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LAZIO. Kozak: “Mi godo questa vittoria”

Felice per la prestazione l’attaccante biancoceleste vero protagonista della gara…

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Al termine della sfida contro il Panathinaikos, Libor Kozak parla ai microfoni di Mediaset Premium.

Hai giocato una grande partita.

“Ho cercato di dare il massimo dopo tanto tempo. Sapevo che questa era la mia opportunità dopo molto tempo. Sapevo che non era facile riprendere il ritmo partita. Ero sicuro di fare bene”.

Vorresti giocare di più.

“Penso che nessun giocatore è contento di stare in panchina per tanto tempo. Oggi mi godo questa vittoria e darà sempre il massimo”.

Per Petkovic siete tutti utili e preziosi. La mentalità deve essere sempre la stessa.

“Abbiamo dimostrato che tutti vogliamo giocare e mettere in difficoltà il tecnico per le scelte. Per noi è importante dimostrare che possiamo giocare anche noi”. 

Spera di giocare di più con i vari cambi di modulo.

“Quelli che giocano devono fare il loro lavoro. Anche se cambia modulo, la mentalità deve essere sempre la stessa”.

Sul primo gol.

“Quando ho ricevuto la palla non ho sentito l’avversario vicino e volevo in tutti i modi tirare. La palla mi è rimasta sotto, è andata bene”.

Pensi di meritare più attenzione dal tecnico.

“Non è facile essere sempre sotto pressione. Poi il modulo lo decide il mister. Io certo di metterlo sotto pressione. Nessun giocatore è contento che non giocato, anche io. Faccio il massimo per giocare”.

KOZAK A LAZIO STYLE RADIO

Come va la ferita che hai rimediato nello scontro con Seitaridis? “Tutto apposto, ci sono punti ma sto bene. Quell’entrata mi ha fatto un po’ arrabbiare ma dopi mi ha detto che non l’ha fatto apposta e quindi ci siamo chiariti”.

Sei soddisfatto delle tue prestazioni? “Si certo, sono contento anche se nel primo goal ero un po’ infortunato e mi è andata bene. Per noi oggi, per chi gioca di meno, abbiamo dimostrato che anche noi possiamo giocare e quindi sono contento per tutti noi”.

Quando hai pensato di fare quella palombella nel primo goal? “Si, quando ho stoppato la palla non ho sentito avversari sula schiena e quindi volevo calciare subito anche se la palla mi è rimasta sotto la gamba, volevo alzarla un po’ e per quello sono riuscito a scavalcare il portiere”.

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