FOCUS – Lulic e l’addio alla Lazio dopo dieci anni d’amore

Pubblicato 
giovedì, 01/07/2021
Di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 3 minuti

SENAD LULIC - Il film che ha visto protagonisti un calciatore, iconico e decisivo, e la sua amata vestita di biancoceleste è giunto ai titoli di coda. Senad Lulic e la Lazio si lasciano 3555 giorni dopo la scintilla d’amore scoccata sul verde terreno della Scala del Calcio. Da oggi i destini del bosniaco e di quella che è stata la sua squadra per dieci lunghi anni si separeranno. Ben consci che nessun allontanamento sarà mai definitivo finché esisterà il ricordo. Il ricordo di un uomo che ha scritto una pagina miliare della storia del club capitolino.

Lulic, la storia d’amore con la Lazio

Arrivato alla Lazio dallo Young Boys nel giugno 2011 come un oggetto misterioso, Lulic ci mise poco a dimostrare il proprio valore alla capitale biancoazzurra. Il 9 settembre Edy Reja lo fece esordire a San Siro contro il Milan. E, solamente un mese dopo, il 23 ottobre, trovò il primo gol in maglia biancoceleste contro il Bologna. Da lì in poi la scalata alla storia laziale fu un percorso netto, consacrato da un tap-in facile facile in una giornata di fine maggio. “La Lazio è in vantaggio, ha segnato Lulic, esattamente al minuto 26 nel corso del secondo tempo cambia il parziale allo stadio Olimpico”. Recitò così in quei minuti il radiocronista Francesco Repice: parole che mai nessun tifoso della Lazio potrà dimenticare. Lulic e la storia laziale da quel momento furono affluenti del gigantesco fiume di emozioni biancocelesti. E, anche dopo il 26 maggio 2013, continuarono a incontrarsi. L’8 aprile 2015, ad esempio. In quella data il capitano fotocopiò il gol alla Roma punendo il Napoli e qualificando la squadra di Pioli alla finale di Coppa Italia. Oppure il 22 dicembre 2019, in occasione dell’ultimo atto della Supercoppa Italiana contro la Juventus: anche in quella circostanza, come qualche anno prima contro i rivali cittadini, la partita stava scivolando via verso un inesorabile pareggio finché Lulic e la storia non scelsero di incontrarsi per l’ennesima volta.

Lulic, dieci anni di Lazio in numeri

Non c’è mai una ragione per cui un amore debba finire. A maggior ragione se il frutto di quell’amore sono dieci lunghi anni di onorata militanza con l’aquila sul petto. Senad Lulic e la Lazio si lasciano dopo 371 volte insieme, avvalorate da 34 gol e 50 assist, ma non solo. Il bosniaco, da giocatore e capitano biancoceleste, ha anche alzato al cielo 4 trofei, due Coppa Italia (2012/13 e 2018/19) e due Supercoppa Italiana (2017 e 2019), e scritto numeri importanti. È infatti il secondo straniero più presente di sempre nel club capitolino, il quinto in assoluto, nonché il laziale con più gettoni nelle competizioni internazionali (58) subito dietro a Giuseppe Favalli (64). Ma, soprattutto, Senad Lulic da Mostar è al momento l’unico giocatore nell’eterna storia calcistica della Capitale ad aver segnato una rete in un derby valso un trofeo. Un diamante per sempre.

La fine di un amore: grazie di tutto Lulic

Dopo dieci lunghi anni farà un certo effetto ai tifosi biancocelesti non vedere più il numero 19 nella sezione dell’album Panini dedicata alla Lazio, piuttosto che nelle varie liste del fantacalcio. Sarà strano ammirare un nuovo proprietario della fascia sinistra e chissà poi se sarà degno del predecessore. Al fine, sarà difficile vedere una squadra senza Senad Lulic, il bosniaco laziale d’adozione. Ma, come sottolineato in precedenza, non c’è mai una ragione perché un amore debba finire. E allora non rimane che ringraziare l’uomo e il calciatore per tutte le emozioni trasmesse, una in particolare, per aver sempre difeso la causa biancoceleste e per aver incarnato oneri e onori della lazialità come pochi in questi anni.

Daniele Izzo

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