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LAZIO-PARMA. E la mente ritorna a quel gol di FIRMANI…

Era il 25 novembre 2007 e i biancocelesti passarono in zona Cesarini grazie ad una “spinta dall’alto”…

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(Getty Images)

LAZIO-PARMA NEL RICORDO DI ‘GABBO’ – Domenica ci sarà Lazio-Parma e la mente non può che tornare al ricordo di quella sfida di 5 anni fa: quel match disputato il 25 novembre 2007, la prima gara della Lazio in casa dopo la morte di Gabriele Sandri. Una partita strana, giocata in un clima quasi surreale: i tifosi della Nord che fanno il loro ingresso 20 minuti dopo l’ingresso in campo, lo striscione che campeggia in fondo alla Curva con l’immagine di ‘Gabbo’ e i giocatori biancocelesti che indossano una maglia in suo ricordo sotto la loro divisa ufficiale. La rabbia e lo sconforto per i fatti accaduti in quella maledetta stazione di servizio nei pressi di Arezzo sono ancora vividi nella mente e nei cuori di tutto il popolo laziale ma il calendario è inesorabile: si gioca la 13esima giornata del girone di andata.

UN TUFFO NEL PASSATO DI 5 ANNI – Una gara che mette di fronte due formazioni in difficoltà che stazionano entrambe sul versante destro della classifica. Non è un caso che la partita offre pochi spunti tecnici: al di là dei due legni colpiti dalla Lazio, la gara trascorre noiosa fino al 90esimo. Poi un lampo: Makinwa scende sulla destra e mette in mezzo, bomber Rocchi, contrastato dall’ex Couto, non riesce a controllare la sfera che finisce sui piedi dell’accorrente Firmani. Il centrocampista romano non ci pensa su due volte e colpisce di prima intenzione verso la porta difesa da Bucci. Una conclusione non irrestibile che avrebbe terminato la propria corsa sui tabelloni pubblicitari ma che inaspettatamente subisce la deviazione dell’interno coscia di Damiano Zenoni e si insacca in fondo alla rete.

QUELLA “SPINTA DALL’ALTO” – «Avevo la certezza che avrei segnato. Una sensazione stranissima. Nonostante la traversa nel primo tempo, ero convinto che alla fine ce l’ avrei fatta. Una meraviglia realizzare un gol rocambolesco all’ ultimo minuto. E quella deviazione (di Zenoni, ndr) è qualcosa di incredibile. Mi è arrivata una spinta dall’alto, sono sicuro», dichiarerà al termine della gara l’autore del gol. Segnatura festeggiata con una corsa sfrenata sotto la Nord, sotto ‘Gabbo‘: «Una corsa liberatoria, certo. Avevo voglia di abbracciare Gabriele. Io e De Silvestri ce lo ripetevamo da giorni: “Tocca a noi due dare qualcosa in più”. Perché come noi, Gabbo era un ragazzo romano e innamorato della propria squadra. Dovevamo dedicargli qualcosa di speciale». E oggi più che mai non si può non ricordare quella partita, triste e stupenda allo stesso tempo, soprattutto nell’anno dei quinquennio dalla scomparsa di ‘Gabbo’, che uno strano scherzo del destino ha fatto sì che il derby si giocasse proprio l’11 novembre. E come 5 anni fa, anche nell’ultima stracittadina, i biancocelesti hanno ricevuto quella “spinta dall’alto”, perchè, ne siamo certi, Gabriele continua a seguire la sua LAZIO da là su. E quindi: a domenica ‘GABBO’!

D.G.

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