L’involuzione di Immobile. Ma l’appuntamento è per Milano (FOTO)

APPROFONDIMENTO CIRO IMMOBILE – Lazio-Torino è ormai alle spalle e tutto quel che rimane ai biancocelesti sono le scorie di una partita colma di polemiche e rimpianti. Come non bastasse, arriverà la squalifica per Ciro Immobile (ipotizzabili due giornate), espulso al 45’ per un’ingenuità, figlia del nervosismo per il mancato rigore assegnatogli. Si potrebbe discutere sulla “non testata” e sulla precedente provocazione di Burdisso (non sanzionato), calciatore certamente non nuovo ad episodi simili, ma non muterebbe mai quanto avvenuto. Giacomelli così ha letto la situazione e non si può piangere sul latte versato.

ASTINENZA – Di Ciro Immobile, piuttosto, preoccupa la progressiva regressione vissuta. Sul campo. I numeri sono impietosi ed omettendo (l’inutile) calcio di rigore segnato nel derby contro la Roma, il bomber campano soffre di un’astinenza lunga 392’. Un’eternità per i suoi standard. L’ultima rete gonfiata su azione risale a Benevento-Lazio del 29 ottobre scorso, partita che fa da spartiacque tra il Ciro straripante ed il Ciro lontano parente di se stesso.

PRIMA DI BENEVENTO – Prima della suddetta gara in terra sannita, Immobile viaggiava alla media di 1,2 gol a partita, grazie ai 18 timbri in 15 match (a partire dalla Supercoppa ed Europa League compresa). Stessi numeri per quanto riguarda i passaggi chiave. Nel medesimo arco temporale, le occasioni create erano state 19 (1,27 a partita) ed i tiri in porta ben 56 (3,73).

DOPO BENEVENTO – Dopo Benevento, l’involuzione. Una rete realizzata, come anticipato poc’anzi, in occasione del calcio di rigore segnato contro la Roma: un gol in 4 partite, per una media di 0,25. 0 (zero!) sono sia i passaggi chiave, sia le occasioni da rete create, segno inconfutabile di una mancanza di peso specifico non solo sotto porta, ma in tutta la manovra offensiva. Persino il numero dei tiri verso lo specchio, da sempre fiore all’occhiello del repertorio di Immobile, sono in drastica diminuzione: 10 in 4 match disputati, per una media di 2,5 a partita.

HEATMAP – Osservando le heatmap del ‘corrieredellosport.it’, si potrebbe ipotizzare un calo di condizione fisica. Se è vero che la mappa di calore relativa a Lazio-Torino può esser viziata dal minutaggio (ieri sera Immobile ha giocato soltanto 45 minuti), è vero anche che i biancocelesti, all’Allianz Stadium, hanno fatto per lunghi tratti una partita di sacrificio, il che avrebbe dovuto inficiare sulle porzioni di campo occupate dal bomber campano a ridosso dell’area bianconera. Eppure, il contributo di Immobile è stato lo stesso di sempre, con un gol su azione ed un rigore conquistatosi praticamente da solo (e poi trasformato). Ed il verde nitido della mappa conferma quanto detto.

Heatmap Lazio-Torino 1-3

Heatmap Juventus-Lazio 1-2

IL RITORNO – L’augurio è che la squalifica (si spera non corposa) che gli verrà inflitta possa essere salutare per la testa e per il fisico di un ragazzo che, volente o nolente, ha tirato la carretta fino ad oggi, senza mai risparmiarsi. Non va inoltre dimenticata la delusione vissuta con la Nazionale, che può aver senza dubbio lasciato qualche strascico in forma latente, quantomeno sul piano delle certezze. Con tutta probabilità, Immobile giocherà e (si spera) ritroverà confidenza con il gol in Coppa Italia nella gara col Cittadella e, qualora dovessero arrivare due giornate di stop per l’espulsione di ieri sera, l’appuntamento col ritorno in campo sarà per il 30 dicembre, a Milano contro l’Inter. Dove ci aspettiamo un Immobile tirato a lucido.

Giordano Grassi