"C'è bisogno di tutti". Anche di questo Nani?

Pubblicato 
lunedì, 19/03/2018
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

APPROFONDIMENTO NANI - L’effetto sorpresa non ha funzionato. Nessuno aveva neanche velatamente ipotizzato un Luis Nani dal primo minuto, per giunta con la contemporanea presenza di Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson (questi ultimi due schierati a centrocampo). Simone Inzaghi ha azzardato ed il risultato non è stato affatto positivo: troppo poco peso nel cuore del rettangolo verde e tanto terreno concesso al Bologna, più di una volta pericoloso dalle parti di Strakosha nei primi 45 minuti. In questo arco temporale, il numero 10 brasiliano si è sacrificato, giocando a tutta fascia, battagliando con Torosidis e Verdi, per poi tornare, nella ripresa, a fare quel che gli è più congeniale, mentre lo spagnolo ha illuminato, dribblato, calciato, tentato filtranti per il sempre generoso Ciro ed eluso l’asfissiante marcatura di Donsah. Di certo, positivi entrambi, così come le certezze Parolo e Leiva ed uno straripante Luiz Felipe.

RIMANDATO - Bocciatura piena, invece, per il più o meno collega di reparto Luis Nani, in primis dallo stesso tecnico che l’aveva gettato nella mischia, lasciandolo negli spogliatoi al termine di un primo tempo dai numeri impietosi: 0 tiri (totali, non solo nello specchio della porta), 0 occasioni da rete create, 0 passaggi potenzialmente pericolosi, 0 cross, 0 palloni recuperati e ben 5 persi su appena 26 giocati, nonostante gli 0 dribbling tentati. Concludono la negativa rassegna dei numeri di Nani in Lazio-Bologna il 50% dei contrasti vinti ed il 68,8% di passaggi riusciti, di cui solamente il 18,8% in verticale, alla ricerca del corridoio giusto per Immobile: il resto, una serie di appoggi a mo’ di compitino per Marusic, Parolo e Luis Alberto, mutilando il proprio genio, visto per larghi tratti della sua carriera qua e là per l’Europa, ma fin troppo poco in maglia biancoceleste.

SITUAZIONE DELICATA - Difficile rimproverare il ragazzo, perché gli va riconosciuto che giocare uno spezzone di partita al mese non è semplice. Difficile rimproverare anche Inzaghi, per il quale potrebbe esser mosso, semmai, un appunto per la sostituzione di Anderson in quel frangente di partita, ma non di certo per quella di Nani: gli ha concesso la chance, in fondo, che per mille e uno motivi non ha sfruttato, ma la priorità era vincere e per farlo serviva riequilibrare l’assetto tattico, pertanto Lukaku, che pure non ha inciso, al posto dell’ex Manchester (con Felipe alzato seconda punta) era un cambio ineccepibile, almeno sulla carta. Ora il tempo stringe e la classifica inizia a stridere. Si attende il recupero del derby di Milano per avere una visione più chiara sulla concorrenza in chiave Champions, ma quel che è certo, tema ribattuto a più riprese dallo stesso Inzaghi nel corso delle ultime settimane, è che c’è bisogno di tutti. Ma proprio tutti e quindi anche di Nani. Magari non quello di ieri sera…

Giordano Grassi

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