LAZIO-ROMA. PETKOVIC-ZEMAN, il DERBY

Pubblicato 
domenica, 11/11/2012
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

LA GAZZETTA DELLO SPORT- Il tecnico di Sarajevo debutta nella stracittadina romana: "Come una finale. Zeman una leggenda, ma devo batterlo". Il boemo: "Un k.o. influirebbe sul rendimento successivo. De Rossi adesso ha più voglia"...

(Getty Images)

L’articolo odierno della Gazzetta dello Sport, confronta i due allenatori che si affronteranno oggi nella stracittadina:

La prima volta di Petko: "Basta giocare da Lazio".

Per Petkovic sarà una prima volta che può segnare una stagione ed una carriera. Perché, come ha ben compreso, "questa è una partita diversa da tutte le altre. E’ come una finale. Vale tre punti come le altre gare, ma questi tre punti hanno un peso diverso". Zeman leggenda. Ne sa qualcosa il dirimpettaio del tecnico laziale, quello Zeman che alla vigilia del suo primo derby, vissuto sulla panchina laziale, definì la stracittadina una partita come le altre. Finì con un 3-0 in favore della Roma che Zeman faticò a scrollarsi di dosso. Petkovic spera ovviamente in un debutto opposto, ma del tecnico della Roma è comunque un grande estimatore. "Lo seguo da anni, è molto conosciuto anche all’estero. Grande uomo, grande allenatore, ha fatto tanta strada, diventando una leggenda". Un mito che il mite Petkovic proverà ad offuscare con le sue stesse armi. "La Roma è forte perché gioca sempre all’attacco? Noi invece facciamo catenaccio e contropiede…", dice scherzando. Poi più serio: "La Roma non è temibile solo in attacco, è temibile in ogni settore. L’unico modo di limitarla è fare il nostro gioco. Per vincere il derby dobbiamo giocare da Lazio".

"Attenta Roma: se perdiamo corriamo rischi".

"Mi rendo conto che se si perde il derby la piazza reagisce diversamente — spiega Zeman — e questo può influire sul rendimento del dopo derby, ma voi valutate un allenatore per una partita, mentre in una stagione ne ho persi 4 e poi sono arrivato davanti alla Lazio". Occhio, il boemo non rinnega nulla del suo passato biancoceleste, però alcune puntualizzazioni non mancano. "Il derby che ricordo di più è stato il primo, l’ho fatto con la Lazio e l’ho perso 3-0. Io mai in questa Lazio? Non ricordo di aver detto questa frase, ma ora mi è molto più simpatica la Roma, anche se non dimentico: con la squadra biancoceleste mi sono preso belle soddisfazioni arrivando 2° e 3°. Non succede tutti i giorni e non a tutti. Io alla Lazio sono stato bene, ma la Roma ha di sicuro una tifoseria più calda e appassionata. Si è visto anche quest’anno alla prima amichevole di inizio stagione. Per noi erano in 40.000, per la Lazio 500: penso ci sia una differenza".

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