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O tutto o niente: Lazio allergica al pareggio, questione di DNA

NEWS DEL GIORNO – “Rifarei le stesse scelte”, ammette Pioli dopo la sconfitta con l’Atalanta…

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Pubblicato il 29/10 alle 17.50

NEWS DEL GIORNO – O tutto o niente: la Lazio di Pioli è allergica al pareggio. Più che una malattia congenita però l’assenza di pari è dovuta ad un’impostazione mentale, quella del gioco aggressivo, sempre tesa alla ricerca del massimo risultato. D’altronde mister Pioli è stato sempre chiaro: “Vogliamo imporre il nostro gioco, in casa o in trasferta non fa differenza: siamo la Lazio“, il mantra ereditato dalla scorsa stagione e ripreso più di una volta anche quest’anno. Diciotto punti in 10 giornate: 15 in casa e tre in trasferta. Sei vittorie e quattro sconfitte: il numero dei pari è fermo ancora a zero. Per risalire all’ultimo pareggio in campionato bisogna tornare indietro di 14 giornate, proprio ad Atalanta-Lazio dello scorso anno, quando l’ex Biava firmò il pareggio, rallentando la cavalcata biancoceleste.

QUESTIONE DI MENTALITA’La Lazio stavolta è finita Ko contro l’Atalanta guidata dal duo Reja-Bollini, con l’allievo Pioli che viene fermato ancora dal maestro Reja, suo predecessore. I bergamaschi hanno messo in campo una prova maschia e accorta, ribaltando il match con carattere. Buono il primo tempo della Lazio, che è però mancata in cattiveria al momento di chiudere il match dopo il vantaggio regalato da Biglia con la sua magistrale punizione che ha lasciato Sportiello impietrito. Dopo l’autorete di Basta, il match è cambiato, con gli orobici che pressavano spinti dal calore dell’Atleti Azzurri d’Italia. Sull’1-1 il cambio che ha fatto discutere e dividere i laziali, ma che ha fatto ulteriore chiarezza sulle idee di Pioli: o tutto o niente, questione di mentalità. Dentro Klose, esce Onazi. Tutto per i tre punti e per restare attaccati al secondo posto con Fiorentina, Inter e Napoli: i biancocelesti si sbilanciano e l’Atalanta punge con una ripartenza finalizzata da Gomez e addio pareggio.

QUATTORDICI GIORNATE – Un pareggio con l’Atalanta non avrebbe smosso la classifica biacoceleste, ma a fine stagione anche un punto potrebbe fare la differenza. La striscia di 14 gare senza pari della Lazio è secondo solo a quella della Fiorentina, arrivata a quota 20. Lo scorso anno la compagine biancoceleste è quella che ha chiuso il minor numero di match con il segno X, uscito in sole 6 occasioni. Il lungo testa a testa con la Roma per il secondo posto ha visto i giallorossi finire davanti per un punto, con più del doppio dei pareggi rispetto alla Lazio (13). Il minor numero di sconfitte, pur se di poco alla fine ha fatto la differenza, tra qualificazione diretta e preliminari di Champions. Tornando alla stagione in corso, il trend laziale pare confermato: in campionato zero pareggi, come la Lazio solo Fiorentina (due punti più avanti) e il Bologna penultimo. L’unico X è arrivato in Europa League, a tempo scaduto contro il Dnipro con gli ucraini che hanno rimontato. Accontentarsi di un punto non è nel dna di questa Lazio, che scalpita già per tornare ad aggredire il prossimo avversario: domenica all’Olimpico arriva il Milan e la compagine biancoceleste cercherà la nona perla casalinga. Rifarei le stesse scelte”, ha ammesso il mister al termine del match perso contro l’Atalanta: prendere o lasciare, è questa la mentalità di Pioli, o tutto o niente, anche se a volte un pareggio non guasta.

Gian Marco Torre

@torre_gm

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