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CANDREVA VS MOSCARDELLI, oltre la barba c’è di più…

LAZIO-BOLOGNA, IL FACCIA A FACCIA – Antidivi per eccellenza, umili, professionali e con tanta gavetta sulle spalle…

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LAZIO-BOLOGNA, IL FACCIA A FACCIA 
Domenica sera alle 20.45 presso lo stadio Olimpico di Roma si chiude l’annata calcistica della Lazio. Stagione priva di soddisfazioni per i biancocelesti che incontrano l’altra delusa del campionato: il già retrocesso Bologna. Probabilmente sono proprio queste due le compagini più scontente: a fine agosto una puntava all’ingresso in Europa, possibilmente la Champions; l’altra sperava in una salvezza tranquilla e cullava sogni europei. Invece, a novanta minuti dalla fine delle ostilità, I capitolini hanno solo l’obiettivo di mantenere la decima posizione in campionato per evitare i preliminari di Coppa Italia, gli emiliani hanno già la testa ampiamente in vacanza, per molti di loro terminerà l’esperienza con la maglia rossoblù, altri proveranno a risalire in A l’anno prossimo. Partita, quindi, piuttosto inutile ma se da una parte Reja metterà in campo i titolari guidati da Candreva, Ballardini pare orientato a dare spazio a chi ha giocato meno come Moscardelli.

CANDREVA VS MOSCARDELLI, antidivi per eccellenza, ma oltre la barba c’è di più…
In campo Moscardelli ha dimostrato nel corso della sua carriera di essere una discreta punta, ottimo per la B e buono anche per la A, ma fuori dal terreno di gioco è diventato un fenomeno straordinario. Il suo segreto è nascosto dietro una folta barba, che ne ha fatto l’antidivo per eccellenza della nostra massima serie. Dietro un’altre barba meno curata e meno folta si nasconde il sorriso e l’urlo di Antonio Candreva che condivide con l’attaccante bolognese la caratteristica di antidivo. Ma ci sono altre somiglianza tra i due: l’umiltà, il non dire mai una parola fuori posto, la professionalità e l’aver fatto tanta gavetta che ha permesso al centrocampista biancoceleste di diventare un numero uno e di staccare il biglietto per i Mondiali. Il cannoniere capitolino è riuscito a imporsi nel calcio con fatica, con tanto lavoro, lottando contro un ambiente che spesso lo ha messo in discussione, mettendo d’accordo tutti con le sue prestazioni, con la sua corsa, con a sua voglia di vincere e di non mollare mai. Prima di approdare a Roma sembrava essere uno di quei giocatori pronti a spiccare il volo ma che falliscono su più bello. Moscardelli, invece, ha dettato legge solo nella cadetteria, in A ha faticato a imporsi ma sarebbe sbagliato e riduttivo identificarlo solo con la barba: ha fisico da ariete d’area di rigore e piedi da fantasista. Come disse lo stesso attaccate, infischiandosene per un attimo della sua umiltà, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport a inizio stagione: “Faccio rabona, elastico e Aurelio (quello di Taddei, ispirato ad Andreazzoli, ndr) mi riescono alla grande, c’è la prova su Youtube. Una volta Costacurta disse che i miei goal, per la bellezza, erano pari a quelli di Messi e Maradona. Con tutto il rispetto si intende”..  Domenica proveranno a lasciare un segno e a far comparire le rispettive esultanti barbe davanti alle telecamere.

ANTONIO CANDREVA
Nato a Roma il 28 febbraio del 1987, Candreva inizia la sua carriera nelle giovanili della Lodigiani, squadra con la quale fa il suo esordio nel calcio professionistico nel 2004. A 20 anni arriva all’Udinese che non crede in lui e inizia il suo girovagare in prestito: Livorno, Juventus, Parma e Cesena. Buone sono le sue stagioni in terra emiliana ma il presidente friulano Pozzo continua a non credere in lui: nel gennaio 2012 lo cede in prestito con diritto di riscatto alla Lazio. Da lì ecco iniziare la sua nuova carriera: le prime partite difficili a causa di una presunta fede giallorossa, con i fischi che si trasformano in applausi grazie alle sua prove, poi il traguardo delle 100 presenze con la maglia biancoceleste raggiunto nel match contro l’Atalanta e il record di centrocampista più prolifico della storia della squadra capitolina. Per lui con la casacca biancoceleste un totale di 109 partite, 22 gol e 25 assist. In stagione 43 presenze, 12 gol e 9 assist.

DAVIDE MOSCARDELLI
Nato a Mons in Belgio il e febbraio 1980 da genitore romani, Moscardelli ha debuttato nel 1997 con il Maccarese per poi passare al Guidonia. L’esordio nel calcio professionistico avviene nel 2002 con il Sangiovannese in serie C2 mettendo a segno 15 gol in 30 presenze. Nel 2003 ecco il salto in B con la Triestina, squadra con la quale rimane due anni. Ancora un biennio in B con il Rimini, poi un’ottima stagione con il Cesena e i due anni a Piacenza. Nell’estate del 2010, dopo una annata da 14 gol in B ecco arrivare finalmente la Serie A con il Chievo Verona, squadra con la quale rimane fino al gennaio del 2013. Da quel giorno diventa un giocatore del Bologna: in totale per lui 27 presenze, tre gol e due assist con la maglia emiliana. Quest’anno magro bottino: solo 864 minuti, due gol e due assist.

Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico

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