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Inzaghi vs Montella, da calciatori ad allenatori: si accende il derby degli ex

FACCIA A FACCIA – Un percorso parallelo che si è incrociato a Roma ma non solo…

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FACCIA A FACCIA – Se qualcuno avesse detto che un giorno si sarebbero rincontrati in campo, chissà se loro stessi ci avrebbero creduto. Stavolta seduti, più o meno comodamente, in panchina. La sfida di domenica fra Sampdoria e Lazio, rimanda ad antichi sapori e dissapori, quelli fra due che alla Lazio e alla Roma hanno dato tanto. Entrambi ex attaccanti, quasi coetanei, uomini che hanno avuto la fortuna di vivere gli anni più belli del calcio nella Capitale. Simone Inzaghi contro Vincenzo Montella, come una volta, come più di dieci anni fa.

 “C’ERAVAMO TANTO ODIATI” –  In campo, si intende. Perché Vincenzo e Simone hanno sempre rappresentato un esempio di garbo ed educazione da calciatori e poi, successivamente, da allenatori. Una vita per il gol: il tecnico dei blucerchiati, di reti in carriera ne ha sfiorate 200 (195), quello biancoceleste, invece, ne conta 63. Due ex che sono riusciti a conquistarsi la fiducia dei club in cui hanno militato e poi anche la panchina.

I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA – Nel 2000, le strade dei due si incrociano a Roma, più di una volta, qualcuna delle quali ha fatto storia. Era il 25 marzo 2000 quando la Lazio, lanciata nella lotta Scudetto, si avviava a giocare la stracittadina contro la squadra di Capello. Finiva 2-1 per i biancocelesti: tra gli undici iniziali c’erano proprio Inzaghi e Montella. Decisamente diverso il finale il 10 marzo 2002, quando l’aeroplanino di gol al derby ne segnò 4 e decretò una delle più amare sconfitte degli avversari contro i giallorossi.

VOCE DI CAMPO, VOCE FUORI CAMPO – Infine, le giovanili. Vincenzo inizia alla Roma con i Giovanissimi, nel 2009. Simone con la Lazio l’anno successivo. Roma, Catania, Fiorentina e Samp nel curriculum del primo, per il secondo c’è solo la Lazio, quella dei più piccoli. E sarebbe stato così, se la stagione di Pioli fosse andata diversamente. Ed invece adesso Simone ci crede: è certo di riuscire a convincere Lotito che potrebbe essere lui l’uomo ideale per la panchina. La lista dei pretendenti è molto lunga: Sinisa Mihjalovic, Prandelli, Di Francesco ma soprattuto c’è anche lui, Vincenzo Montella. Il napoletano sarebbe pronto a tornare a Roma: il tecnico già nel 2012 era stato vicinissimo a sedersi sulla panchina laziale, ma una chiamata dell’altra sponda del Tevere fece morire sul nascere l’idea del presidente biancoceleste. Oggi la Samp, nonostante il contratto fino al 2018, sembra non voler proseguire il suo rapporto di lavoro con il tecnico che potrebbe tornare sui suoi passi. Durante l’estate si scioglierà la matassa: nel frattempo si rinnova il duello di due gentiluomini, campioni sul campo e fuori, giocatori di un’era felice che ormai non esiste più.

Michela Santoboni

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