Questa disponibilità però, difficilmente potrà portare all’acquisto di un giocatore di altissimo profilo, e così l’indiziato numero uno ad assumere la leadership in difesa è Francesco Acerbi, capitano del Sassuolo.  Acerbi è sicuramente un difensore che conosce benissimo il campionato italiano e le sue ultime stagioni in Emilia sono stato più che buone. La trattativa col Sassuolo è stata già avviata e nei prossimi giorni si potrebbe  chiudere intorno ai 10 milioni. Tuttavia, nonostante il giocatore ex Chievo e Milan sia un difensore affidabile per la Serie A, sembra difficile pensare ad un vero salto di qualità, soprattutto perché il trentenne capitano degli emiliani non ha esperienza internazionale e considerando anche che il reparto arretrato ha bisogno di minimo due rinforzi di livello. A tal proposito, il duo Tare-Lotito sta lavorando per cedere almeno uno tra Wallace e Bastos e piazzare un altro colpo per Inzaghi. Si continua a monitorare il brasiliano Eder Militao, ma il difensore del San Paolo fa gola a molti club e non sarà facile strapparlo alla concorrenza.

CENTROCAMPO ATTACCO PORTA – Un altro reparto da rinforzare è il centrocampo. Si è sentita moltissimo – anche troppo – la mancanza di un vice-Leiva e un vice-Milinkovic, e così il brasiliano e il serbo sono arrivati stremati alla fine della stagione. In attacco è mancato un giocatore in grado di sostituire bomber-Immobile; Caicedo infatti si è rivelato inadatto a svolgere tale compito, con appena 3 reti messe a segno in campionato. Nani non è mai stato preso in grande considerazione dal tecnico piacentino e non ha saputo sfruttare le poche occasioni avute a disposizione e così, il campione portoghese arrivato in pompa magna nello scorso agosto per sostituire Keita, verrà rispedito indietro. Infine, occorre trovare un valido portiere da affiancare a Strakosha. L’albanese è stato il giocatore più impiegato della stagione, anche perché Vargic ha convinto ben poco nelle due opportunità avute in Europa League.

RINFORZI PER LA CHAMPIONS, CESSIONI – Insomma, la Lazio ha bisogno di rinforzi in ogni reparto e lo dimostra anche il fatto che gli obiettivi stagionali – a parte la Supercoppa – sono sfumati sul più bello lasciando l’amaro in bocca e un profondo senso di delusione. Questa rosa necessita di giocatori affidabili e già in grado di fare la differenza. Ecco perché Inzaghi avrebbe chiesto alla società meno “scommesse” di mercato e giocatori già pronti. Undici anni senza Champions League sono davvero troppi, e i tifosi si aspettano – giustamente – degli acquisti che possano rilanciare i biancocelesti nell’Europa dei grandi. Molto, o quasi tutto, dipenderà dal mercato in uscita: qualora partisse uno tra Anderson e Milinkovic – o addirittura entrambi – la Lazio avrebbe somme importanti di denaro da poter investire in entrata. Altrimenti, senza soldi ricavati dalle cessioni, sarà difficile portare a termine colpi in grado di far sognare la piazza.

Simone De Bari

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