LUCAS LEIVA LAZIO - Lucas Leiva non si ferma più. Ha segnato ieri il suo terzo gol consecutivo ed è arrivato a quota quattro in stagione. Se la cosa non vi sembra incredibile, pensate solamente che, in dieci anni di Liverpool, ne aveva segnati complessivamente sette. Eppure l'italo-brasiliano non ha minimamente cambiato atteggiamento, anzi, per certi versi è semplicemente diventato più completo, come un buon vino lasciato invecchiare nel giusto modo in cantina. Perché Leiva fa la solita, tanta, legna a centrocampo, combatte, contrasta, intercetta e recupera, ma poi riparte anche, smista, lancia, con la "garra" sudamericana unita alle geometrie brasiliane. Lucas II, quello bistrattato all'arrivo nella Capitale perché non considerato degno di sostituire Lucas I, quel Biglia che ha ferito i tifosi biancocelesti, e che sta ferendo ora quelli del Milan con prestazioni non all'altezza, è diventato imprescindibile per Inzaghi. E le critiche a Tare per il suo acquisto, magicamente, sono oggi ringraziamenti solenni per averlo portato a Roma. Quant'è strano il calcio...