Parolo, il “tuttofare” di Inzaghi tra gol e dubbi tattici. Ed il Milan rievoca dolci ricordi…

LAZIO TUTTOFARE PAROLO – Mentre la Lazio può festeggiare il passaggio del turno in Europa League e un momentaneo quarto posto in classifica solitario, Simone Inzaghi si gode la ritrovata vena realizzativa di Marco Parolo. Il centrocampista è stato assoluto protagonista dell’ultima settimana, con tre gol fatti in altrettante partite. Se contro la Spal aveva colpito con un potente tiro da fuori, a Sassuolo il vice-capitano lo ha fatto con la caratteristica che più lo contraddistingue: l’inserimento senza palla.

I NUMERI – Ma non c’è solo questo nella sua partita: come testimoniano i numeri collezionati da Marco al ‘Mapei Stadium’, in 93 minuti ha toccato 59 palloni, la maggior parte dei quali in avanti alla ricerca degli attaccanti. Una prestazione solida e con poche sbavature e una percentuale di passaggi riusciti di oltre l’80%. Cifre importanti per un centrocampista che non ha nell’impostazione del gioco il suo compito principale. Come si può dedurre dalle statistiche difensive, infatti, Parolo è stato come sempre decisivo in interdizione: 9 duelli vinti a centrocampo, due falli subiti e soprattutto più di 11 km percorsi in tutto il match. Un motorino instancabile per Inzaghi che, dopo gli infortuni di Leiva e Badelj, aveva anche pensato di posizionarlo davanti alla difesa, nel ruolo di regista. Alla fine, però, ha preferito Cataldi e le caratteristiche di gioco di Parolo danno ragione a questa scelta. Parolo è un gatto, un giocatore furbo e letale negli inserimenti. Da mezzala queste qualità vengono meglio evidenziate.

VERSO IL MILAN – Il ‘tuttofare’ della Lazio è un ragazzino di 33 anni indispensabile per la squadra. Su 15 partite disputate  tra campionato e coppa è mancato appena una volta, nonostante la tanta concorrenza a centrocampo. Inzaghi non può fare a meno di lui e Marco si gode il momento. Dopo la sosta la Lazio se la vedrà con il Milan, squadra alla quale Parolo ha realizzato più gol in carriera (5), due con il Parma, tre con la Lazio. Non vincerà il Tour de France, ma la scalata, Parolo, l’ha iniziata con la giusta marcia.

Marco Barbaliscia