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PETKO siamo con te: i senatori vogliono guidare la svolta

LAZIONEWS.EU – La crisi biancoceleste è testimoniata dallo scarso rendimento dei cosiddetti senatori, ma c’è aria di cambiamento nello spogliatoio…

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LULIC KLOSE HERNANES

LAZIONEWS.EU – La gara di ieri contro il TRABZONSPOR lo ha amaramente certificato: questa LAZIO non sa’ più segnare e quindi vincere. Il perché lo ha spiegato in maniera più che limpida Giuseppe BIAVA al termine del match, in zona mista: “Vedo un po’ di mancanza di fiducia in noi stessi infatti rischiamo poco le giocate. Tre mesi fa avevano entusiasmo e fiducia, la mancanza di risultati ci ha tolto quello” (CLICCA QUI PER IL VIDEO). Una disamina lucida che fornisce una chiara spiegazione a questi dati inquietanti: ventisette gol messi a segno in 21 gare, tra campionato e coppa, con un attacco sempre più sterile (sono solo sette le reti messe a segno dagli attaccanti biancocelesti, ndr). La LAZIO spinge molto alla ricerca del gol, riesce anche a mantenere il pallino del gioco il più delle volte, ma non riesce a concretizzare quanto prodotto. In poche parole, gli manca l’acuto decisivo: quello che fa la differenza tra gioia e disperazione.

UNA CRISI CHE COINVOLGE TUTTI – Il calo della rosa biancoceleste è sotto gli occhi di tutti: manca la cattiveria e la convinzione nei propri mezzi tecnici. Delle volte si attacca più per inerzia che non per cercare di indirizzare le sorti di un match e questa incapacità di incidere la si evince dal crollo di quelli che fino a ieri erano i senatori di questa squadra: HERNANES non trova la via della rete da due mesi e mezzo, con l’ultima marcatura che risale al 25 settembre contro il CATANIA; peggio di oggi solamente nella stagione 2011/12 quando rimase a secco per quattro mesi. Poi c’è CANDREVA che sembra aver perso l’ispirazione: l’esterno è uno di quelli che crea di più, ma non riesce ad essere realmente produttivo. Non è un caso infatti se risulta essere tra i primi nelle conclusioni a rete ma uno degli ultimi per quanto riguarda la precisione al tiro. La nota più dolente infine riguarda KLOSE: la sua sola presenza in campo fa’ compiere all’attacco biancoceleste un notevole salto di qualità. Per questo motivo quando manca, il rammarico è maggiore. Ed il vederlo gestirsi con particolare oculatezza in vista dei prossimi Mondiale non fa altro che aumentare l’amarezza per il suo mancato apporto vitale.

SEGNALI DI RISVEGLIO? – I rumors mormorano da tempo di uno spogliatoio spaccato, con i giocatori sempre più lontani da PETKOVIC. In particolare serpeggia un certo malumore tra i ‘big‘, ognuno alle prese con le proprie problematiche di varia natura. Una situazione quasi disastrata, dal quale se ne esce solamente in un modo: remando tutti dalla stessa parte. Almeno fino a giugno, poi si penserà al futuro. In quest’ottica potrebbero essere lette le parole di HERNANES che ha difeso a spada tratta il proprio tecnico stamane: “Grande allenatore e grande carattere!! Sono con te!”, il succo del suo messaggio, che sgomina il campo da ogni dubbio di sorta circa le sue intenzioni a breve termine. Anche un’altra colonna portante come KLOSE ci ha messo la faccia oggi: “Sono qui per dire la verità: sono concentrato solo sulla Lazio. Il nostro cerchio è chiuso e vogliamo uscire insieme da questa situazione. Se i due, generalmente poco avvezzi a questo genere di manifestazioni, sono arrivati al punto tale di esporsi in maniera così univoca, vien da credere che c’è voglia di svoltare all’interno dello spogliatoio. E con lui tutti gli altri: urge siglare un patto di ferro, bisogna serrare le fila e ritrovare la compattezza smarrita, in modo da concludere la stagione nel migliore dei modi. Poi a giugno ognuno potrà andare per la propria strada. E non necessariamente dovranno essere tutte separate.

Daniele Gargiulo

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