NUMERI E CURIOSITÀ

Difesa colabrodo: per trovare una partenza peggiore bisogna tornare indietro di mezzo secolo

NUMERI E CURIOSITA’. Sette gol subiti nelle prime quattro gare: una dato che stride con quanto fatto vedere dai ragazzi di PETKOVIC appena 12 mesi fa…

Pubblicato

11 anni fa

25 Settembre 2013 17:29

Redazione

NUMERI E CURIOSITA’ – C’era una volta la “corrazzata PETKOVIC”, una squadra in grado di chiudere il campionato con 42 gol subiti (una media di appena 1,10 reti/partita), piazzandosi alla fine quarta sul podio delle migliori retroguardie del campionato. Una difesa composta da nomi non altisonanti ma sicuramente affidabile: KONKO, BIAVA, DIAS (poi CANA) e RADU, che è poi è la stessa linea difensiva che schierava l’ex tecnico REJA. E risultati, l’anno scorso, si sono visti immediatamente: nella prime quattro giornate di campionato soltanto BORRIELLO e PELLISSIER su rigore sono riusciti a bucare la porta di MARCHETTI, a riprova dell’affiatamento dei quattro.

DA FORT KNOX A COLABRODO – Dodici mesi dopo la situazione si è completamente ribaltata: nelle prime quattro giornate di campionato sono sette le reti subite, quasi il quadruplo rispetto alla stagione precedente. E non è un caso che quella linea precedentemente elencata non sia mai scesa in campo, con mister PETKOVIC “costretto” ogni domenica a doversi affidare a uomini diversi come CIANI, NOVARETTI e CAVANDA. Dati sicuramente significativi ma è doveroso sottolineare come l’esterno belga sia stato uno dei più positivi di questo avvio di campionato, mentre DIAS sta vivendo una preoccupante involuzione tecnica, che ha toccato l’apice con l’espulsione nel derby. Se si sommano poi gli infortuni occorsi a BIAVA e RADU il quadro è completo: la difesa della LAZIO fa acqua da tutte le parti e, purtroppo, sono i dati a confermarlo. Per trovare una partenza peggiore bisogna tornare indietro di quasi cinquanta anni, quando, nella stagione 1966/67, la LAZIO di Manocci incassò la bellezza di 8 gol nelle stesse giornate. Vengono invece eguagliati i “record” delle stagioni 1970/71, 1978/79, 1984/85, 1992/93 e 2003/04, ma c’è da scommetterci che PETKOVIC non ne sarà molto fiero.